Giunge a conclusione giovedì 19 settembre, nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste, il Festival ”Il suono di Tartini”, una proposta del progetto Interreg “tARTini: Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini – Kulturni turizem v znamenju Giuseppeja Tartinija” che vede capofila il Comune di Pirano in partnership con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, l’Università di Padova, il Segretariato dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE), la Comunità degli Italiani di Pirano, il Festival di Ljubljana. L’iniziativa, a cura dei musicologi Margherita Canale e Paolo Da Col del Conservatorio Tartini, ha scandito il conto alla rovescia verso le celebrazioni per i 250 anni dalla scomparsa del grande compositore e violinista di Pirano, mancato a Padova il 26 febbraio 1770. Prime esecuzioni, scoperte e ritrovamenti delle opere di Tartini, interpreti e ensemble d’eccezione hanno caratterizzato il Festival: come per l’evento conclusivo, giovedì 19 settembre dalle 20.30, dedicato a “Il violoncello secondo Antonio Vandini e Giuseppe Tartini”, che vedrà protagonista una formazione di vere e proprie “all stars” della musica antica e barocca. In scena, infatti, il pubblico troverà Elinor Frey violoncello, Marc Vanscheeuwijck violoncello, Patxi Montero violone, Isabella Bison e Lorenzo Gugole violini, Stefano Marcocchi, viola, Federica Bianchi, cembalo. Sette grandi interpreti del repertorio incentrato sulla musica per violoncello, e in particolare la serata sarà dedicata all’integrale delle composizioni note di Antonio Vandini: tre Sonate per violoncello e cembalo e il Concerto per violoncello dello stesso Vandini, grande amico e sodale di Giuseppe Tartini sin dagli anni giovanili, musicista attivo nella cappella antoniana. Per lui Tartini scrisse i suoi due Concerti per violoncello. L’ingresso è aperto gratuitamente al pubblico, info www.conts.it

 “Il violoncello secondo Antonio Vandini e Giuseppe Tartini” offrirà la prima esecuzione a Trieste della produzione per violoncello di Vandini, e sarà integrato dall’esecuzione del secondo Concerto per violoncello di Tartini in La maggiore. Antonio Vandini, l’eccezionale violoncellista bolognese di stanza a Padova, è un interprete di assoluto riferimento nella storia del violoncello, perché è noto per aver suonato il violoncello con una tecnica partticolare, ossia con la mano posta sotto l’arco e non sopra, fino al 1770. Questa data tardiva fa di Vandini un importante punto focale nell’esplorazione dell’arco per violoncello barocco; il famoso cronista Charles Burney, per esempio, scriveva nel 1770: “volevo sentire … il famoso vecchio voloncellista Antonio Vandini che, dicono gli italiani, suona in modo da far parlare il suo strumento … Bisogna notare che sia Antonio, sia tutti gli altri suonatori di violoncello di qui, tengono l’arco alla vecchia maniera, con la mano sotto di esso”.

Decisamente noti e prestigiosi gli interpreti, a cominciare dalla violoncellista Elinor Frey, che suona sia strumenti d’epoca che moderni. Nelle ultime stagioni si è esibita con Ensemble di prestigio quali Il Gardellino, Ensemble Caprice, Les Idées heureuses, Constantinople, nonchè con il suo quartetto, Pallade Musica. Con quest’ultimo è risultata nel 2012 vincitrice del concorso Early Music America Baroque Performance ed ha ottenuto un secondo premio nel 2014 al Concorso Internazionale Van Wassenaer ad Utrecht. Con l’album Berlin Sonatas (2015) ha vinto il Premio 2015 Québec Opus, Mentre La voce del violoncello (2013), è stato elogiato per la “ricerca attenta e la brillante stratificazione di stati d’animo e tempi” (Toronto Star). L’esecuzione con il programma del disco è stato premiata con il primo premio del pubblico all’Utrecht Early Music Festival Fringe. Nato a Pamplona (Navarra), Patxi Montero consegue il diploma in violone-musica antica con menzione speciale cum laude. La sua attività concertistica si è svolta nella doppia veste di violista e violonista con importanti gruppi del panorama musicale europeo, come: Wiener Singerknaben, Wien Barock, La Capella della Pietà dei Turchini, Accademia strumentale italiana, Al Ayre Español, I Barocchisti, Ensemble Concerto, Zefiro, Concerto Italiano, Il Giardino Armonico, Les Buffardins, La Risonanza and Europa Galante. Ha suonato nei Festival di musica antica più prestigiosi d’Europa, Israele, Egitto, Giappone, Turchia, Sudamerica, Stati Uniti e Canada. E’ uno dei pochi violisti ad essere stato invitato a suonare al Teatro alla Scala di Milano. Patxi Montero insegna violone e musica da camera al Conservatorio di Vienna (MUK) e viola da gamba al conservatorio Rossini di Pesaro. Marc Vanscheeuwijck è diplomato in violoncello presso il Conservatorio di Bruges (1986). In seguito si è specializzato in violoncello barocco. Come violoncellista suona in vari complessi in Belgio (More Maiorum, Les Muffatti), Italia (La Venexiana), Austria (Chordae Freybergenses), Repubblica Ceca (Collegium Marianum) e Stati Uniti e Germania ed ha partecipato con alcuni di essi alla registrazione di una quindecina di dischi. Svolge un’intensa attività di concertista in tutta Europa, Stati Uniti e Canada, suonando nei festival di musica antica più prestigiosi. Federica Bianchi dal 2001 si accosta alla musica antica e si dedica completamente allo studio del clavicembalo e delle tastiere storiche, diplomandosi nel 2005 con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Firenze. Si perfeziona in clavicembalo, basso continuo e tastiere storiche, è vincitrice di alcuni dei più prestigiosi concorsi internazionali dedicati alla Musica Antica. Si esibisce regolarmente come solista e continuista in sale da concerto e Festival di rilievo internazionale quali Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Konzerthaus Berlin, Melk Barocktage, Haydn Festival Eisenstadt, MAFestival Bruge, Utrecht Festival, Kanazawa Japan Concert Hall, Alte Oper Frankfurt, Teatro Champs Elysèes e Salle Gaveaux Paris, Opera Royale Versailles, Wigmore Hall e Barbican Theater London, Teatro Real e Auditorium National  Madrid, ecc.   Nata a Bologna, Isabella Bison si è diplomata nel 2000 con il massimo dei voti. Ha intrapreso lo studio del violino barocco e nel 2004 è stata scelta per far parte dell’EUBO (European Union Baroque Orchestra), con la quale ha effettuato tournée internazionali. Come solista ha suonato concerti di Bach, Benda, Haydn, Mendelssohn e Vivaldi, e nel 2006 e stata invitata ad eseguire le sonate per violino e clavicembalo di J. S. Bach presso la celebre Salzburger Bach Gesellschaft.  Collabora regolarmente con diversi fra i più celebri ensemble di musica antica e ha preso parte a oltre 30 registrazioni per Deutsche Grammophon, Virgin Classics, Decca, Naive, Deutsche Harmonia Mundi, Passacaille, Sony, Glossa, DiVox, Dynamic. Violinista fin dall’età di 10 anni, Lorenzo Gugole si è perfezionatoi alla Leeds University School of Music e a Parigi, collabora con alcune tra le più importanti Orchestre italiane, come l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino”, e collabora con differenti Ensemble barocchi e rinascimentali. Nel 2015 riceve il premio “Alois Bachmann” con la possibilità di suonare un prezioso violino del liutaio Georg Mair. Il violinista Stefano Marcocchi a soli 22 anni ricopriva il ruolo di prima viola presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, risultando inoltre vincitore di concorsi di musica da camera. Dal 1998 al 2004 Stefano è stato membro della Mahler Chamber Orchestra, con cui ha suonato, ricoprendo piu volte il ruolo di prima viola, sotto la guida di C. Abbado, D. Harding, K. Masur, C. Hogwood, M. Minkowski, T. Pinnock. Ha inoltre fatto parte dell’Orchestra Mozart e della celebre Lucerne Festival Orchestra. Con Europa Galante si è esibito come prima viola e solista nelle più prestigiose sale del mondo. E’ stato inoltre ospite di importanti ensemble come Accademia Bizantina, I Barocchisti, Il Complesso Barocco, Ensemble Zefiro e Il Pomo d’Oro. Stefano ha preso parte a oltre 60 registrazioni per Deutsche Grammophon, Virgin Classics, Arkiv Produktion, Harmonia Mundi, Sony. Attualmente insegna viola barocca presso l’Universita di Toronto.