“Vita col mare” – sette racconti di mare attraverso 33 opere della Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” – Muggia (TS)
Fino a domenica 28 novembre 2021 da martedì a venerdì 17-19; sabato 10-12 e 17-19; domenica e festivi 10-12
Sarà visitabile fino al 28 novembre la mostra “Vita col mare” – sette racconti di mare attraverso opere scelte all’interno della Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste, a cura di Alessandro Del Puppo, inaugurata oggi venerdì 10 settembre e inserita nel programma della 53^ edizione della Barcolana.
Appuntamento che segna l’avvio della collaborazione tra il Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” e la Fondazione CRTrieste per rilanciare gli spazi espositivi e la collezioni del Museo di Muggia e di portare a una più ampia fruizione pubblica il patrimonio artistico della Fondazione.

Il titolo della mostra, che propone una selezione di 33 tra dipinti, disegni, incisioni e sculture provenienti dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste (che ne conta un totale di 478), si rifà all’omonimo romanzo del 1973 di Stelio Mattioni (Trieste, 1921 – 1997) ambientato nella città istroveneta. Il rapporto con il mare viene indagato dall’esposizione mediante un percorso che si snoda attraverso sette sezioni tematiche che raccolgono e rappresentano una testimonianza della migliore produzione artistica triestina tra Otto e Novecento: La geografia, la storia; La città, il golfo; Al largo; Bagnanti; Il litorale; Muggia; Il ritorno a casa.
Gli artisti – Gli artisti esposti sono: Giuseppe Barison, Gianni Brumatti, August Černigoj, Antonio Coceani, Alexander Dzigurski, Ugo Flumiani, Guido Grimani, Guglielmo Grubissa,, Georg Keller, Paolo Klodic de Sabladoski, Mario Lannes, Maria Lupieri, Tranquillo Marangoni, Marcello Mascherini, Argio Orell, Nino Perizi, Dino Predonzani, Edgardo Sambo, Lojze Spacal, Nicola Sponza, Dyalma Stultus e Vito Timmel.
Il percorso – La Mostra si apre evocando la storia e la geografia locale, l’antica cartografia, le figure dei commercianti, il santo protettore. Lo sguardo poi si estende alle vedute della città, con le sue rive solcate di borghesi e di popolani. Si prende poi il largo con le spettacolari vedute marine e di imbarcazioni di Ugo Flumiani, dello stesso Sambo e un piccolo gioiello come la Marina di Alexander Dzigurski. Non mancano naturalmente le rappresentazioni dei bagnanti come i monumentali Nudi al sole, capolavoro di Edgardo Sambo, e la squisita immagine della fanciulla in costume ritratta da Dyalma Stultus. Si prosegue con il litorale e le vedute del porticciolo di Muggia che consentono di riscoprire alcuni autori poco noti del Novecento triestino come Gianni Brumatti, Nicola Sponza, Guglielmo Grubissa e soprattutto Maria Lupieri, figura di donna artista che merita di essere valorizzata. L’ultimo capitolo narra il ritorno a casa. Tre sole opere, ma che permettono di documentare la presenza di un moderno stile di matrice postcubista (Nino Perizi e Lojze Spacal), fino al grande pannello decorativo di Dino Predonzani, vero omaggio al mare, alla natura e alla presenza dell’uomo.
L’allestimento – La scelta delle opere e l’allestimento creato dal curatore Alessandro Del Puppo – che è anche curatore della Collana d’Arte edita dalla Fondazione CRTrieste – con il conservatore del Museo Massimo Premuda, intende riprodurre anche nel percorso espositivo quella che è la vita lungo la costa. La luce naturale presente nel Museo regala giochi di luce e mostra nei quadri lumeggiature e chiaroscuri diversi a seconda delle ore del giorno in cui vengono ammirati. Le opere sono accompagnate da una didascalia in cui sono indicati il nome dell’artista, il titolo e la data dell’opera, il tipo di esecuzione e un codice QR che rimanda direttamente a una scheda di approfondimento e contestualizzazione sul dipinto, presente sul sito web della Fondazione CRTrieste.
Il progetto – Il progetto della mostra risponde all’esigenza, da un lato, di rilanciare gli spazi espositivi del museo muggesano e la Collezione Carà e, dall’altro, di portare a una più ampia fruizione pubblica il prezioso patrimonio artistico della Fondazione CRTrieste. Le opere, di cui una parte sono solitamente esposte in sale e uffici del palazzo di via Cassa di Risparmio, che di norma non prevedono l’accesso del pubblico, trovano infatti una “nuova vita” ed è quasi come se “cambiassero colore” grazie al temporaneo trasloco a Muggia. Tra i quadri esposti anche il bozzetto dell’opera “Mercanti” di Giuseppe Barison collocato nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia in Piazza Unità d’Italia.
Le origini: la Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste – A partire dai primi anni del Novecento la Cassa di Risparmio di Trieste ha avviato un lungimirante processo di acquisizione di opere d’arte nell’ambito di un progetto di sostegno e valorizzazione degli artisti di area locale più rappresentativi. Alla luce delle finalità statutarie, la Fondazione CRTrieste ha deciso di proseguire la valorizzazione di questo importante patrimonio con l’acquisizione, nel 2005, delle opere di maggiore significato artistico e storico della Banca al fine di garantirne il radicamento con il territorio triestino e di impedirne la dispersione conseguente alla fusione della Cassa di Risparmio di Trieste nel Gruppo UniCredit. Negli anni successivi, la Collezione si è arricchita con ulteriori acquisizioni particolarmente significative del Novecento triestino, oltre alla Collezione “Arte e industria” Stock.
Il Museo “Ugo Carà” – L’istituzione del museo nasce in seguito alla donazione alla città di Muggia da parte del Maestro delle proprie opere. L’attività di Ugo Carà (1908-2004) si è indirizzata – oltre che alla scultura, alla pittura e alla grafica – anche al design e all’architettura d’interni. Ne sono testimonianza la partecipazione alle Triennali internazionali delle Arti decorative e industriali di Milano ed alle mostre di arte decorativa italiana a Bruxelles, Berlino, Parigi, Zurigo, Berna, New York, Atene, Buenos Aires e Venezia. Nel 2004 la Fondazione CRTrieste ha sostenuto la realizzazione della struttura per poterle ospitare. L’edificio, di nuova costruzione per un totale di 1350 metri cubi, è stato realizzato in 16 mesi, e ha una superficie utile interna di 315 metri quadrati, con pareti espositive sviluppate per 80 metri lineari e superficie esterna di 400 metri quadrati. Il progetto del Museo d’Arte è stato realizzato dallo studio Starassociati e si articola in tre ambienti con altezze e funzioni diverse: una sala con luce naturale per ospitare la collezione donata dall’artista Ugo Carà, una saletta multimediale con due pareti vetrate per intravedere le mura e uno spazio alto quasi 7 metri per ospitare l’arte contemporanea. Le pareti interne, sistemate attorno ad un nucleo centrale di servizi, sono scorrevoli e permettono la creazione di otto diverse configurazioni, adatte ad ospitare molteplici situazioni espositive, donando così a questa struttura una versatilità non comune.
Informazioni
La mostra resterà aperta fino a domenica 28 novembre 2021 con i seguenti orari:  da martedì a venerdì 17-19; sabato 20-12 e 17-19; domenica e festivi 10-12. In rispetto alla normativa vigente l’accesso sarà vincolato al possesso del Green Pass. Per informazioni e prenotazioni: ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it oppure 040.336340. Ingresso: gratuito.
Dichiarazioni
“L’esposizione realizzata al Museo Ugo Carà è una delle occasioni di ripartenza della vita culturale dopo il difficile periodo vissuto – sono le parole del Presidente della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi – una ripartenza dal mare, elemento essenziale per la vita sia di Trieste che di Muggia. Un’occasione, inoltre, per rendere fruibile al pubblico una selezione delle opere che compongono la Collezione d’Arte della Fondazione”.
“Questa mostra consente di apprezzare una parte della cospicua Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste, presentata per la prima volta negli spazi del Museo Carà. Si tratta di un percorso tra dipinti, sculture, disegni e incisioni che hanno come tema comune la vita col mare. Dalla storia e della geografia peculiare del golfo, si passa alle tante vivide rappresentazioni delle rive triestine, dei pittoreschi porticcioli del litorale e dell’immagine dei bagnanti, per giungere alle spettacolari vedute della navigazione in mare aperto. Ciascuna di queste opere testimonia il legame inscindibile tra la città, i suoi uomini le sue donne e il mare; e rappresenta inoltre uno spaccato significativo dell’attività di tanti importanti autori triestini attivi tra Otto e Novecento” dichiara Alessandro Del Puppo, curatore della Mostra e della Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste.
“Barcolana53 sarà un inno alle nuove rotte – ha dichiarato il presidente della Società velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz – e anche la Fondazione CRTrieste traccia quest’anno una nuova rotta all’interno degli eventi legati alla regata, aprendo il proprio caveau e portando al pubblico opere legate al tema del mare, rendendole disponibili al pubblico. Ringrazio la Fondazione CRTrieste per essere sempre al nostro fianco e per il supporto costante nel coinvolgimento sempre maggiore di persone e luoghi, in pieno spirito barcolano”.

comunicato stampa