E’ stato presentato oggi “Winckelmann: l’ultimo viaggio” di Marzia Vidulli Torlo e per la regia di Andrea Collavino, che andrà in scena dal 4 luglio all’8 agosto nei preziosi e affascinanti spazi dell’Orto Lapidario del Museo dell’Antichità. La presentazione è avvenuta nella stessa suggestiva location dello spettacolo alla presenza di Serena Tonel, Assessore ai Teatri del Comune di Trieste, Laura Carlini Fanfogna, Direttore dei Servizi Musei e Biblioteche del Comune, Stefano Bianchi, Responsabile di PO dei Civici Musei storici e artistici, Chiara Omero, vicepresidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e dal direttore del Teatro Stabile regionale, Franco Però. E ci ha permesso di conoscere meglio l’edizione 2019 di questa originale produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Comune di Trieste.
Si tratta infatti di una lettura itinerante multimediale già messa in scena l’anno scorso, per i 250 anni dalla morte di Johann Johachim WInckelmann, avvenuta proprio a Trieste l’8 giugno del 1768. Itinerante perché permetterà al pubblico di vagare attraverse i suggestivi spazi all’aperto dell’Orto Lapidario, seguendo gli attori nelle loro performance.
“Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio”, testo a cura di Marzia Vidulli Torlo, diretto da Andrea Collavino e interpretato dallo stesso Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella, sarà quindi per il pubblico un’esperienza immersiva e multisensoriale in un sito di valore storico e turistico. Che inoltre farà uso del Silent System, che permette – pur rimanendo in un’esperienza di spettacolo “live” – che ogni spettatore segua lo spettacolo “in cuffia”. In questo modo ognuno è libero di muoversi nello spazio all’aperto dell’Orto Lapidario, seguendo gli attori fra i preziosi reperti, restando perfettamente avvolto nell’atmosfera sonora dello spettacolo e ascoltando la recitazione e gli effetti senza essere turbato da rumori esterni.
La grande novità di quest’edizione riguarda la traduzione in altre tre lingue -tedesco, inglese e sloveno- , un arricchimento che di certo impreziosirà l’offerta turistica cittadina e per rivolgersi in modo attrattivo agli stranieri che d’estate gravitano in regione. E anche qui a fare la parte del leone sarà il Silent System, grazie al quale ogni spettatore potrà scegliere di ascoltare lo spettacolo recitato nella propria lingua: lo Stabile regionale ha infatti realizzato una versione inglese, una tedesca e una slovena di “Morire per quattro monete” che saranno disponibili simultaneamente a quella italiana.
«È un viaggio visivo e sonoro nel mondo interiore di questo grande storico dell’arte, archeologo e letterato» spiega il regista Andrea Collavino dello spettacolo in scena dal 4 luglio. «Un percorso che il pubblico farà all’interno dell’orto lapidario venendo a contatto con i protagonisti di una vicenda che ancora rimane inspiegabile. Non è importante oggi cercare di risolvere l’enigma, ma rievocare il grande contributo che Winckelmann ha dato alla moderna storia dell’arte, con un atto artistico, che ci riconnetta all’uomo oltre che all’intellettuale. Perciò quella che gli spettatori faranno sarà un’esperienza sensoriale e immersiva fatta di suggestioni, provenienti da epoche e luoghi diversi. Un caleidoscopio di impressioni che ci riconduca all’idea del viaggio ultimo, dove le memorie si sovrappongono, svaniscono, lasciandoci infine più leggeri».
La traccia drammaturgica di Marzia Vidulli Torlo, funzionario direttivo conservatore al Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario, suggerirà dunque un interessante itinerario fra storia e “giallo”, fra l’arte e il mistero dell’assassinio di Winckelmann “per quattro monete”, in un’architettura del suono raffinata fatta di attori che recitano dal vivo, di registrazioni e di una suggestiva colonna sonora. Un assieme di emozioni e sensazioni che restituirà molte sfumature della figura di Johann Johachim Winckelmann.
All’interpretazione di Andrea Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella dunque si alterneranno testimonianze registrate su Winckelmann e i suoi giorni a Trieste, restituite da altri interpreti.
Nella versione italiana ascolteremo le voci di Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo.
Nell’edizione in lingua inglese – la traduzione è a cura della British School FVG – Trieste – le voci registrate sono di Jay Graham (Narratore), Callum Douglas (Winckelmann), Michael Wallace (Arcangeli) e di Luca Bonetti, Mia Goodman, Sarah Graves, Giorgio Matronola, Sofy Mayers, Tim Metcalfe, Silvano Scochet, Andrea Siragusa.
Si ringraziano per la collaborazione Charioteer Theatre Edinburgh, International School of Trieste, Peter Brown, Giorgia Gelsi.
Nell’edizione in lingua tedesca – la traduzione è di Alexandra Hagemann – le voci registrate sono di Peter Schorn (Narratore), Günther Götsch (Winckelmann), Maximilian Gruber Fischnaller (Arcangeli) e di Anna Cargnello, Martin Niedermair, Paola Schulze, Francesco Spanghero, Alessandro Toma, Joshua Thommes, Miriam Wulf.
Si ringraziano per la collaborazione Goethe-Zentrum Triest, Tonstube – Martin Niedermaier
Nell’edizione in lingua slovena – la traduzione è di Dana Čandek – le voci registrate sono di Tadej Pišek (narratore), Primož Forte (Winckelmann), Kravos Nejc (Arcangeli) e di Sebastian Castriotta, Danilo Devetak, Erika Fornazaric, Maruška Guštin, Gabriel Milic, Luigi Pulvirenti, Sara Superina, Borut Štoka.
Si ringraziano per la collaborazione il Teatro Stabile Sloveno ed il Liceo Scientifico “France Prešeren” di Trieste.
Winckelmann e Trieste
Johann Joachim Winckelmann nato a Stendal nel 1717 muore a Trieste nel 1768. Vi sostava di ritorno da Vienna – dove lo aveva ricevuto l’Imperatrice Maria Teresa – ed era in attesa di una nave con cui raggiungere Roma. Per una settimana vive in città e stringe amicizia con l’uomo che poi diviene il suo assassino.
Domenico Rossetti illuminato mecenate che molto diede alla città, si adoperò nel primo Ottocento perché Trieste dedicasse al grande intellettuale e storico dell’arte un cenotafio, opera dello scultore neoclassico Antonio Bosa: attorno a questo, Rossetti sviluppa l’idea di un Museo delle Antichità, quello che oggi porta il nome di Winckelmann. Ecco allora che questo breve passaggio di Winckelmann a Trieste, diviene fil rouge per attraversare la città fra passato e presente.
“Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio” andrà in scena dal 4 luglio al 4 agosto ogni giovedì, venerdì, sabato, domenica alle ore 21.30.In caso di pioggia lo spettacolo va in scena ugualmente, negli spazi interni del museo in forma di mise en espace.
I biglietti sono in prevendita presso il Ticket Point di Corso Italia. I posti disponibili saranno limitati a 50 e in caso di disponibilità, gli ultimi biglietti si potranno acquistare anche sul luogo dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio. Il consiglio è di ricorrere alla prevendita. Il prezzo del biglietto è di €8 con riduzioni a €5 per gli abbonati del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, per gli Under26 e gli Over65.
Luca Valenta / ©Instart