FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DI PORTOGRUARO
37ª EDIZIONE
ECCELLENTI PRESENZE ANCHE DAL FRIULI VENEZIA GIULIA (IL CORO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DIRETTO DA CRISTIANO DELL’OSTE) E DELLA VICINA SLOVENIA (L’ORCHESTRA FILARMONICA SLOVENA).
OLTRE 40 APPUNTAMENTI SU TUTTO IL TERRITORIO DEL NORDEST
La Fondazione Musicale di Portogruaro è pronta a riabbracciare il suo affezionato pubblico, sulla scia della consolidata tradizione del Festival internazionale di Musica di Portogruaro, il cui programma è stato ufficializzato questa mattina, 23 luglio.
Come sempre i concerti si terranno al Teatro Russolo e nei più bei palazzi, nelle ville, nelle chiese e nelle piazze della città e dei dintorni.
Il Festival 2019 si propone di indagare il “Paradigma romantico” al quale sono legate le composizioni degli artisti geniali che frequentavano casa Schumann. E prosegue fino a incontrare i discendenti e i collaterali di tanti maestri, da Reinecke a Dohnanyi, da Smetana, a Gounod per il quale il Festival si è persino dotato di un pianoforte a pedali! E poi Verdi e avanti fino a Mahler, Reger, Schönberg. Non mancheranno digressioni al repertorio antico come pure alle più recenti espressioni compositive. A compendio di tutto, gli incontri di musicologia denominati “Penombre” condotti da illustri studiosi. I docenti delle Masterclass estive daranno vita a innumerevoli gruppi cameristici alternandosi con grandi orchestre, solisti e gruppi cameristici ospiti. La compagine artistica sarà poi arricchita da numerosi giovani concertisti che daranno vita a “laboratori di musica da camera” coordinati dai docenti delle masterclass.
L’inaugurazione martedì 20 agosto alle ore 21 al Teatro Russolo è affidata a Roberto Prosseda
Roberto Prosseda, artista di grande fama e attento alla ricerca affronta un accattivante repertorio sette-ottocentesco con il suo pianoforte con pedaliera, anche detto “pedal piano”. Un pianoforte doppio, dotato di una pedaliera simile all’organo. Questo strumento, che nei secoli scorsi era suonato nei salotti e nei teatri e contava diverse composizioni dedicate (lo stesso Schumann ha composto molto per esso), è oggi quasi scomparso dalle sale da concerto e dalla storia della musica. È stato recentemente riscoperto, grazie proprio a Prosseda, autorevole pianista tra i più attivi nella scena internazionale. Prosseda (celebre fra l’altro per la sua incisione dell’integrale pianistica di Mendelssohn per la Decca) è a tutt’oggi l’unico a tenere concerti con questo affascinante strumento.
Il Friuli Venezia Giulia partecipa con una delle sue eccellenze: il Coro del Friuli Venezia Giulia, nel diretto da Cristiano dell’Oste (29 agosto, Concordia Sagittaria). Un concerto corale di musica sacra, con il suggestivo organico a doppio coro: i Mottetti di Johann Sebastian Bach – considerati tra i capolavori del repertorio sacro bachiano – sono seguiti dai Salmi a doppio coro di Mendelssohn, anch’essi tra le opere più suggestive del maestro di Amburgo. Il denso contrappunto della tecnica corale e l’intensità espressiva che entrambi gli autori hanno consegnato a queste pagine religiose consegneranno al pubblico un’esperienza dal grande impatto emotivo.
Anche la vicina Slovenia è rappresentata con una delle sue più importanti istituzioni musicali: l’Orchestra Filarmonica Slovena sarà protagonista del concerto del 12 settembre sempre al Teatro Russolo di Portogruaro per uno dei momenti più significativi del Festival: grande per la sua storia, per le dimensioni e soprattutto per competenza e sensibilità, affronterà due opere titaniche (per impatto e difficoltà) dell’Ottocento europeo: la Sesta Sinfonia “Pastorale” di Beethoven, una copia manoscritta della quale l’autore dedicò proprio all’orchestra di Lubiana, e il Concerto per violino di Brahms, che vedrà impegnato in veste di solista Ilya Grubert, da anni colonna portante del Festival e delle masterclass internazionali di Portogruaro.
Info, programma e biglietti: www.festivalportogruaro.it