“Il sogno e la conoscenza”
FESTA DELLA POESIA E DELLA LETTERATURA 2019
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Alla Festa della Letteratura e della Poesia il poeta e traduttore Steven Greco Rathgeb

Come si configura il sogno ad occhi aperti? Se ne parlerà con il poeta e traduttore svizzero Steven Greco Rathgeb, protagonista martedì 26 marzo alle 18 al Caffè degli Specchi dell’incontro “Il sogno a occhi aperti e la condizione esistenziale del poeta, fra invenzioni linguistiche e suggestioni giapponesi” (agorafilia, utamakura, disfania). “Il mio scopo sarà di compiere un’indagine sul potenziale immaginifico della poesia attraverso alcuni aspetti delle tradizioni poetiche delle diverse lingue che conosco e attraverso la mia personale esperienza del mondo, nonché sul possibile compito del poeta in un’era dell’immagine visiva replicabile all’infinito”, spiega Grieco, che al pubblico presente distribuirà anche un volumetto contenente un suo breve saggio critico sulla questione. L’esempio della poesia giapponese – precisamente del waka Heian (forma poetica che ha raggiunto il suo apice nel periodo medievale) – sarà utilizzato dall’autore per saggiare in parte la complessità tridimensionale che la migliore poesia è talvolta in grado di esprimere. Con agorafilia, termine coniato dall’autore, egli indica la generica capacità d’immaginare propria del poeta, non solo visionaria, ma spesso anche “liberatoria” nel contesto delle difficoltà della vita d’ogni giorno. Utamakura è termine giapponese che significa “guanciale della poesia”: più precisamente parola semplice o composita che fornisce l’avvio, la spinta propulsiva con cui il poeta evoca la poesia. Disfania è ancora un termine coniato dall’autore: nel contesto del mondo senza utopia del XXI secolo, disfania è allo stesso tempo percezione della realtà negativa ma anche del sublime, qualcosa che si manifesta e che rende possibile la scrittura.
Nato in Svizzera nel 1949, Steven Grieco-Rathgeb è poeta multilingue, botanico e traduttore, scrive prevalentemente in inglese e in italiano. Dal 1980 pubblica in India poesie e saggi in riviste di livello internazionale e partecipa a festival di poesia e conferenze nelle università di quel paese. E’ uno dei vincitori del Wladimir Devidé 2013 Haiku Award (Osaka, Japan). Da diversi anni lavora con uno studioso dell’Università Meiji di Tokyo a un progetto di traduzione in lingua inglese e italiana di Heian waka. E’ un convinto fautore dell’auto-pubblicazione come metodo per diffondere la sua opera saggistica e poetica, in un’era in cui i grandi e i piccoli editori di poesia tradizionali sembrano aver perso molto del loro prestigio. In Italia ha comunque pubblicato due raccolte di poesie con editori fedeli allo spirito poetico: “Maschere d’oro – poesie italiane 1985-1996”, Biblioteca Cominiana, 1997, ed “Entrò in una perla, He entered a pearl – English poem translated into italian by the author”, Edizioni Hebenon-Mimesis, 2016.

comunicato stampa