C’erano anche giovani militari del Codroipese tra gli ufficiali e i soldati italiani che furono deportati nei campi di concentramento nazisti in Germania e Polonia, dopo l’8 settembre 1943. A portarne alla luce i nomi e a contestualizzare nella realtà locale la loro vicenda umana sarà la nuova sezione di “600.000 No a Hitler e all’alleato Mussolini”, la mostra storico-documentaria sugli Internati Militari Italiani (IMI) che farà tappa a Codroipo in occasione del Giorno della Memoria. La rassegna sarà inaugurata sabato 21 gennaio, alle ore 11.00, nella sala espositiva di Banca Ter, (ingresso da piazza Giardini). Accanto al troncone principale della mostra, sarà esibita in appendice una parte del materiale documentale e di memoria che la sezione ANPI “Vincenzo Pramparo” del Codroipese va raccogliendo, nell’ambito di un progetto che vede impegnata l’ANPI provinciale su tutto il territorio. Durante il vernissage, inoltre, sarà presentato in anteprima il quaderno didattico per le scuole dal titolo “Internati Militari Italiani. L’altra Resistenza”, redatto da Rosanna Boratto e Adriano Bertolini.
Quella degli IMI, ormai da alcuni anni, è considerata dagli storici come un’altra forma di Resistenza, una Resistenza senza armi e silenziosa. Nei giorni immediatamente successivi all’armistizio, i nostri militari furono abbandonati a sé stessi. Posti di fronte a scelte ritenute disonorevoli, rifiutarono l’offerta dei tedeschi di continuare la guerra al loro fianco e preferirono la prigionia. Accettarono di subire – senza potersi avvalere della protezione della Convenzione di Ginevra – le inevitabili restrizioni della libertà, gli stenti, la fame la derisione e il marchio di traditori, Il loro fu soprattutto un rifiuto della guerra ed un primo passo verso la presa di coscienza delle responsabilità del Fascismo; per gli ufficiali fu più spesso un rifiuto della Repubblica di Salò di Mussolini, in nome della lealtà alla Corona che era tradizionalmente il riferimento dei ranghi superiori dell’esercito. Questa mostra, dunque, vuole onorare la loro memoria.
LA MOSTRA
Proposta con grande successo nel capoluogo friulano per la prima volta l’anno scorso da ANPI Comitato Provinciale di Udine, l’esposizione “600.000 No a Hitler e all’alleato Mussolini” racconta la vicenda degli IMI attraverso 20 pannelli informativi. La dimensione storica e umana dei prigionieri è delineata in particolare dalle fotografie clandestine scattate, a rischio della vita, dall’ufficiale Vittorio Vialli nel lager in cui egli stesso era detenuto. La sezione dedicata al Codroipese presenta una parte dei documenti e delle testimonianze – raccolti dall’ANPI nelle famiglie e negli archivi dei Comuni – di una ricerca storica ancora in corso.
La mostra potrà essere visitata fino al 29 gennaio, solo nei week-end. Sarà aperta, quindi, sabato 21 e domenica 22 gennaio, e poi venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 gennaio, nei seguenti orari: 9.00-13.00 e 15.00-18.30, L’ingresso è gratuito. Ad accogliere i visitatori ci saranno gli studenti e le studentesse dell’Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “Jacopo Linussio”.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio dei comuni di Codroipo e Udine, e di Università Terza Età “Paolo Naliato”, Arci Udine e Pordenone, ANED – sezione di Udine e Istituto Friulano per la storia del Movimento di Liberazione.
Comunicato Stampa