GIACOMO TONI & CORTELLINO
Frammenti di un’ordinaria vita spericolata

GIACOMO TONI viaggia nel campo della migliore musica d’autore italiana. Il suo è jazz ricercato capace di unire ritmi blues e incursioni swing. Lui è un “Canta-Autore”, nel vero senso della parola. I suoi testi sono ironici e pungenti, malinconici ma sinceri, di un cinismo che a volte sconfina nell’euforia, e rimandano al genio di Gaber, Iannacci, Conte, Capossela.
I suoi testi sono fotografie, sono storie, parole che saltano qua e là sui tasti del pianoforte e scivolano lentamente, sigarette spente sull’asfalto alle 5 del mattino, sono bicchieri di vino bevuti in solitudine al bancone di un bar.
A un primo ascolto può far pensare a Enzo Jannacci, Piero Ciampi, Paolo Conte, Vinicio Capossela: ma ascoltandolo attentamente ci si renderà conto che Giacomo Toni è solo Giacomo Toni. I suoi concerti offrono capolavori comici, ballate splendide e malinconiche, messi in scena da un artista a metà tra un attore di Hollywood e un vecchio contadino romagnolo.
Ogni canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese al jazz sperimentale, e allo stesso tempo un racconto o un momento lirico chiuso in se stesso, forte, irriducibile, senza un verso o una frase musicale fuori posto.

“Prendete Paolo Conte e immergetelo in una vasca piena di LSD: otterrete le sue bizzarre narrazioni pianistiche” – Francesco Sacco (RollingStone)

CORTELLINO è un cantautore di Trieste che di nome fa Enrico e che tutti conosciamo. Farà l’anfitrione della serata aprendo la serata e presentando l’amico Giacomo.
“SOLO QUANDO SBAGLIO” (LaPOP) è il suo nuovo album, con il singolo omonimo nelle radio da fine settembre.
Si tratta del primo album che il cantautore realizza con il suo nuovo progetto musicale, avviato a fine 2018 e sancito con l’uscita del singolo “140 km/h”: una cover dello storico brano di Ivan Graziani dedicato a Trieste e al suo vento, con arrangiamenti curati dal figlio di Ivan, Filippo Graziani. “Solo quando sbaglio” consacra la nuova identità musicale dell’artista, più lucida e matura. L’album è infatti una raccolta di brani che, tra brio e malinconia, raccontano il dolore e la bellezza del diventare adulti e la difficoltà del lavoro, dell’amore e dell’affrontare la vita con le sue delusioni, le ansie e i tormenti, trovando nell’ironia, nella musica e nella creatività delle risposte alle pressioni sociali e interiori. Il disco è il prodotto di un’autoanalisi intima e profonda che permette a chi lo ascolta di conoscere e identificarsi con l’artista.

organizzazione: Teatro Miela Bonawentura

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Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. on-line:/ e su www.vivaticket.it