Il tema della guerra visto attraverso l’antico mito ladino di Fanes
Marta Cuscunà nel Circuito ERT con Il canto della caduta
Spettacolo che rinnova la tradizione del teatro di figura con nuove tecnologie
SEDEGLIANO – TEATRO PLINIO CLABASSI
Giovedì 17 gennaio – ore 20.45
ARTEGNA – NUOVO TEATRO MONS. LAVARONI
Venerdì 25 gennaio – ore 20.45
L’ultima innovativa fatica di Marta Cuscunà approda finalmente nel Circuito ERT. Il canto della caduta, spettacolo scritto, diretto e interpretato dall’attrice monfalconese, che si avvale della progettazione e realizzazione animatronica di Paola Villani, sarà ospite giovedì 17 gennaio del Teatro Plinio Clabassi di Sedegliano e venerdì 25 gennaio del Nuovo Teatro Monsignor Arrigoni di Artegna. Entrambe le repliche avranno inizio alle 20.45.
Il mito di Fanes è una tradizione popolare dei Ladini, una piccola minoranza etnica che vive nelle valli centrali delle Dolomiti. È un ciclo epico che racconta di un regno pacifico guidato da donne regine, distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada, un’epoca che si protrae fino ad oggi in un mondo dove la guerra sembra essere parte inevitabile del destino dell’umanità. Il mito di Fanes, invece, narra di un tempo d’oro della pace che è andato perduto. Il canto della caduta vuole portare alla luce il racconto di come eravamo, di quell’alternativa sociale auspicabile per il futuro dell’umanità che viene presentata sempre come un’utopia irrealizzabile e che invece, forse, è già esistita.
La guerra è il tema dello spettacolo ma la guerra non si vede mai sulla scena. Viene restituita al pubblico dal punto di vista degli unici personaggi che ne traggono sempre vantaggio: i corvi.
Il protagonista principale della messa in scena è dunque uno stormo di corvi animatronici, manovrati attraverso joystick meccanici. Il tentativo che sta alla base del progetto scenografico è quello di scardinare l’immaginario del teatro di figura, che in Italia è ancora molto legato alla tradizione popolare, attraverso l’utilizzo di alcune tecnologie di animatronica comunemente applicate al mondo degli effetti speciali cinematografici e realizzate con elementi di componentistica industriale.
Avvicinatasi al teatro con il laboratorio Fare Teatro ideato e condotto dall’attrice Luisa Vermiglio per il Comune di Monfalcone, Marta Cuscunà si è formata con Prima del Teatro, Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Nel 2009 ha vinto il Premio Scenario Ustica con il suo primo lavoro: È bello vivere liberi!. Nel 2012 ha ricevuto la menzione d’onore al Premio Eleonora Duse e ha debuttato con La semplicità ingannata, vincitore del Premio Last Seen 2012. Segue Sorry, Boys, vincitore del Premio Rete Critica 2017. Marta Cuscunà nel 2016 è stata finalista ai Premi Ubu come migliore attrice/performer.
Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando la Biblioteca Comunale di Sedegliano (0432 915533) e gli Amici del Teatro di Artegna (0432 977105).
comuniucato stampa