Si inaugura venerdì 4 maggio, alle 18, negli spazi espositivi di Leg Antiqua, la mostra “Raoul Cenisi, il futurista con uno sguardo all’espressionismo e la Dalmazia nel cuore”. Sarà un viaggio completo che spazierà sull’intera produzione del poliedrico artista, attraverso l’esposizione di una settantina tra le più significative opere di Cenisi, a tecnica mista, alcune delle quale mai presentate al pubblico. Partendo dai primissimi passi, che Cenisi, lo ricordiamo, mosse nell’ambito del futurismo, si passerà poi dalle opere più direttamente ispirate agli orrori e alle sofferenze del periodo bellico, a quelle più serene, ambientate sul litorale della Dalmazia. “Opere che hanno come soggetto il mare e le coste della Dalmazia – ha scritto Giovanna Ludovico in occasione della mostra su Cenisi che la Biblioteca Statale Isontina ospitò nel 2003 – nelle più svariate ed efficaci stilizzazioni, un mare popolato di pesci che promettono pesche miracolose”. Tra le opere in esposizione alla Leg Antiqua potremo ammirare anche una veduta della Fiera di Sant’Andrea, una piccola, preziosa rarità, se si pensa che è tra le poche composizioni artistiche che l’autore scelse di ambientare a Gorizia. Un’altra curiosità, all’interno della mostra, è sicuramente rappresentata da una caricatura avente per soggetto Raoul Cenisi, che fu creata dalla geniale mano di Tullio Crali.
Il motivo della scelta dell’opera di Cenisi per questa mostra ci viene illustrato da Federico Ossola: “La scelta di Raoul Cenisi – spiega – è stata dettata da diversi motivi: la mancanza di una mostra allestita a Gorizia da troppi anni ormai, la sua personalità poliedrica, il suo essere stato artista completo, capace di spaziare dal futurismo all’espressionismo e al surrealismo, dedito anche alla caricatura, valente illustratore di libri, scrittore di testi teatrali, collaboratore di riviste del primo Novecento, continuando poi la sua carriera nella magistratura. L’interesse che suscitano le sue opere è dato dagli intensi colori, dalla serenità che alcune di esse sanno infondere ma anche dall’inquietudine e dall’angoscia, conseguente retaggio dell’esperienza nella campagna di Albania. Colpiscono in particolare i volti stanchi e bruciati dal sole dei suoi pescatori, i cieli blu e i verdi paesaggi della sua amata terra”.
Va segnalato che anche la Biblioteca statale Isontina di Gorizia è lieta di collaborare a questa nuova esposizione, dopo la mostra che fu ospitata, sempre a Gorizia, negli spazi espositivi della Bsi, nel 2003. “Questa mostra – spiega il direttore Marco Menato – salda il debito che avevo contratto con la signora Cenisi ormai molti anni fa. Ci teneva infatti che la Biblioteca ospitasse una mostra complessiva dell’attività del marito. Purtroppo il tempo mi è mancato ed ora sono grato alla Leg Antiqua di aver ripreso quel mio antico progetto”.
Nato nel 1912 a Sebenico, in Croazia, Raoul Cenisi si trasferì a Gorizia nel 1924. Dopo la laurea in giurisprudenza iniziò a dipingere, con uno stile che, in un primo tempo, si caratterizzò per la matrice espressionista. Agli inizi degli anni Trenta entrò in contatto con Tullio Crali e sulla prestigiosa rivista “Futurismo” venne indicato, assieme ad Altieri, Selvi, Pocarini e Cernaz, come uno degli esponenti futuristi di Gorizia. Le opere esposte alla Mostra giuliana d’arte, nel 1932, risentiranno ancora del clima espressionista, che appare però superato già dalle opere presentate a Roma, nell’anno successivo, alla Prima mostra nazionale d’arte futurista. Nel dicembre dello stesso anno, espose alla Sindacale goriziana di belle arti insieme a Crali. L’attività espositiva successiva fu intensa: tra gli altri impegni ricordiamo che fu tra i componenti della sezione futurista della terza Mostra universitaria d’arte Guf a Trieste, fu presente alla prima Mostra d’arte d’avanguardia a Lonigo e alla seconda e alla terza Mostra d’arte collettiva Guf di Gorizia. Nel 1938 decorò, assieme a Crali, il padiglione dell’Unione provinciale fascista agricoltori di Gorizia. Con Crali e Marinetti, Cenisi sarà autore del volume Aeromusiche d’alfabeto in libertà, redatto a mano in due soli esemplari. Ha esposto in numerose rassegne regionali e nazionali. Nel dopoguerra, intrapresa la carriera di magistrato, Cenisi coltivò soprattutto il disegno. Si spense a Gorizia il 19 gennaio 1991.
L’esposizione “Raoul Cenisi, il futurista con uno sguardo all’espressionismo e la Dalmazia nel cuore” sarà visitabile fino al 3 giugno, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, con aperture prolungate in occasione di “ÉStoria”.
Comunicato Stampa