Mereto di Tomba, 16/01/2019 – Elsa Martin – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2019

Impossibile non esserci: venerdì 25 gennaio alle ore 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (posti limitati, biglietto unico 5 euro) verrà presentato, introdotto dal musicologo Alessio Screm, l’album Sfueâi, frutto della collaborazione in atto già da diverso tempo fra una delle voci più interessanti della nostra regione, Elsa Martin, ed il più che noto Stefano Battaglia, milanese di nascita, tra i più giovani e apprezzati pianisti della prestigiosa etichetta mondiale Ecm. Il tutto reso possibile grazie alla sinergia fra la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, lo studio di registrazione e produzione Artesuono (il magico Stefano Amerio è sempre attento a non farsi scappare certe occasioni e siamo certi il risultato sia sicuramente all’altezza della sua fama) e la società cooperativa Simularte.

Sfueâi – titolo che riprende una lirica di Novella Cantarutti – è interamente dedicato ai versi di grandi poeti friulani del Novecento. Elsa e Stefano, grazie alla loro grande sensibilità e all’innata voglia di ricerca e di sperimentazione, si sono lasciati trasportare dalla straordinaria musicalità del suono della lingua e dalla ricchezza dei contenuti da essa veicolati. Dopo un periodo di letture, studio e confronti, di immersione in questo materiale così stimolante, sono giunti alla composizione di diversi brani originali sul filo dell’improvvisazione e delle nuove musiche. Novella Cantarutti, come si diceva, ma anche Pier Paolo Pasolini, Amedeo Giacomini, Maria di Gleria, Federico Tavan e Pierluigi Cappello – quest’ultimo con poesie tratte dalla sua più recente produzione in lingua italiana – rivivono di una nuova luce musicale. La stessa lingua friulana, ricca di varianti e accenti, si presta ad esser adornata di una veste musicale cangiante. Una terra, il Friuli, che ha saputo accogliere i nostri instancabili ricercatori e fornire loro l’humus ideale per riassumere ed esprimere il tutto in una nuova ed interessantissima forma artistica. Voce e live electronics, pianoforte, organo e strumenti percussivi sono il delicato territorio dove tutti possiamo intraprendere questo favoloso nuovo viaggio.

Mereto di Tomba, 16/01/2019 – Elsa Martin – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2019

È una silloge di suoni e parole – si legge nel comunicato di presentazione al disco ed al concerto – ricca di colori linguistici, inflessioni, accenti, melodie e contrappunti, trame e significati: “È la risonanza che le loro parole hanno generato in noi“– sottolinea nello stesso comunicato Elsa Martin – “Chi per la sua lucidità innocente e tragica, chi per la delicatezza, chi per l’arte di cesellare parole belle, potenti e profetiche, a tratteggiare in modo così vero una terra che mi è madre”. “Quando penso al Friuli” – impreziosisce Stefano Battaglia – “ho sempre la stessa sensazione: quella di accarezzare una foglia ancora attaccata al suo ramo, e attraverso di essa percepire la punta estrema della più profonda radice dell’albero da cui è germogliata”.

Proprio con Elsa Martin, carnica doc, abbiamo voluto scambiare due parole in una splendida giornata di sole, strappata ad un sempre più strano inverno, nella sua casa immersa fra verde, il blu del cielo, l’aria tersa, del nostro medio Friuli.

“La nostra terra, il Friuli, e la sua lingua sono sempre stati centro di attenzione nella tua produzione artistica, fin dall’album d’esordio vERsO …”
Probabilmente non poteva essere che così: fin da bambina sono sempre stata attratta dal Friulano, pur non essendo la mia lingua madre (a casa si usava sempre l’Italiano con i bambini). Da sempre mi ha colpito la sua musicalità e la capacità di arrivare dritta alle viscere grazie alla potenza del suo essere antica. Era naturale percorso immergermi in questa sonorità, fa parte delle mie radici, ed ho avuto la fortuna di incrociare sulla mia strada artisti quali Gigi Maieron, Stefano Montello, Lino Straulino, e negli ultimi anni Valter Sivilotti e Renato Miani, che hanno sempre attinto a piene mani dal Friulano, utilizzandolo spesso come lingua di espressione artistica.

“Amôrs è il tuo primo lavoro legato alla poesia …”
Esatto, con Amôrs e con il grande Reanto Miani abbiamo affrontato la poesia dell’indimenticabile Pierluigi Cappello. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, frequentarlo, carpire da lui tutte le sfaccettature di ogni singolo verso, la pronuncia e l’accento delle singole parole scelte da Pierluigi sempre con grande attenzione e cura. Nel disco, infatti, vi è anche la sua voce e posseggo delle bellissime registrazioni realizzate insieme. In quel periodo Renato stava cercando una voce non lirica che potesse interpretare quei versi, su cui aveva già scritto ispirate composizioni in cui emerge la forma lieder tedesca ma con una nuova direzione verso la musica contemporanea. Fui scelta insieme a Matteo Andri, che è il pianista del disco. Poco dopo seguì la registrazione presso lo studio Artesuano di Stefano Amerio, grazie all’attenzione dimostrata da “I Colonos” di Villacaccia di Lestizza e all’interessamento dell’allora Provincia di Udine. Per me è stata una palestra eccezionale potermi confrontare con un repertorio dove tutto è scritto, dalle note ai respiri alle dinamiche. Miani è un compositore sublime, forse per certi versi anche sottostimato, perché è sicuramente una splendida voce della nostra terra.

Mereto di Tomba, 16/01/2019 – Elsa Martin – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2019

Da dove nasce quindi Sfueâi?“
Ho frequentato per diversi anni e con interesse immenso i laboratori di ricerca musicale attraverso l’improvvisazione non idiomatica condotti da Stefano Battaglia, durante i quali si è creata un’intesa e comprensione speciali e quindi volontà di lavorare insieme su una progettualità condivisa. Stefano aveva già pubblicato anni addietro il suo album Re:Pasolini per l’ECM e al contempo io ero nel pieno della progettualità Amôrs. Ci è parso dunque naturale immergerci ancor più in questa passione per la poesia in generale e per quella friulana in particolare. Da lì è nato un viaggio colmo di ricerca, letture, scambio di opinioni, emozioni, approdato per la prima volta a Mittelfest 2016, data del debutto come duo oltre che grandissima opportunità per presentare al pubblico nuove composizioni, frutto di scrittura artigianale accanto a improvvisazioni estemporanee più o meno disciplinate da alcuni parametri. Da allora Stefano ed io non ci siamo più fermati, portando il frutto del nostro lavoro in regione, in Italia e all’estero.

“Ti sei mai sentita limitata o in qualche modo preoccupata nell’esportare, diciamo così, il friulano nel mondo?”
Assolutamente no. Fondamentalmente non mi sono mai posta questo problema, convinta che se ciò che esprimi è connesso profondamente con quello che sei, allora non può che arrivare al cuore delle persone. Capita talvolta che durante qualche concerto vengano proiettati alcuni versi delle liriche dei poeti, per agevolare il pubblico nella comprensione, senza correre il rischio di distrarre l’ascoltatore, però. E’ positivo semmai seminare la curiosità e il desiderio di approfondire alcune tematiche, di conoscere maggiormente la poesia di questi autori. La speranza è riuscire a guidare le persone verso un mondo più o meno sconosciuto, in cui potersi abbandonare ognuno nella propria bolla in cui dondolare, solo grazie al potere ancestrale della musica e alla musicalità del verso poetico.

Mereto di Tomba, 16/01/2019 – Elsa Martin – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2019

“Classica domanda finale: dopo la bellissima occasione del prossimo 25 gennaio, dove ti potremo ascoltare prossimamente?”
Con Sfueâi perforeremo il 16 marzo a Bordeaux in Francia e l11 aprile presso lo showroom della Fazioli a Milano. Stiamo però definendo le ultime sfumature del nuovo lavoro, interamente dedicato a Pierluigi Cappello, dal titolo Al centro delle cose, che è entrato nel circuito ERT della nostra regione e che ci vedrà impegnati il prossimo 30 marzo a Tolmezzo ed il 7 aprile a Udine.

Ricordiamo ai nostri lettori che non vorranno perdersi questa bella opportunità di presentazione di Sfueâi, che la biglietteria del Teatro è aperta dalle ore 16 alle ore 19 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). Venerdì 25 gennaio gli sportelli saranno aperti dalle ore 16 fino all’orario d’inizio dello spettacolo.

L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it, www.vivaticket.it e nei punti vivaticket.

Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Sarà inoltre possibile in occasione del concerto acquistare il cd, in distribuzione anche su tutti i principali digital store, Amazon e artesuono.it.

Luca A. d’Agostino © instArt