Un viaggio attraverso la musica cameristica e i recital solistici, un focus che spazia dai fiati all’organo, passando per gli strumenti antichi, gli ensemble di percussioni e piccole orchestre: la stagione Primavera_Estate fiorisce al Conservatorio Tartini con il nuovo Cartellone dei “Concerti del Conservatorio”, al via il 10 aprile nella Sala Tartini alle 20.30.
Quattordici grandi concerti di scena fino al 28 giugno, curati dal Direttore del Conservatorio di Trieste Roberto Turrin con il docente responsabile della produzione Andrea Amendola. Come sempre l’ingresso è liberamente aperto al pubblico su prenotazione, info +39 040 6724911 www.conts.it.
Sarà una traversata nei generi e nelle epoche, dal barocco della dedica a Bach con il terzetto di Trio di Sonate che mercoledì 10 aprile apre il cartellone primaverile, fino al Novecento inoltrato, con l’omaggio al quarantesimo dalla morte di Charles Mingus. Due le finali di concorso ospitate in cartellone, la ventitreesima edizione del Premio Lilian Caraian, dedicato quest’anno alla musica da camera che terminerà con il concerto dell’8 maggio, e il 28 giugno la chiusura di stagione con il concerto dei vincitori del Premio Roberto Di Cecco, concorso di esecuzione strumentale indetto dal Tartini in collaborazione con l’associazione culturale Roberto Di Cecco, giunto alla terza edizione, per ricordare la prematura scomparsa del compositore, musicologo e docente di armonia nello stesso Conservatorio.
Apertura dedicata appunto a Bach con il Trio di Sonate, composizioni scritte in periodi diversi a sottolineare i molteplici aspetti della ricerca spirituale e della visione sugli affetti del mondo di Bach. A eseguirle saranno i docenti del Conservatorio, Sinead Nava al violino, Pier Luigi Maestri al flauto, Pietro Serafin al violoncello e Daniele Proni al clavicembalo, musicisti che hanno frequentato Bach in momenti diversi della loro vita, e che al grande genio tedesco renderanno omaggio il 10 aprile. L’omaggio a Bach sarà anche l’appuntamento del 15 maggio nel concerto d’organo che vedrà esibirsi l’organista croato Mario Perestegi che proporrà alcune composizioni fondamentali della scrittura per il “re degli strumenti” di Bach accostate a brani di César Frank, compositore francese per organo, fino a evaporare nella mistica impressionista di Debussy e del compositore organista Jehan Alain.
Un omaggio non solo alla musica, ma anche a chi spende la propria vita nel promuoverla, quello dell’evento di produzione in cartellone 14 aprile nella Sala Victor de Sabata al Ridotto del Verdi di Trieste, con l’Orchestra d’archi del Conservatorio “Tartini” di Trieste preparata dal docente Fabio Pirona. “Intorno a Belajaev” titola il concerto, in ricordo del commerciante russo che nella seconda metà dell’Ottocento fu mecenate di generazioni di compositori. L’Orchestra ha gia eseguito un vasto repertorio, dal barocco al ‘900 storico ed è protagonista di importanti concerti anche in Austria, Slovenia e Bielorussia.
Nel quarantesimo anniversario dalla morte di Charles Mingus, a rendergli tributo sarà il duo di jazzisti composto da Matteo Alfonso al pianoforte e Giovanni Maier al contrabbasso, che il 17 aprile proporranno il loro arrangiamento di brani di Mingus. L’appuntamento è un ideale proseguimento del percorso artistico del duo Alfonso-Maier dopo la pubblicazione nel 2014 del loro cd Naked Songs per Palomar Records.
Nel segno dell’amicizia musicale, anche il concerto “Aijyou” il 2 maggio quando sul palco della Sala Tartini salirà un trio d’eccezione che vedrà unire le due voci di due contrabbassisti d’eccezione, Stefano Sciascia (autore di molteplici incisioni anche per Naxos) e del giapponese Yoshihiro Utsumi assieme al pianista David Giovanni Leonardi, in una raccolta di brani che vanno da Händel a Vivaldi e Mascagni, passando per il Giappone di alcuni compositori nipponici, tra cui lo stesso Utsumi, musicista e responsabile del settore branding al Ministero dell’economia e del Commercio, Industry giapponese.
Un appuntamento tutto dedicato a Leonardo, quello del 22 maggio, con l’Ensemble Odhecaton — formazione che sin dall’esordio nel 1998 ha ottenuto importanti premi discografici – per la direzione di Paolo Da Col, in cui compiere un viaggio nel Rinascimento e nel mondo musicale di Leonardo, con mottetti di autori cinquecenteschi. A Giuseppe Tartini è invece dedicata la serata del 5 giugno, nell’ambito del progetto di turismo culturale tARTini, con Manuel Staropoli al flauto dolce e traversiere, uno dei maestri più acclamati negli strumenti a doppia ancia rinascimentali e di musica antica, oltre a Daniele Proni maestro al cembalo e l’Harmonicus Concentus; saranno proposti brani scritti dal compositore cui è dedicato lo stesso Conservatorio triestino, tra cui tre Concerti per flauto, archi e basso continuo.
Molti gli appuntamenti concertistici “corali” grazie ad Ensemble che spaziano diverse forme e sonorità: oltre al barocco e all’omaggio a Tartini, il 27 maggio sarà la volta del Gruppo Percussioni Trieste, con allievi degli anni superiori del Conservatorio diretti da Fabián Pérez Tedesco, che si esibiranno in undici brani “diversamente percussivi”; un altra piccola orchestra, questa volta orientato al Novecento, quella del Tartini Nova Ensemble il 19 giugno composto da fiati (ottoni e legni), archi (violini, viola, violoncello), arpa e pianoforte, con il programma “Ipnotica” e brani di Arvo Pärt, Keith Jarret, Dimitri Romano, John Zorn, Philip Glass.
Musica da Camera il 29 maggio, con il duo violino e pianoforte composto da due giovani allieve del Conservatorio, rispettivamente Giada Visentin (che si sta perfezionando all’Accademia Stauffer di Cremona col maestro Salvatore Accardo) e Paola Possamai (vincitrice di molte borse di studio di perfezionamento), che attraverseranno un repertorio in cui il romanticismo riemerge come eco lontano, nel liederismo nostalgico e sentimentale di Brahms, nelle quattro miniature brillanti di Dvorak fino al neoclassicismo melodioso e chiaro di Prokof’ev.
Il recital pianistico del 12 giugno con Federico De Stefani, giovane pianista veneto (del 1992) appassionato del repertorio russo e finlandese tardoromantico; che proporrà un programma dedicato al Novecento decadentista, con brani di Dmitrij Šostakovič, Aleksandr Skrjabin, Claude Debussy. Organista e donna, Michela Sabadin il 26 giugno ripartirà da César Franck, capostipite della scuola organistica francese della seconda metà dell’Ottocento, per poi proseguire con i novecenteschi Maurice Duruflé e Jean Langlais.
Info: www.conts.it
comunicato stampa