Primo album completo per l’etichetta Edizioni Esibirsi, nata dalla cooperativa Esibirsi di Morsano al Tagliamento e aderente a Confcooperative Pordenone, che con i suoi oltre 4 mila 200 soci – ai quali garantisce un rapido servizio nella gestione delle pratiche burocratiche legate alle esibizioni artistiche – è tra le più grandi d’Italia del settore.

L’album è “Breviario di teologia dadaista” del cantautore Porfirio Rubirosa, socio della cooperativa e che per questo suo lavoro ha fatto una scelta in controtendenza, visto che è stato editato in forma completa solamente in edizione fisica, con 500 copie in cd (edizioni da parte di Esibirsi insieme a Isola Tobia Label).

Invece per il lancio dei singoli estratti dall’album ci si affida alle piattaforme digitali ed è qui che l’11 novembre sarà pubblicato il nuovo estratto “A tua immagine e somiglianza”, realizzato da Rubirosa in collaborazione con il rapper Herman Medrano, che è anche coautore del brano. La première del videoclip della canzone – curato dall’artista visuale napoletano Dagon Lorai – è prevista, per lo stesso giorno alle 11, sul canale YouTube del cantautore veneto. La ricorrenza del numero 11 non è casuale poiché, in termini esoterici, simboleggia il radicale cambiamento associato a una grande forza.

LA CANZONE
Il singolo “A tua immagine e somiglianza”, estratto dall’album è una vera e propria piccola opera rock/rap della durata di quasi otto minuti che può essere inoltre definita una suite. Il brano è infatti suddiviso in tre parti: la prima è ispirata alla psichedelia anni Settanta, la seconda al pop elettronico anni Ottanta, e l’ultima al rap anni Novanta del secolo scorso. La canzone esplora le ragioni che hanno condotto l’essere umano a sostituire la religione dello spirito con quella odierna e attualissima del corpo, in una pericolosa e arida deriva epicurea, con tutte le conseguenze che questo può comportare. Musica e parole ripercorrono l’evoluzione della società, sfociando in un rap di 11 terzine, che attraverso la voce di Herman Medrano conducono verso il ‘finale-omaggio’ a Giorgio Gaber e alla sua “Io se fossi Dio”. Porfirio Rubirosa prosegue quindi con questo pezzo il percorso di analisi della società contemporanea attraverso la sua consueta cifra stilistica e, più in generale, uno sguardo personale sulla società. L’artista veneto è accompagnato, ancora una volta, dalla sua storica band: Il Drugo Arcureo al basso, Pastafarian Andyman alla chitarra, IndiAnanas Jones alle percussioni e KrugerPritz alla performing art.

L’ARTISTA
Porfirio Rubirosa si autodefinisce “capo dei dadaisti”. Le sue canzoni non sono mai quello che sembrano all’apparenza, e la sorpresa è sempre dietro l’angolo. I brani sono infatti ricchi di riferimenti culturali, da Derrida a Deleuze, da Lakan a Zizek, a Fisher, spesso celati sotto un linguaggio perfino irriverente. Filo conduttore della sua produzione musicale è la perdita dell’individualità con le pericolose derive che
comporta e le conseguenze del consumismo contemporaneo. Non manca inoltre un forte riferimento ai temi ambientali e della sostenibilità. Le sue esibizioni mischiano canzone d’autore, monologhi teatrali e performance artistiche situazioniste. Quattro i suoi album pubblicati (usciti tra il 2005 ed il 2020), l’ultimo dei quali è il concept album Breviario di teologia dadaista, che rivisita proprio in chiave dadaista la Bibbia. Nel 2021 interpreta il brano “Spendi Spandi Effendi” di Rino Gaetano per l’album tributo “Ad esempio a noi piace Rino”, realizzato dal collettivo Isola Tobia Atypical Club per Isola Tobia Label e vincitore della Targa Tenco come miglior album collettivo a progetto.

Riferimenti artista:
Facebook: www.facebook.com/porfiriorubirosaofficial Instagram: www.instagram.com/ilcapodeidadaisti YouTube: www.youtube.com/porfi60mdt
Sito Web: www.porfiriorubirosa.it
Patreon: www.patreon.com/porfiriorubirosaofficial

Comunicato stampa