Sperimentazione musicale, grandi interpreti internazionali e i risultati di un call for works che ha coinvolto 36 nazioni: sono il filo conduttore di Contemporanea, la rassegna di musica di ricerca considerata un unicum a livello nazionale, che giunge quest’anno alla XXIII edizione.  Il festival – che gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, annovera RAI Radio3 in qualità di media partner ed è patrocinato da Commissione Europea, Unesco, Ministero degli Affari Esteri e Università di Udine –  si svolge a Udine dal 9 al 20 ottobre. Tutti gli appuntamenti udinesi del festival – che è organizzato dall’Associazione Culturale Delta Produzioni – sono a ingresso libero.

IL PROGRAMMA
La ventitreesima edizione di “Contemporanea” aprirà i battenti il 9 ottobre con un appuntamento dedicato ad approfondimenti nell’ambito della musica elettronica. Nella suggestiva cornice di Casa Cavazzini con inizio alle ore 18:00, sarà possibile ascoltare composizioni musicali spazializzate in ottofonia, impreziosite dal racconto del loro stesso autore, il compositore statunitense James Dashow, uno degli esponenti di spicco del panorama musicale contemporaneo. Dashow è stato uno dei fondatori in Italia del Centro di Sonologia Computazionale di Padova ed ha insegnato negli Stati Uniti al MIT – Massachusetts Institute of Technology ed alla Princeton University. I suoi lavori, realizzati con un linguaggio di sintesi da lui stesso elaborato, sono eseguiti in tutto il mondo. Una delle sue composizioni in programma sarà interpretata per l’occasione da Luca Sanzò, celebre violista con all’attivo importanti collaborazioni e notevole attività discografica.La sera dell’11 ottobre al Teatro San Giorgio con inizio alle ore 21:00, in continuità con l’idea di automazione leonardesca, Giuseppe Acito, sound designer, compositore e profondo conoscitore della computer music e degli strumenti musicali elettronici, nonché esperto di sintesi sonora e di processamento del suono, proporrà l’ascolto di una performance di grande atmosfera, coinvolgente, intensa e ironica che combinerà storia e linguaggio tecnologico: ispirandosi all’esperienza precorritrice e visionaria di Leonardo da Vinci, l’artista ha creato il Tamburo Meccanico XXI e lo ha unito alla sua band Toa Mata realizzando una composizione originale e unica per Contemporanea 2019.
L’appuntamento è frutto di una collaborazione con “Share festival” di Torino.Il 13 ottobre, in collaborazione con il festival “Spaziomusica” di Cagliari, sempre al Teatro San Giorgio di Udine alle ore 21:00, andrà in scena Poesia/Voce/Suono, un progetto che, accomunando la struttura organizzativa udinese e quella cagliaritana, utilizzerà le due lingue minoritarie (il friulano e il sardo) per una ricerca approfondita e sistematica che porta oltre la funzione stessa del linguaggio. Il materiale sonoro sarà mescolato ed elaborato al fine di utilizzare il suono specifico delle due lingue oltre il suo significato strettamente verbale.
Sul palcoscenico saranno presenti l’attore Massimo Somaglino e il poeta Sebastiano Pilosu che, attraverso delle letture forniranno il materiale sonoro da elaborare tramite complessi sistemi di analisi e gestione del suono.

Il materiale musicale sarà proposto al pubblico attraverso un sofisticato sistema di spazializzazione del suono. Sarà possibile ascoltare composizioni di Stefano Cocco, Andrea Deidda, Sandro Mungianu, Andrea Toffolini e Vittorio Vella.
Oltre alla data di Udine è previsto un secondo appuntamento al Teatro Massimo di Cagliari (27 ottobre).
Il materiale prodotto sarà utilizzato a fini discografici.Il 16 ottobre alle ore 18:00 presso la Sala del Consiglio di palazzo Toppo Wassermann il compositore e professore associato dell’Università di Padova Michele Biasutti proporrà, alternandosi al chitarrista Marco Pavin, una conferenza concerto dedicata alla musica “ecologica”.
Saranno presentati i fondamenti dell’approccio ecologico alla composizione musicale quali l’importanza del suono a livello biologico, l’approccio ecologico alla percezione uditiva, la psicologia ambientale, lo studio del paesaggio sonoro, l’ecologia acustica, l’educazione ambientale al suono e la soundscape composition.Tornati negli spazi del Teatro San Giorgio, il 18 ottobre a partire dalle 20:00, grazie alla collaborazione con Kinoatelje, aprirà la serata il documentario “Travelling with Peter Mettler”.
A seguire sarà presentato il cortometraggio risultato vincitore di “First Crossing”, la nuova sezione del progetto “Omaggio a una visione” e il film “Shinjuku boys” di  Kim Longinotto, considerata fra le autrici più importanti nell’ambito del cinema documentario degli ultimi trent’anni. Durante la serata è previsto un incontro di approfondimento con la sociologa Marta Fanasca sulle tematiche proposte dal film della regista britannica.

Il 19 ottobre, sempre al Teatro San Giorgio con inizio alle 21:30, in collaborazione con Forma Free Music Impulse,  sarà presentata la performance “Of Leonardo da Vinci”. Il lavoro della protagonista Elaine Mitchener, cantante, danzatrice e compositrice, si svilupperà sotto la guida del regista e coreografo Dam Van Huynh nell’ambito della sperimentazione contemporanea e dell’improvvisazione.
L’artista sarà accompagnata sul palcoscenico dai suoni del compositore David Toop e dalle immagini del film maker Barry Lewis.

La proposta del 20 ottobre, ultimo appuntamento del festival al Teatro San Giorgio con inizio alle 21:00, sarà incentrata sull’ascolto del materiale sonoro inerente il suono della parola proveniente da un call for works internazionale che ha coinvolto centinaia di compositori da tutto il mondo. Era richiesta la realizzazione di opere che contenessero i fonemi specifici della lingua dei compositori, non necessariamente intonati o armonizzati, al fine di creare un affresco sonoro basato sull’utilizzo della parola e sulla sua elaborazione.
Il materiale sonoro selezionato da un gruppo di ascolto, verrà proposto all’interno del festival attraverso un sofisticato sistema per la riproduzione del suono in forma spazializzata.
Ad inframezzare l’ascolto delle composizioni ci sarà un breve excursus descrittivo, accompagnato da immagini, dedicato ai personaggi che storicamente hanno utilizzato per primi questa modalità espressiva.
Le migliori composizioni pervenute saranno pubblicate permettendo la documentazione dell’attività svolta e la sua maggiore diffusione. Sempre in quest’ottica il concerto / conferenza sarà riproposto anche in altre località della Regione.

Comunicato stampa