EVVI UN’ALTRA PROSPETTIVA…
E SCAMBIAI MIA MOGLIE PER UN CAPPELLO
In mostra alla Galleria Bertoni di Cervignano del Friuli da sabato 18 gennaio opere di
MICHELE BAZZANA, NICOLA FORNONI, STEFANO GRAZIANI, ADRIANA IACONCIG, RACHELE MAISTRELLO, RYTS MONET, MELANIA TOMA

La mostra Evvi un’altra prospettiva… e scambiai mia moglie per un cappello, promossa dall’Associazione culturale CASA C.A.V.E di Visogliano in collaborazione con Pro Loco e Associazione Circolo Arci di Cervignano del Friuli nell’ambito del progetto “L’Energia dei Luoghi”, si apre sabato 18 gennaio, alle ore 18.30, presso gli spazi della Galleria Bertoni di Cervignano del Friuli.
La Rassegna “Evvi un’altra prospettiva…” ideata da Massimo Premuda è, in questa sede, curata dalla critica d’arte contemporanea Eva Comuzzi che amplia il titolo e propone un nuovo riferimento citando il libro del neurologo Oliver Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, presentando opere che affrontano il tema del cambio di prospettiva investigando anche sui cambiamenti antropologici in atto e sulle difficoltà nell’adattarsi ad essi.  La mostra è visitabile sino a domenica 02/02/2020, nei seguenti orari: sabato dalle 16.00 alle 19.00; domenica dalle 10.00 alle12.00 / dalle 16.00 alle 19.00.
La mostra Evvi un’altra prospettiva… e scambiai mia moglie per un cappello  supera l’idea di esposizione per diventare, attraverso video, collage, fotografie, pittura e scultura, narrazione di situazioni e problematiche attuali, rielaborate attraverso immaginari onirici e ironici, e tensioni che oscillano fra possibili riuscite o fallimenti.
Come nel caso di Michele Bazzana, dove l’incastro azzardato di una o più componenti, o il ribaltamento sia fisico che concettuale dell’oggetto investigato, lo porta al raggiungimento di un inspiegabile equilibrio. Trasformare, accostare, mettere in dialogo i materiali più disparati ma anche archetipi e simboli, creando un nuovo vocabolario di immagini e immaginari è una modalità attuata anche da Ryts Monet , presente in mostra con un video e dei collage. Nel lavoro performativo di Nicola Fornoni  viene analizzato il limite fisico e mentale e sfidate le barriere architettoniche e relazionali. Anche Melania Toma e Rachele Maistrello ricercano l’incontro con l’altro. Espressionista, a tratti naïf, la pittura di Toma è un procedere fuori dagli schemi prestabiliti della contemporaneità, pur rimanendo perfettamente attuale. I suoi dipinti, caratterizzati da oggetti, fiori, frutti e ritratti, ci raccontano la difficoltà di stabilire una dimensione dialogica e intima fra le persone che Maistrello ricerca ancora prima di realizzare la sua fotografia. Malinconici ma anche divertenti, i suoi scatti intrecciano tempi, culture e luoghi diversi, creando quella continua ambiguità dello sguardo che ritorna anche nella fotografia di Stefano Graziani e di Adriana Iaconcig. Dominati dall’urgenza attuale di catalogare per non far sparire, entrambi gli autori ci restituiscono immagini di un passato carico di memorie.

comunicato stampa