Il traguardo dei vent’anni di esperienza, si fa degustazione di futuro! Cos’è il cinema oggi e cosa sarà tra vent’anni? L’attesissimo Far East Film Festival – che porta a Udine l’Oriente dal 1999 – accompagnerà in scena il futuro dell’industria cinematografica, dal 20 al 28 aprile 2018. Nove giorni densi di film, incontri ed eventi, disseminati nel cuore della città udinese tra Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Visionario, daranno forma al ventesimo incontro fra Oriente e Occidente. Asia ed Europa, due culture che si intrecciano scoprendosi diverse e uguali, proprio come i due gemelli icone di somiglianza e differenza, che Roberto Rosolin, grafico, ha tradotto in immagine ufficiale del FEFF 20. Con la danza del pesce – tipica del capodanno cinese e portatrice di buoni auspici –  venerdì 20 aprile, alle 20.30, andrà in scena l’inaugurazione della ventesima edizione del Far East, in via Mercatovecchio, luogo che durante le nove giornate, diventerà un avamposto in pieno stile asiatico, ospitando la Little Chinatown di Udine, per la prima volta.

Si racconterà di un nuovo modo di fare film, di diversi linguaggi e di un nuovo pubblico. 81 film in programma, 21 dei 55 titoli in concorso quest’anno sono opere prime e seconde: si tratta di un autentico vivaio di nuovi registi e nuovi autori, cineasti del futuro che salperanno a Udine. Ai tradizionali audience awards udinesi per il miglior film, il Gelso d’oro assegnato dal pubblico e il Gelso nero attribuito dagli accreditati Black Dragon, si aggiungerà quindi il Gelso bianco per la migliore opera prima o seconda, conferito da una giuria internazionale d’eccezione: il produttore hongkonghese Albert Lee, il produttore americano Peter Loehr e lo sceneggiatore italiano Massimo Gaudioso, firma storica del cinema di Garrone. Tra la passione di una Opening Night davvero memorabile con il super action coreano Steel Rain e con il dramma malesiano Crossroads: One Two Jaga, e quella di una Closing Night altrettanto unica con il thriller indonesiano Night Bus e con il restauro dello splendido Throw Down di Johnnie To, un programma intenso e diversificato. In manifesto 11 cinematografie, 6 anteprime mondiali, 12 internazionali, 22 europee, 3 anteprime mondiali di film restaurati, 14 titoli selezionati da Focus Asia – il project market del FEFF – e 15 professionisti scelti per Ties That Bind – il workshop internazionale Asia-Europa – si contano più di 135 partecipanti provenienti da 35 paesi diversi. In occasione del festival, la cultura orientale verrà esplorata sotto ogni profilo: due intere giornate dedicate al benessere delle antiche tradizioni asiatiche attraverso conferenze, meditazioni e massaggi; tanti laboratori per imparare con la pratica le abitudini tramandate per secoli in Asia; una giornata – il 25 aprile, assieme ai Cosplay – dedicata ai videogames e ai giochi di matrice asiatica, e una sezione dedicata al food, per riconoscere i gusti. In più, per assaporare l’arte della cucina, in esclusiva per il Far East Film Festival e in anteprima assoluta al Visionario, Casa Ramen, il pop up restaurant che lo chef Luca Catalfamo gestirà durante i giorni del FEFF al Bar del Visionario (orario continuato dalle 12.00 alle 22.30). Ci saranno inoltre concerti ad ingresso libero e feste, tra le quali la Pink Night che avrà luogo il 27 aprile, a Palazzo Kechler, alle 21.00, articolata in due performance e animata da due Dj rigorosamente donne e dal sapore elettronico. Il 28 aprile sarà invece la Dj cinese Pei ad essere protagonista della festa di chiusura al Padiglione 9.

Insomma, tra proiezioni, workshop, concerti, tradizioni ed innovazioni, il bramato viaggio nella remota Asia sta per iniziare, portando con sé la storia del cinema di vent’anni di sperimentazione e tutta la curiosità del futuro che sarà, tra vent’anni.

Per maggiori informazioni: www.fareastfilm.com

© Nicoletta Simoncello per instArt