C’è grande attesa, a Vocalia, per il concerto di Noa, che sabato 25 maggio, chiuderà il festival, alle 21, nel Teatro Verdi di Maniago (Pordenone) dopo tre serate di grande pubblico per i concerti di Sergio Cammariere, Nada e Mauro Pagani.
Stella del firmamento mondiale della musica, Noa regala alla rassegna una bella esclusiva. Il tour che la porta sul palco con lo storico partner, il chitarrista e compositore Gil Dor, e con Or Lubianiker al basso elettrico e Gadi Seri alle percussioni, oltre a Maniago tocca soltanto Roma (venerdì 24) e Napoli (il 31).
La cantante israeliana sarà al festival con un concerto che ne interpreta in modo sorprendente il tema, “La musica e la parola”. Sul palco porterà infatti il suo ultimo progetto, Letters to Bach in cui riveste di parole le melodie più popolari del Padre della Musica di Eisenach, con un risultato talmente travolgente che lascerà un segno indelebile nell’ascoltatore.
Letters to Bach è un progetto musicale geniale e originale creato da Noa e Gil, da cui è nato l’omonimo album, uscito il 15 marzo 2019, prodotto dal leggendario Quincy Jones. Noa ha arricchito 12 brani di Bach con le sue parole in inglese e in ebraico e Gil ha arrangiato i pezzi per le sue chitarre acustiche e classiche, rimanendo assolutamente fedele alla forma originale. Noa e Gil eseguono questi brani complessi con straordinaria agilità e fluidità. La voce apparentemente senza limiti di Noa e la chitarra impeccabile di Gil creano un’ esperienza musicale simbiotica unica e brillante. Insieme ambiscono ad abbattere i muri del linguaggio, della religione, dei generi e delle generazioni, per costruire un ponte di eccellenza musicale, rispetto e gioia di vivere. Un messaggio di coraggio e di speranza… il tutto sotto l’auspicio del grande Johann Sebastian Bach.
«Questo album – ha dichiarato Noa nei giorni scorsi in un’intervista all’Avvenire – è la mia protesta contro il trumpismo. Siccome il mondo sembra scendere sempre più in basso, io voglio puntare sempre più in alto. E non c’è niente di più alto di Bach. Mentre il mondo sembra svalutare il merito e l’eccellenza, io voglio inginocchiarmi davanti ad essa. Il mio umile contributo a Bach, i versi, sono un modo per accompagnare il grande maestro nel ventunesimo secolo e nei dilemmi che affrontiamo, le cose che ci preoccupano, confondono, rafforzano e fanno sorridere, quelle che alla fin dei conti ci rendono umani” Noa ha anche detto di adorare l’Italia, “la mia seconda casa. E sono così orgogliosa di avere ricevuto l’onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal mio amato presidente Mattarella”. Infine, a proposito del brano che è diventato un inno cantato in tutto il mondo, Noa parla della “La vita è bella”, come di un film capolavoro, “per il modo delicato con cui veicola il più bel messaggio umano: che non c’è nessuna tragedia, anche se immensa, che l’amore, la compassione, la creatività, e la forza dello spirito umano non possano superare. Le liriche che scrissi cercano di inserire questo messaggio e insieme alle splendide musiche di Nicola Piovani continuano a toccare i cuori in tutto il mondo».
Comunicato Stampa