Questa sera al Giovanni da Udine, grazie a Zenit, c’è John Mayall, la storia del british blues mondiale. Alla tenera età di 85 anni si presenta prima del concerto tranquillamente seduto in fondo al foyer ad accogliere il pubblico entrante per firmare autografi, fare selfie e vendere qualche suo cd. Formula vincente che si ripeterà anche a concerto concluso. Dopo questo siparietto inaspettato alle 21:20 si parte con il concerto, si spengono le luci e inizia a deliziarci insieme ai suo compagni di palco Carolyn Wonderland alla chitarra, Greg Rzab al basso e Jay Davenport alla batteria. Mayall introdusse nel mondo della musica mondiale un giovane talentuoso chitarrista che poi incanterà il mondo intero: Eric Clapton. Apre il concerto presentando la band e appoggiate le dita sulla sua tastiera Roland che suonerà quasi solo tra le prime tre ottave, trasforma il teatro in un tempio del blues di grand class. Comparirà alcuni brani più tardi, il magico suono dell’Hammond e l’Immancabile sua fisarmonica a bocca. In effetti Mayall è un polistrumentista. Suonerà anche la chitarra in qualche brano, ma diciamo che non è serata. La chitarra di Carolyn Wonderland invece c’è e fa capire subito che sentiremo arrangiamenti e assoli di assoluta qualità stupendoci anche in un paio di performance canore con la sua splendida voce, il basso di Rzab non ci nasconde che sarà un sostegno ritmico di tutto rispetto e di grande gusto con un assolo di basso fuori dai canoni classici che strapperà un’ovazione spontanea dal numeroso pubblico presente e Devenport che oltre alla sua indiscutibile mole ci regalerà uno stile ritmico impeccabile e di grande tecnica. Nella scaletta i brani della carriera di Mayall tra i quali Dirty water, Why did you go lady night, One life to live, Early in the morning e tante altre per due ore di concerto. Un miracolo vista l’età di John Mayall ma la standing ovation finale è un giusto riconoscimento alla grande forza che questo grande artista trova ancora nella sua musica. C’è spazio anche per il bis di rito e poi tutto si spegne. Un grande evento è passato per Udine e la grande musica blues ha lasciato un nuovo ricordo nel Teatro Nuovo Giovanni da Udine che resterà a tutti coloro che hanno scelto di non perdere questo viaggio storico nel blues.
© Massimo Cum per instArt