Nella ormai consueta cornice dello storico caffè San Marco, è stato oggi presentato anche a Trieste il Festival di Lubiana 2019, 67° edizione di un appuntamento ormai tradizionale che brilla all’interno dell’estate della capitale slovena e non solo.
Lubiana dista infatti meno di 100 chilometri da Trieste e più in generale da tutta la linea di confine est del Friuli Venezia Giulia: poco più di un’ora il tempo necessario per raggiungerla. Vicinanza che già in passato ha permesso di costruire un ottimo rapporto tra il festival e Trieste e che si è rinnovato per quest’edizione. Non solo con la presentazione “in casa” del capoluogo giuliano ma anche con l’istituzione di un servizio di autobus dedicato, a collegare le due città in tutte le giornate del festival.
Anche quest’anno il festival di Lubiana si dimostra fortemente eclettico, proponendo un programma di eventi che spaziano tra ambiti anche molti diversi: dal balletto all’opera, al musical, ai concerti da camera e sinfonici. A cui si affiancheranno laboratori per bambini e ragazzi e un campus internazionale d’arte figurativa.
Un importante assaggio di cosa animerà l’estate slovena lo si potrà avere già tra qualche giorno: il 17 giugno infatti il celebre tenore Placido Domingo si presenterà in un ruolo per lui inedito: quello di direttore d’orchestra, a capo della Filarmonica Slovena con il Requiem di Verdi.
Sempre Verdi anche nell’inaugurazione ufficiale del festival, affidata il 2 luglio ad una delle opere più famose e più rappresentate al mondo: l’Aida. Da lì in poi potremo assistere ad un percorso attraverso le arti che si snoderà per più di due mesi e che in settembre ci saluterà così come si è presentato: con un evento davvero d’eccezione. A condurre la Filarmonica Israelina sarà infatti Zubin Mehta, uno dei più grandi direttori d’orchestra contemporanei, in quella che è la sua tourneé di addio alle scene.
Vi lasciamo con una piccola fotogallery della presentazione di stamattina al Caffè San Marco e con un programma estremamente dettagliato del festival, cortesemente fornito dall’ufficio stampa.
Luca Valenta / ©Instart
Orchestre e direttori
Vale la pena menzionare la partecipazione all’edizione di quest’anno dell’Orchestra Filarmonica israelita, senza dubbio una delle più prestigiose e ferrate orchestre al mondo. Fondata nel 1936 da Bronislav Huberman, il suo primo concerto fu diretto da Arturo Toscanini. La Filarmonica israelita si è esibita sui palchi e nei festival più importanti di tutto il mondo. Il direttore d’orchestra Zubin Mehta ha abbandonato all’età di diciotto anni gli studi di medicina per dedicarsi esclusivamente alla musica. Oggi è direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, direttore musicale della Filarmonica israelita e direttore onorario di numerose prestigiose orchestre. La serata finale della 67a edizione del Festival di Lubiana coinciderà con la tournée di addio alle scene di uno dei più grandi direttori d’orchestra contemporanei.
(5 settembre, Cankarjev dom)
Sono poche le orchestre sinfoniche che possono vantare una tradizione così ricca e lunga come quella dell’Orchestra filarmonica slovena. Questo ensemble ha confermato le sue capacità in numerosi tour nelle capitali europee, negli Stati Uniti d’America e in Giappone, e si è esibito anche in importanti festival internazionali. Ha ospitato noti direttori e solisti sloveni e stranieri. All’inizio della nuova stagione della Filarmonica Slovena, i musicisti si esibiranno sotto la direzione del direttore d’orchestra svizzero Charles Dutoit, già invitato a dirigere note orchestre di tutto il mondo. Nel corso della sua carriera è stato premiato più volte per il suo lavoro, ad esempio nell’agosto 2017 ha ricevuto la medaglia d’oro della Royal Philharmonic Society e dal 2018 ricopre il ruolo di principale direttore ospite dell’Orchestra filarmonica di San Pietroburgo.
(6 settembre, Cankarjev dom)
Diretti dal maestro Ivan Repušić si esibiranno l’Orchestra della Radio di Monaco e il Coro della Radio bavarese. L’istituzione del Coro della Radio bavarese risale al 1946. L’ensemble gode di fama internazionale grazie alla sua eccezionale versatilità stilistica, che gli permette di coprire un ampio spettro di repertori corali. Si è esibito in Asia e nei maggiori festival europei. L’Orchestra della Radio di Monaco, fondata nel 1952, ha ancora oggi un ruolo centrale in Germania. Nel corso dei suoi settantasette anni di storia ha avuto nove direttori principali e dal 2017 è diretta dal croato Ivan Repušić.
(17 luglio, Cankarjev dom)
Fondata nel 1982 l’Orchestra sinfonica di Shenzhen è considerata una delle migliori orchestre cinesi e si sta guadagnando fama a livello internazionale, essendosi esibita in tutto il mondo, in Stati Uniti, Canada, Germania, Italia, Francia, Turchia, India, Sud Africa, Indonesia, Corea e Thailandia, e ha persino collaborato con José Carreras. In questa serata concertistica, sarà guidata da Daye Lin, che dal 2016 è anche il suo direttore musicale. Con l’Orchestra di Shenzhen, ci saranno due nomi emergenti della musica classica, il violoncellista Jiapeng Nie e la violinista Tianwa Yang.
(4 settembre, Filarmonica slovena)
Serate di grandi opere liriche
A luglio è prevista una serata di arie d’opera durante la quale si esibiranno Thomas Hampson e Elena Mosuc. Entrambi gli artisti si sono già esibiti nei maggiori teatri d’opera del mondo, cimentandosi in ruoli impegnativi ed entrando così nel gotha della lirica mondiale. Il soprano, nata in Romania, già prima di completare i suoi studi è stata più volte premiata in concorsi internazionali, ed anche il baritono statunitense Thomas Hampson ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Questi grandi interpreti della lirica mondiale eseguiranno, insieme all’Orchestra filarmonica slovena, diretta dal rumeno Nicolae Moldoveanu, le più belle melodie dei grandi maestri dell’opera.
(11 luglio, Cankarjev dom)
La traviata è nota per il suo tema d’amore e le sue armoniose melodie. Il libretto, scritto da Francesco Maria Piave sulla base del romanzo di Alexandre Dumas figlio, La signora delle camelie, fu magistralmente messo in musica dal genio creativo di Giuseppe Verdi in solo due mesi. L’opera andò in scena per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia nel 1853, ma ebbe successo solo un anno dopo al piccolo teatro di San Benedetto. Questa volta La Traviata verrà messa in scena dalla nota compagnia del Teatro Regio di Torino.
(28 e 29 agosto, Cankarjev dom)
Solisti e gruppi da camera
Il soprano Valentina Farcas e il mezzosoprano Bettina Ranch,, due artiste di fama internazionale, si presenteranno con l’Orchestra e il Coro della Filarmonica slovena, cui si unirà il Coro da camera Megaron che sta raggiungendo i massimi risultati in varie competizioni di canto. La Sinfonia n. 2 di Mahler, detta anche “Resurrezione”, che fin dai tempi in cui il compositore era ancora in vita è stata considerata una delle sue opere più popolari, andrà in scena diretta da Hansjörg Albrecht.
(15 luglio, Cankarjev dom)
Dopo il concerto da camera dello scorso agosto, torna sul palco del Festival di Lubiana il violinista Sergej Krylov. Nato in Russia, questo virtuoso dello strumento che si esibisce con molti musicisti e orchestre di spicco, entusiasma gli appassionati con la sua espressività e il suo lirismo. Nel concerto di quest’anno si esibirà con l’Orchestra filarmonica di Seongnam che, sebbene sia stata fondata appena nel 2003, è estremamente attiva e ha raggiunto già un elevato livello di performance musicali. L’orchestra sarà diretta dal sudcoreano Gum Nans, che nel 1977 è stato il primo coreano a ricevere il primo premio nel prestigioso concorso Herbert von Karajan di Berlino.
(8 luglio, Filarmonica slovena)
L’Orchestra da camera della Scala di Milano, con i solisti Massimo Mercelli e Massimo Quarto eseguirà un repertorio che comprenderà anche opere di Tartini. Fondata nel 1982, questa orchestra si è esibita nelle sale più prestigiose del mondo, spesso accompagnata da solisti vocali e strumentali di spicco. Nel corso del Festival di Lubiana di quest’anno, l’Orchestra da camera della Scala di Milano si esibirà due volte, prima a Lubiana e il giorno dopo a Pirano. I due concerti si terranno nel quadro del progetto transfrontaliero europeo tARTini che, con l’obiettivo di promuovere il turismo culturale attraverso la promozione del patrimonio culturale, collega le istituzioni di Pirano, Lubiana, Trieste a Padova.
(1 agosto, Galleria Nazionale)
L’orchestra da camera della località austriaca Waidhofen an der Ybbs esiste dal 1973 e vanta una ricca tradizione orchestrale. Questa orchestra collabora in modo significativo con istituzioni culturali a livello locale, come ad esempio la locale scuola di musica, contribuendo così a lanciare a livello mondiale giovani artisti di talento. Il suo direttore Wolfgang Sobotka, nonostante l’impegno richiesto dalla conduzione dell’orchestra, dal 2017 è anche presidente del parlamento austriaco.
(5 luglio, Filarmonica slovena)
Il progetto musicale Vortici è stato ideato dal compositore Pavel Mihelčič, il cui lavoro comprende opere di musica per orchestra, di scena, vocale-strumentale, corale, da camera e per solisti. È inoltre direttore artistico dell’ensemble di musica contemporanea MD7 ed è ospite fisso al Festival di Lubiana, sia come autore che come interprete di vari progetti. La direzione artistica del progetto sarà affidata al direttore artistico dell’Opera SNG Maribor Simon Krečič, mentre la serata sarà condotta, con testi dello stesso Mihelčič, dall’attrice Nataša Barbara Gračner, membro stabile della compagnia del teatro SNG Drama di Lubiana.
(9 luglio, Sala dei Cavalieri)
Arriva a Lubiana l’artista crossover di fama internazionale Norbert Kael, che darà un’accelerata al ritmo musicale della città. Pianista, compositore e arrangiatore ungherese, mescola abilmente la musica classica con il jazz, proponendo note composizioni di musica classica, che nei suoi arrangiamenti conservano sempre la loro melodia e il loro carattere di base. La sua passione, il suo stile e il suo programma diversificato entusiasmano le platee di tutto il mondo.
(12 luglio, Sala dei Cavalieri)
Il Coro da camera di Belgrado è composto da venti musicisti affermati. Fondato nel 1966, oltre che in Serbia, si è esibito anche in Russia, Germania, Grecia, Montenegro, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria e Repubblica Ceca. Nel 2004 è stato il primo coro proveniente dalla Serbia a esibirsi al noto festival di Pasqua di Mosca. Fin dalla sua istituzione è diretto da Vladimir Marković, il quale è anche attivo come produttore musicale, arrangiatore e compositore.
(18 luglio, Chiesa di San Giacomo)
Il duo formato dal violoncellista Igor Škerjanec e dal pianista Vladimir Mlinarić eseguirà opere di Vivaldi, Beethoven, Škerjanec e Brahms nella Sala dei Cavalieri. Come solista, Škerjanec suona nell’Orchestra della Filarmonica slovena, e come musicista da camera e solista di varie altre orchestre si è esibito spesso in patria e all’estero. Particolarmente importante è il suo lavoro nel trio Luwigana, con cui si è esibito in diversi paesi europei e in Nord America. Anche Vladimir Mlinarić, l’altro musicista del concerto di questa sera, fa parte del trio Luwigana, il quale come solista e membro di vari ensemble da camera, si è esibito in numerose città europee, negli Stati Uniti, in Canada, Russia, Cile e Cina.
(19 luglio, Sala dei Cavalieri, Križanke)
I membri dell’Orchestra internazionale di Lubiana diretta da Živa Ploj Peršuh, presenteranno lo spettacolo “Songs of wars I have seen”, nell’ambito del progetto Jump Start, che consente a giovani musicisti di talento di partecipare a progetti formativi internazionali ai massimi livelli artistici. La collaborazione tra l’European Career Center for Artist – Triple Bridge e il progetto Music Up Close Network, permette ogni anno a giovani musicisti europei di partecipare a incontri musicali con artisti affermati. L’ospite di quest’anno è il compositore e regista tedesco Heiner Goebbels.
(19 luglio, Teatro dell’opera e del balletto SNG Lubiana)
La storia dell’Orchestra da camera di Mosca Musica Viva risale al 1978, quando il violinista e direttore d’orchestra Viktor Kornachev formò un gruppo composto da nove giovani diplomati delle accademie musicali di Mosca, che nel corso degli anni è diventata un’orchestra. Il nome, che in latino significa “musica dal vivo”, è stato dato all’orchestra dal suo attuale leader, Aleksander Rudin, sotto la cui guida l’ensemble è diventato una delle migliori orchestre russe. Il concerto di Lubiana vedrà come solisti la violinista Elena Korzenevič e il violoncellista Emin Martirosian.
(22 luglio, Galleria Nazionale)
L’Orchestra d’archi da camera della Filarmonica slovena proporrà un concerto con il noto mandolinista Avi Avital. Nel 2007 il musicista israeliano Avi Avital si è aggiudicato il prestigioso premio Aviv, per la prima volta assegnato a un mandolinista. Musicista, la cui passione e il cui carisma hanno entusiasmato le platee di tutto il mondo, è stato anche il primo solista al mandolino nominato per un Grammy in musica classica.
(29 luglio, Galleria Nazionale)
L’Orchestra georgiana da camera di Ingolstadt fu fondata nel 1964 a Tbilisi, e agli inizi degli anni Novanta si è trasferita a Ingolstadt. Nonostante il trasferimento in un diverso ambiente culturale e geografico, ha conservato l’identità dell’Europa dell’est e allo stesso tempo è divenuta ambasciatrice culturale della città di Ingolstadt. Al concerto di Lubiana si esibiranno sotto la direzione del direttore d’orchestra armeno Ruben Gazarian, che dal 2015 ne è anche direttore artistico. Nei ruoli di solisti si esibiranno il clarinettista Fabrizio Meloni, il trombettista Vicente Campos e il pianista Giuseppe Albanese.
(30 luglio, Filarmonica slovena)
Nel corso della serata concertistica “La bambina e la morte” saranno proposte opere vocali-strumentali di due compositori romantici e i maggiori creatori di Lieder, Hugo Wolf e Franz Schubert. Il direttore artistico dell’Orchestra d’archi da camera della Filarmonica slovena Klemen Hvala ha adattato le composizioni Sei canzoni per voce femminile e orchestra d’archi e La bambina e la morte per soprano e orchestra d’archi. L’orchestra da camera conta 14 membri ed è stata fondata nel 1993 con il sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia. Il ruolo di solista verrà ricoperto dal soprano Nika Gorič, che ha svolto gli studi di master e il dottorato artistico alla Royal Academy of Music di Londra.
(31 luglio, Galleria Nazionale)
L’innovativo virtuoso della chitarra e maestro Mak Grgić è considerato un astro nascente del panorama musicale internazionale. Ha studiato a Lubiana, Zagabria, Vienna e Los Angeles. Su invito della famosa Thornton Music Academy presso l’Università della California del Sud a Los Angeles, è stato selezionato come primo chitarrista nella storia dell’università per un dottorato artistico con il noto relatore Scott Tennant. Al concerto con l’Orchestra d’archi da camera della Filarmonica slovena eseguirà il famoso Concierto de Aranjuezde per chitarra e orchestra, una delle composizioni più note del XX secolo per questo strumento.
(6 agosto, Galleria Nazionale)
Il pianista Vadim Kolodenko sarà protagonista di due serate di concerti. Nato a Kiev nel 1986, Kolodenko si esibiva già a tredici anni nei suoi primi concerti negli Stati Uniti, in Cina, in Ungheria e in Croazia. Il 7 agosto si presenterà nella Sala dei Cavalieri come solista con brani di Mozart, Beethoven e Godowski. Il giorno dopo, 8 agosto, alla Galleria Nazionale sarà affiancato dalla violinista Alena Baeva, con la quale collabora da circa dieci anni. La Baeva è nata in una famiglia di musicisti kazaki e ha iniziato a suonare il violino in tenera età, ha continuato la sua formazione presso il famoso Conservatorio di Mosca e dal 2003 ha studiato a Parigi, dove è andata su invito personale del leggendario violoncellista e direttore d’orchestra Mstislav Rostropovich. Lei e Vadim Kolodenko eseguiranno opere di Schubert, Schumann e Richard Strauss.
Nel 2005 è stato fondato l’ensemble barocco internazionale Il terzo suono, composto da quattro musicisti affermati. L’ensemble è stato ospite di importanti festival europei, ampliando così la notorietà dello spazio musicale e culturale sloveno. Al concerto di Lubiana eseguirà, su autentici strumenti barocchi, opere di tre grandi compositori barocchi: Antonio Vivaldi, Giuseppe Tartini e George Philippe Telemann.
(9 agosto, Peklensko dvorišče)
Nell’atmosfera intima della Sala dei Cavalieri Bernardo Brizani e Miha Haas eseguiranno brani di Boccherini, Beethoven, Schumann, Schubert e Paganini. Il violoncellista Bernardo Brizani è nato a Lubiana nel 1993 e fin dall’età di cinque anni suona il violoncello. Ha subito mostrato un talento straordinario, che appena terminate le scuole elementari gli ha permesso di iscriversi all’Accademia di musica di Lubiana nel corso di violoncello. In parallelo con i suoi studi a Lubiana, ha completato la sua formazione al Conservatorio di Firenze con la professoressa Natalia Gutman. Nel 2016 ha conseguito il master presso l’Accademia di musica di Detmold. L’altro protagonista della serata, il pianista Miha Haas, ha iniziato la sua formazione al Conservatorio di Lubiana, ha poi proseguito gli studi all’Accademia di musica di Lubiana con la nota pianista Dubravka Tomšič Srebotnjak, infine ha conseguito il master al Conservatorio Reale di Bruxelles con Alexander Madžar.
(12 agosto, Sala dei Cavalieri)
Il quartetto d’archi Kodály, attivo da oltre cinque decenni, è uno dei più importanti complessi da camera al mondo. Fondato nel 1966 da quattro studenti dell’Accademia di musica Franz Liszt di Budapest, sei anni più tardi assunse l’attuale nome in onore del famoso compositore ungherese Zoltan Kodály. Nell’ultimo decennio questi i musicisti si sono esibiti in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti, nel Centro e Sud America, in Australia, in Estremo Oriente e in Nuova Zelanda. I violinisti Attila Falvay e Ferenc Bango, il violista János Fejérvári e il violoncellista György Éder si presenteranno al pubblico di Lubiana con composizioni della metà e del tardo periodo romantico.
(13 agosto, Galleria Nazionale)
Il famoso flautista Jean-Pierre Rampal una volta ha detto che Claudi Arimany è uno dei pochi virtuosi in grado di mettere la tecnica, le sonorità e il fraseggio al servizio dell’espressione musicale. Arimany, considerato uno dei migliori flautisti al mondo, è nato nella località catalana di Granollers. Si esibirà alla Galleria Nazionale con il gruppo strumentale Ensemble Goffriller, composto da musicisti che insegnano al Conservatorio Bellini di Catania. Questo gruppo è nato da un proficuo scambio di esperienze artistiche tra musicisti affermati che hanno frequentato le più prestigiose accademie d’Italia e suonano in prestigiose orchestre sinfoniche e da camera.
(14 agosto, Galleria Nazionale)
Balletti e spettacoli di danza
María Pagés, nata a Siviglia, è un’artista di fama mondiale, nota per il suo concetto di estetica del flamenco. Questa ballerina, secondo la quale l’arte non ha confini, si è guadagnata un posto di rilievo sulla scena della danza mondiale. Torna in Slovenia con il nuovissimo spettacolo di flamenco “Ode al tempo”, che pone in primo piano la caducità del tempo e la sua influenza sul corpo umano, sul desiderio, sull’arte e sulla vita. Ispirata dalle sue esperienze personali e professionali, ha abilmente inserito nello spettacolo di danza una serie di elementi, tra cui il pensiero di noti personaggi storici come Platone, Marguerite Yourcenar, Jorge Luis Borges, John Cage, Marcel Duchamp, Octavio Paz e altri.
(4 luglio, Križanke)
L’Atterballetto è una compagnia di danza moderna fondata nel 1979 da Vittorio Biagi. È una delle principali organizzazioni di danza in Italia e la prima compagnia di balletto stabile attiva al di fuori dei teatri dell’opera. Si sono esibiti su palchi prestigiosi in tutto il mondo e si distinguono per la capacità di adattarsi a vari generi musicali, dalla musica classica alla musica pop e al jazz.
(16 luglio, Križanke)
Nata a Luc’k in Ucraina, la ballerina Svetlana Zakharova ha iniziato a danzare a sei anni e appena quattro anni dopo è stata accettata alla Scuola statale di coreografia di Kiev. Nel 1995 ha vinto il secondo premio al concorso internazionale per giovani ballerini di San Pietroburgo come concorrente più giovane, e ha accettato l’invito dell’Accademia di danza Vaganova di San Pietroburgo e ha continuato lì la sua formazione, saltando persino due classi, fatto mai successo fino ad allora in questa prestigiosa scuola. L’anno seguente è entrata nel corpo di ballo del Teatro Mariinskij, e di cui, a diciotto anni nel 1997, è diventata prima ballerina. Dal 2003 fa parte del corpo di ballo del Teatro Bolshoi. Si distingue per la sua straordinaria padronanza tecnica e il talento, che le permettono di essere saldamente tra le migliori ballerine della sua generazione. Si esibirà con un gruppo di ballerini di prima classe, solisti provenienti dai più importanti corpi di ballo e presenterà alcune delle più belle coreografie di balletto. Le musiche saranno eseguite dall’Orchestra sinfonica della RTV Slovenia diretta da Pavel Klinichev, anch’egli membro del Teatro Bolshoi.
(3 settembre, Cankarjev dom)
Musical
Il musical Il demone di Onegin rappresenta un nuovo fenomeno che coniuga l’arte moderna con la tradizione del teatro russo e gli elevati standard di Broadway. Del tutto particolare è l’aspetto 3D, che conferisce al musical una dimensione cinematografica. Lo spettacolo svela i sentimenti umani più profondi, senza incorrere in stereotipi o cedere alla censura.
(19 e 20 agosto, Križanke)
Il maestro e Margherita è uno dei romanzi più famosi e controversi del Novecento che, a causa della censura, fu pubblicato solo diversi anni dopo la morte dell’autore Michail Bulgakov. Il primo ad aver tentato di adattarlo alla forma del musical è stato il celebre Andrew Lloyd Webber, che però dopo un anno ha abbandonato tale impegnativo progetto. A ideare il musical sono stati poi i migliori artisti russi, creando uno spettacolo indimenticabile che, grazie alla scenografia 3D, gli effetti olfattori e l’atmosfera drammatica, trascina lo spettatore nel centro della storia. La nota diabolica dello spettacolo è sottolineata dall’impiego di 6 compositori, 6 librettisti, 66 attori e 666 costumi. Gli artisti che hanno collaborato a questo spettacolo sono riusciti a creare un intreccio di fantasia e realtà e, adoperando un avanzato approccio tecnologico, condurre lo spettatore attraverso il labirinto delle passioni umane, svelando alcuni aspetti celati del grande romanzo.
(22 e 23 agosto, Križanke)
Fin dall’inizio il musical Grease appassiona il pubblico con una bella storia d’amore tra l’insolente Danny e la tranquilla Sandy, una storia di giovinezza e amicizia. Questo spettacolo è stato rappresentato con grande successo sulle scene di tutto il mondo, rendendolo uno dei cinque musical più popolari di tutti i tempi. Nel 2018 la collaborazione tra la ditta Prospot d.o.o. e il Festival di Lubiana ha dato alla Slovenia la sua versione di questo musical. Il pubblico sloveno si è potuto avvicinare a questa storia grazie al cantautore Tomaž Domicelj, che ha tradotto ottimamente le canzoni, e Boštjan Gorenc – Pižama, che ha tradotto i dialoghi con humour. La premiere dello scorso giugno alla Sala Gallus di Cankarjev dom è stata accolta da spettatori entusiasti con una standing ovation finale, e da allora questi giovani attori, cantanti e ballerini hanno riempito con successo le sale di tutta la Slovenia.
(12 giugno, Križanke)
Con il musical Mamma Mia! rivive l’eredità musicale dei leggendari Abba. Dalla sua prima rappresentazione del 1999 nel West End di Londra ha avuto oltre 54 milioni di spettatori in oltre 40 paesi e 170 città in tutto il mondo. Questa storia romantica piena di ottimismo e di energia vitale che si svolge su un’isola greca, è diretta da Jug Radivojević e interpretata dai migliori artisti sloveni: Simona Vodopivec Franko, Alenka Godec, Damjana Golavšek, Uroš Smolej, Gojmir Lešnjak – Gojc, Marjan Bunič, Matjaž Kumelj e tanti altri. Gli intramontabili successi degli Abba saranno eseguiti nelle ottime versioni slovene del musicista e cantautore Tomaž Domicelj, dirette dal maestro direttore Patrick Greblo, con le straordinarie coreografie di Mojca Horvat.
(25 agosto, Križanke)
Manifestazioni informali al Festival di Lubiana
Marcus Miller è considerato uno dei musicisti più influenti del nostro tempo. Da oltre 30 anni è sulla scena musicale internazionale. Ha ottenuto due Grammy; nel 2013 ha ricevuto il premio alla carriera nei Paesi Bassi, mentre in Francia nel 2010 ha vinto il premio Victoire du Jazz. Nel 2013 è stato nominato dall’Unesco artista per la pace. Ha interpretato con il suo caratteristico suono al basso numerosi successi musicali: “Just The Two Of Us” di Bill Withers, “Never Too Much” di Luther Vandross, e inoltre brani di Chaka Khan, David Sanborn, Herbie Hancock, Eric Clapton, Aretha Franklin, George Benson, Elton John e Brian Ferry, solo per citarne alcuni. Con uno stile unico – un mix di funk, groove e soul – è considerato uno dei più importanti bassisti di jazz, R&B, fusion e soul.
(8 luglio, Križanke)
Stanley Clarke, nel corso di oltre 45 anni di carriera, ha vinto quattro Grammy e si è guadagnato lo status di leggendario virtuoso del basso. È stato il primo bassista della storia della musica a suonare con la stessa intensità sia il basso elettrico che il contrabbasso, e come bassista di jazz-fusion, grazie alla sua creatività, è diventato così popolare da registrare il tutto esaurito in concerti in tutto il mondo e apparire sulle copertine delle principali riviste. Ha pubblicato più di 40 album. Con il pianista Chick Corea e il batterista Lenny White, ha formato una delle più influenti band di jazz-fusion, Return To Forever, che insieme ai Weather Report e alla Mahavishnu Orchestra, ha segnato la storia della musica. Si esibirà per la prima volta in Slovenia con la sua band.
(9 luglio, Križanke)
Questo concerto a Križanke sarà caratterizzato dalla presenza di due eccezionali orchestre di fiati slovene. La Banda delle Ferrovie slovene KD, così come la conosciamo oggi, è l’unica superstite delle tante bande di ferrovieri del passato. Nel corso degli anni la bacchetta di direttore è passata undici volte di mano e dal 1999 è affidata a Franci Lipovšek. Sotto la sua guida, la banda ha iniziato a svilupparsi e a partecipare a diversi concorsi, migliorando la qualità e la complessità della musica eseguita. Da diversi decenni la Banda dei lavoratori di Trbovlje è tra le migliori orchestre dilettanti di fiati della Slovenia. I musicisti di Trbovlje hanno confermato l’alto livello di qualità e la lunga tradizione musicale vincendo numerose competizioni per orchestre di fiati, sia in Slovenia che all’estero. Dal 2007 la banda è diretta dal prof. Jože Kotar.
(10 giugno, Križanke)
Come da tradizione, anche quest’anno saluteremo l’arrivo dell’estate a piazza Kongresni trg con lo spettacolo Notte d’estate. Il concerto, che vede sempre un folto pubblico di giovani e meno giovani, propone i successi intramontabili della musica slovena, rivisitati in versioni orchestrali. L’evento è un benvenuto all’estate e alle sue lunghe giornate calde, nonché alla varietà di eventi serali che si svolgeranno per le strade di Lubiana. Anche quest’anno l’Orchestra sinfonica e la Big Band di RTV Slovenia uniranno le forze, insieme a numerosi solisti, per far rivivere i tempi d’oro della musica pop slovena e dei suoi indimenticabili interpreti. La Notte d’estate di quest’anno sarà dedicata a Marjana Deržaj, una leggenda musicale slovena la cui fama ha spesso travalicato i confini musicali.
(20 giugno, Kongresni trg)
Quest’anno si terrà per la quarta volta l’evento di musica da camera Festival di Lubiana sulla Ljubljanica nell’ambito del 67° Festival di Lubiana. Lungo il fiume Ljubljanica potrete ascoltare sui battelli turistici gli studenti del Conservatorio di musica e balletto di Lubiana e gli studenti dell’Accademia musicale dell’Università di Lubiana, che vi incanteranno con la loro energia giovanile e il loro talento musicale. Godetevi il suono di piacevoli melodie ammirando le pittoresche sponde del centro storico della città.
(dal 27 al 30 giugno)
Dopo una pausa di un anno, Tomaž Domicelj icona della musica d’autore slovena, torna sul palco del Festival di Lubiana. Con il concerto Acustica di nuovo continua la storia dei tre precedenti concerti d’autore, intitolati Acustica pura. Domicelj, che l’anno scorso ha compiuto ottant’anni, è in ottima forma vocale, strumentale e creativa, come dimostrano le ultime registrazioni alla radio e durante i concerti. La sua musica, suonata su varie chitarre acustiche, il suo canto e i suoi commenti saranno accompagnati da Zdenko Cotič – Coto, noto tra i suoi colleghi musicali come l’Eric Clapton sloveno. «Con Coto siamo amici da 45 anni» ha detto Domicelj. «Ma collaboreremo ufficialmente per la prima volta in questa occasione. Abbiamo un solo problema: cosa NON suonare. Il concerto Acustica di nuovo può durare solo qualche ora …»
(5 luglio, Peklensko dvorišče)
Il tradizionale concerto di agosto di Vlado Kreslin ci dice che il mese di agosto sta per finire e allo stesso tempo preannuncia la fine del festival estivo. Da quasi tre decenni, Kreslin, con la sua sensuale musica d’autore e le meravigliose canzoni popolari riempie il teatro Križanke di Lubiana e appassiona il pubblico. Sul palco si è esibito spesso con i gruppi Mali bogovi e la Beltinška banda. Inoltre ha arricchito il suo percorso musicale con tutta una serie di collaborazioni con vari musicisti nazionali e stranieri, come Rade Šerbedžija, Josipa Lisac, Vlatko Stefanovski, Mary Coughlan, Siddharta, Severa e Gal Gjurin e molti altri. Anche quest’anno saluterà la fine dell’estate con la sua chitarra nera, accompagnato come sempre da ospiti d’eccezione.
(30 agosto, Cankarjev dom)
Marko Hatlak, con il nuovo progetto Marko Hatlak BAND spazia dalla musica pop a quella latina, dal funk al rock. L’ispirazione tratta da Jamiroquai, Stevie Wonder, Michael Camille, Prince e Jože Privšek, si traduce in una musica energica, divertente, ritmica, ballabile e giovanile. Nel progetto Marko Hatlak BAND si presenta come armonicista e cantante, nonché autore di canzoni e testi. Nel corso del concerto potremo ascoltare i pezzi del suo nuovo album “Ko ni Noč in ni Dan” (Quando non è né Notte né Giorno), mentre sul palco salirà come special guest il chitarrista Vlatko Stefanovski.
(21 settembre, Križanke)
Tra il 14 e il 19 luglio a Križanke, sotto l’esperta guida di Tomo Vran, si terrà la 22a edizione della colonia artistica internazionale. Nell’ambito del 67° Festival di Lubiana di quest’anno saranno organizzati dei master class presso il Conservatorio di musica e balletto di Lubiana. La direzione artistica dei master class sarà curata da Branimir Slokar, professore di musica che nella sua lunga e ricca carriera ha formato un grande numero di trombonisti d’eccellenza. I giovani artisti avranno l’occasione di perfezionare la propria arte come solisti o in composizioni da camera sotto la guida di dodici professori di rinomanza internazionale: la violinista Latica Honda-Rosenberg, il violinista Wolfram Christ, il violoncellista Jens Peter Maintz, il contrabbassista Petru Iuga, il pianista Alexander Madžar, l’oboista Emanuel Abbühl, il flautista Felix Renggli, il clarinettista François Bendi, il fagottista Eckart Hübner, il trombettista Matthias Höfs, il cornista Radovan Vlatković e il trombonista Jörgen van Rijen.
(Dal 15 luglio all’8 agosto, Conservatorio di Musica e Balletto di Lubiana)
Altri eventi
I più piccoli potranno perfezionarsi nei laboratori creativi tematici gratuiti: il laboratorio di danza Dediti ai passi (agosto 2019) e la piccola colonia artistica (dal 15 al 19 luglio, Pergola).
Nel panorama artistico sloveno, lo scultore accademico Zmago Posega (Postojna, 1959-Šempeter pri Gorici, 2009) è apparso all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, insieme alla Generazione 82. In quel momento fiorivano numerose ricerche artistiche, e l’opinione prevalente era che stile, simbolo, struttura, ma anche le modalità artistiche sviluppate dal minimalismo e dal concettualismo non avevano più senso. L’Hommage a Zmago Posega sarà in mostra nell’Atrio del Teatro Križanke. Curatrice della mostra è la dott.ssa Nelida Nemec.
(dal 16 agosto al 3 settembre, Atrio)