Un ulteriore bella notizia per il nostro jazz! Il prossimo 17 novembre il pianista friulano Claudio Cojaniz sarà nuovamente ospite a “City of Asylum” a Pittsburgh negli Stati Uniti – fu invitato già lo scorso anno e riuscì da subito ad affascinare anche il pubblico degli states – per una serata di musica blues alla scoperta dell’antica cultura balcanica. Questo nuovo progetto entrerà a far parte tra l’altro della nuova produzione americana World Music Series.
Cojaniz, attraverso il blues – la “nostra madre” come ama definirlo – guiderà il pubblico in un’escursione nel vasto mondo dei Balcani: fulcro della serata preziose improvvisazioni fra standard e danze, preghiere e canzoni sacre, devoto come sempre al suo detto “solo amando e praticando la tradizione, possiamo volare”.
Pianista oramai di fama internazionale, da alcuni anni si divide fra il Friuli e la Calabria, con l’Africa nel cuore ed il meraviglioso blues fra le dita: ultimi, in ordine di tempo, Songs for Africa — a nome dell’associazione Time For Africa – Molineddu, dedicato alla Sardegna, in quartetto con Alessandro Turchet, Luca Grizzo e Luca Colussi (impreziosito da una perla di Carmela Arghittu) e lo straordinario intimista Blue Question in duetto con il bassista Franco Feruglio.
Ricordiamo che Claudio Cojaniz sarà anche in Friuli il prossimo mese. Il 12 dicembre, presso il Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli – per l’organizzazione di Euritmica – nella giornata dedicata a 50 anni dalla strage di Piazza Fontana, con un concerto dal titolo “12 dicembre nero – memoria di una strage”: una “suite in sette parti” che il pianista Claudio Cojaniz, accompagnato dai Second Time (Mirko Cisilino, tromba, flicorno / Alessandro Turchet, contrabbasso / Franco Feruglio, contrabbasso / Luca Grizzo, percussioni), ha voluto dedicare alle vittime di quella strage, e di quante ne seguirono.
Il giorno successivo, per l’Associazione Nuovo Corso, si potrà ascoltare a Monfalcone – presso il Carso in Corso – in duo con il contrabbassista, amico di lunga data, Giovanni Maier: una reunion che molti aspettano con vivo interesse.
Luca d’Agostino © instArt