Sabato 12 gennaio, con inizio alle ore 11.00, sarà presentato ufficialmente negli spazi dell’ex-maglificio di Muzzana del Turgnano una nuova bella realtà: la Soul (Servizi Organizzativi Unità Lavorative) Coworking. Per l’occasione sarà inaugurata la mostra fotografica di Luca A. d’Agostino “Haicut Go Ho**”, che aprirà la disponibilità dello spazio per l’esposizione di ulteriori lavori artistici, e vedrà la partecipazione di Don Pasta selecter, dj ed economista, appassionato di gastronomia.
La rivoluzione digitale ha permesso negli ultimi anni praticamente a tutti di girare il “mondo con un clic” e la connessione illimitata a internet ha portato ad una trasformazione anche nel modo di lavorare; l’ufficio si è trasferito 24 ore su 24 nel palmo di una mano.
Un cambio totale soprattutto per una serie di professioni, consulenti, lavoratori autonomi con partite IVA, micro-imprese, che molte volte coincidono con l’amministratore, con la necessità di compiere trasferimenti in regione, in Italia e all’estero.
Pertanto riprogettare una struttura con spazi comuni per professionisti e piccole imprese potrebbe sembrare una azione controtendenza; di fatto non lo è se il valore aggiunto dell’ufficio è una visione multifunzionale dove è possibile sviluppare la propria attività lavorativa attraverso la connettività ma anche adottare il lavoro in team per iniziative di lavoro e di formazione comuni; lo spirito del coworking.
L’ufficio ritorna centrale per il lavoro ma anche nell’ambito sociale di un territorio e integra le sue funzioni con programmi di formazione, approfondimento e animazione culturale facendo di questo aspetto il cardine del marketing.
La struttura, che è in via degli Orti 13, consente anche l’ingresso dall’ampio parcheggio è a disposizione per tutti gli operatori con la necessità di postazioni operative e dell’utlilizzo della sala riunioni ideale per la realizzazione di corsi di formazione, presentazioni e workshop.
Il progetto è stato finanziato grazie alla L.R. 3/2015, art. 24 “Incentivi per il sostegno per la creazione di coworking”
Le pareti perimetrali dell’ex-maglificio, come si diceva, verranno impreziosite da mostre fotografiche a partire da “Haicut Go Ho**” di Luca A. d’Agostino che rappresenta “Un viaggio fotografico on stage senza peli sulla lingua”. A partire dai mitici anni sessanta le chiome al vento dei figli dei fiori non hanno mai smesso di parlarci della voglia di libertà insita nell’animo umano. Venti scatti del fotografo italiano d’Agostino, selezionati in più di trent’anni di carriera in ambito musicale, testimonieranno come i capelloni abbiano contribuito, assieme alla musica, a diffondere un linguaggio divenuto universale. La mostra ci racconterà come la storia di un’acconciatura sia il dato culturale di intere generazioni e di come questo sia parte del nostro immaginario: nessun ascoltatore, seppur dotato di fervida immaginazione, si aspetterebbe che dietro ad un brano reggae si possa celare un cantante con un taglio a spazzola e vestito da agente di cambio.
All’evento di presentazione di Soul (Servizi Organizzativi Unità Lavorative) coworking è previsto la partecipazione di Don Pasta selecter, dj ed economista, appassionato di gastronomia.
Per Kowalski-Feltrinelli don Pasta ha pubblicato: Food Sound System e Wine Sound System (con prefazione di Paolo Fresu). Il suo spettacolo Food Sound System ha toccato Parigi, Bruxelles, Barcellona, New York ed è stato protagonista di importanti eventi per l’Auditorium di Roma, Slow Food on film, Taormina Arte, Time in Jazz, Città del Gusto, Taste, Mescolanze Food Festival. Collabora tra gli altri con Paolo Fresu, David Riondino, Giobbe Covatta. Scrive regolarmente per Slow Food, Repubblica, Left, Manifesto e collabora con Smemoranda, Alias, Fooding, l’Università del Gusto di Slow Food, CasArtusi e Cultura gastronomica. Organizza a Roma e Toulouse l’appuntamento annuale Soul Food, incontro su cibo, arte e sostenibilità ambientale.
Attualmente ha realizzato il film “I Villani”che parte dall’assunto che la cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Daniele De Michele, in arte Don Pasta, ha condotto una lunga ricerca per documentarla, valorizzarla e contribuire al suo salvataggio.
Comunicato Stampa