Presentata oggi all’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana l’edizione italiana del romanzo “I Cancellati” dello scrittore Miha Mazzini , voce fra le più importanti della letteratura slovena del nostro tempo. Il libro, pubblicato da Bottega Errante Edizioni, sarà presentato in anteprima nazionale domenica 13 maggio al festival vicino/lontano 2017(Casa Cavazzini, ore 11.30). L’autore dialogherà con il giornalista e scrittore Gigi Riva, che ha seguito tutte le guerre balcaniche degli anni Novanta, cui ha dedicato romanzi e sceneggiature di film e con l’avvocato Andrea Saccucci – insignito dell’European Pro Bono Award “for exemplary partnership in the public interest” per l’attività prestata a tutela dei “cancellati” della Slovenia . «Miha Mazzini – afferma Gigi Riva – racconta una storia esemplare che è la sintesi dei nostri tempi tristi e xenofobi. E ci spiega quale mostro sia la burocrazia quando si mette a disposizione dell’etnocentrismo». Alla presentazione erano presenti, fra gli altri, l’addetto culturale dell’Ambasciata italiana a Lubiana, Stefano Cerrato, e la curatrice di vicino/lontano Franca Rigoni. Al centro de “I cancellati” troviamo una vicenda paradossale, ispirata a una storia vera che somiglia alla storia di migliaia di persone vittime dell’assurda cancellazione della loro identità documentale a seguito della disintegrazione dello Stato jugoslavo. Uomini e donne che hanno smarrito ogni possibilità di “esistere” legalmente. “I cancellati” narra il calvario di una madre nubile , Zala , che nel 1992 , alla clinica di maternità di Lubiana , dove si è recata per partorire, scopre di non fare più parte del sistema informatico e quindi di non esistere ufficialmente. Il romanzo narra quello che è successo nella realtà a migliaia di cittadini che il 26 febbraio 1992 il Ministero dell’Interno della Slovenia ha cancellato dai sistemi informatici: negli uffici anagrafici a queste persone è stata annullata la carta d’identità. È il destino di oltre 25 mila sloveni nati nel posto sbagliato, in un paese disintegrato. È anche grazie a due avvocati italiani, Giulio Lana e Andrea Saccucci , che la causa dei “cancellati” è stata vinta davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
comunicato stampa