TRIESTEIn quale modo i compositori di oggi traggono ispirazione dal passato? L’artista Luisa Sello, eclettica e innovativa, flautista quotata sulla scena internazionale con attività solistica in Europa, Estremo Oriente, Stati Uniti e Sud America, ci guiderà in un originalissimo escursus musicale per scoprire come I grandi del passato possono ispirare, suggestionare, emozionare I compositori del nostro tempo. “Il futuro anteriore”, in programma mercoledì 21 novembre alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12), è proposto in collaborazione con il Festival Trieste Prima, in sinergia con la Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Tartini. Luisa Sello, impegnata per l’occasione al flauto ed elettronica, partirà con un focus dedicato a Sugiyama: la ricerca si concentra sulle istanze dell’espressività, della gestualità e della teatralità che emergono, in modo personale, dall’interprete a cui Bianco II è dedicato ossia la stessa Luisa Sello, protagonista della serata. La tradizione oramai consolidata, dopo la lezione John Cage, che testimonia come ogni suono possa essere musica, emerge dalle trame di Chrisalis II, ove Cristina Calderoni avvolge il suono tradizionale del flauto nella materia grezza del “rumore”, ovverosia i “suoni meno nobili” del flauto, quali, ad esempio, l’articolazione delle chiavi e i soffi. Il passato può emergere nelle sembianze di uno spettro, sembra suggerire la Canzonetta di Aldo Clementi, ed effettivamente le sovrapposizioni della melodia immaginata dal compositore siciliano risuonano ossessive, rimembrando la dimensione di uno dei topoi più rappresentativi del contrappunto classico, il canone. Il messicano Galindo Guillermo immerge la propria musica nell’antichità del Sol levante, ispirandosi ad una delle forme classiche della poesia giapponese, e costruendo Haiku II su aspetti compositivi che vedono il proprio fulcro nell’essenza dei componimenti nipponici: la semplicità. L’alchimia medievale è invece il perno su cui ruota gran parte della produzione musicale dell’ultimo Coral: nel caso di Esorcismo del serpente marino, l’unione alchemica di Testa e Coda del Serpente vive di suggestioni novecentesche; il brano si rifà infatti ad un disegno di Alfred Kubin. Rainer Bischof è ispirato dagli echi della “seconda scuola di Vienna” schönbergiana, mentre, all’estremo opposto, Buleria di Tadini si rifà alla tradizione del flamenco, indagandone gli archetipi più nascosti. Ingresso libero previa prenotazione. Info 040.6724911 www.conservatorio.trieste.it.

Luisa Sello è spesso ospite di orchestre quali i Wiener Symphoniker, la Salzburger Kammerorchester, la Miami Great Symphony Orchestra, I Virtuosi Italiani. “Un’artista unica, una musicista dall’eccezionale versatilità e dal carisma ammaliante, che riesce ad arrivare dentro l’anima di chi la ascolta, lasciando un’emozione difficile da dimenticare”. (Altromolise, Il Mattino di Bolzano, ABC Madrid, General Anzeiger Bonn, Messaggero Veneto). Il suo repertorio abbraccia diverse epoche e forme d’arte, in un percorso da lei ideato come esecutrice, autrice e regista, riscontrando consensi unanimi per “classe, eleganza, presenza, talento, emozione”. Ha lavorato con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti ed ha suonato accanto ad Alirio Diaz, Trevor Pinnock, Edgar Guggeis, il Nuovo Quartetto Italiano, lo Jess Trio Wien. Ambasciatrice della musica italiana nel mondo, è tra gli artisti sostenuti dai Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività Culturali. Ideatrice di spettacoli estremamente originali e nuovi, propone repertori classici e programmi riscoperti dal gesto, in un personale percorso aperto a diverse forme d’arte, e da lei generato come interprete musicale, autrice di testi e regista. Docente al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e Professore ospite all’Università di Vienna e di Graz, viene regolarmente invitata presso Istituzioni Accademiche in Giappone, Cina, Argentina, USA, Russia, Austria, Germania, Spagna, Estonia. Laureata in Lingue per la Comunicazione Internazionale ed in Letterature Moderne, ha pubblicato saggi comparativi tra letteratura e musica ed ha vinto diversi premi letterari di poesia. Incide per Stradivarius, una delle eccellenze discografiche europee, e per la Beijjing Honhchen Millennium & Art (Cina). Ha studiato a Parigi con Raymond Guiot, primo flauto dell’Opéra, ed è stata una delle allieve predilette di Severino Gazzelloni che di lei ha scritto “… qualità di primissimo ordine: tecnica e suono di ottimo livello, unite ad una magnifica sensibilità interpretativa”. Dopo il successo del Pierrot Solaire vincitore del premio Speciale Start Cup 2008, e Canto per la vita commissionato per il Premio Unesco 2008, sta ora lavorando sui progetti Bach, musica eterna e Quadri di colore.

Comunicato Stampa