La disabilità non è un limite alla possibilità di essere se stessi. È questo il messaggio che Paolo Belluzzo vuole diffondere con il suo libro autobiografico “Sulle mie gambe” che è stato presentato lunedì 4 ottobre alle nella Sala polifunzionale dell’associazione Laluna di San Giovanni, in via Runcis. Quello di Belluzzo è un ritorno alle origini, perchè alla comunità Cjasaluna ha abitato per diversi anni e ne è stato addirittura uno degli utenti fondatori. Il volume – edito da Futura Edizioni, la casa editrice della cooperativa sociale sanvitese – è stato presentato attraverso un’intervista tra l’autore e Francesco Osquino, il presidente de Laluna, in cui si si è toccato il tema del lungo percorso per la conquista del diritto di essere se stessi, attraverso la disabilità e la malattia.
“Paolo – ha raccontato Erika Biasutti, direttrice dell’associazione sangiovannese – è stato tra gli utenti fondatori della comunità Cjasaluna, dove ha abitato per alcuni anni e siamo lieti di riaccoglierlo nelle vesti di scrittore: il suo è un libro importante per approfondire il tema della disabilità e dell’autonomia e per chi cerca la propria strada nella vita”.
Paolo Belluzzo ha 52 anni ed è tetraplegico dalla nascita, si muove con una carrozzina elettrica e comunica con una tavoletta con le lettere dell’alfabeto. “Raccontare la mia esperienza – si legge nell’introduzione al suo libro – , per me è un po’ come rendere conto di qualcosa che ti è stato affidato. A un certo punto ti viene chiesto: hai fatto buon uso della vita che ti è stata concessa? “.
“Nonostante la disabilità – ha spiegato Osquino -, Paolo è riuscito a condurre una vita normale casa, lavoro, amicizie e amori. E come capita a molte altre persone, anche la malattia. Ed è un esempio per tutti noi a volere di più, a non fermarsi, perchè è tutto nei nostri desideri”.
Oggi Belluzzo vive a Morsano al Tagliamento, nella residenza Asp Moro e lavora come redattore nell’ufficio dello studio di comunicazione della cooperativa sociale Futura di San Vito al Tagliamento. Biasutti e Osquino hanno poi aggiunto che davvero si tratta di una storia da cui possiamo trarne importanti insegnamenti e spunti di riflessione: quello che Paolo vuole trasmettere è che è tutto nei nostri desideri, che la forza di volontà, la voglia di camminare sulle nostre gambe, come dice il titolo del libro, non deve mai abbandonarci, nonostante le difficoltà”. Le vendite del libro andranno a favore dei percorsi di inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità di Futura.
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Comunicato stampa