La musica da sempre accompagna il palinsesto di Pordenone ArtandFood, il Festival della Qualità del Friuli Occidentale promosso da ConCentro e dal Comune di Pordenone con la Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG. Un linguaggio universale che si richiama agli echi più profondi dell’umanità, come del resto il cibo e la necessità di vivere in comunità, temi inscindibili dal rapporto con la natura, intesa come ambiente, risorsa naturale, paesaggio.
Di questo humus si nutre lo spettacolo “Il Cellina e altre acque”, un concerto in parole e musica che il violoncellista Riccardo Pes ha ideato per il suo “Blanc European Festival” e che sarà ora rimesso in scena per Pordenone ArtandFood nel Cortile del PAFF-Museo del Fumetto di Pordenone, a Parco Galvani, sabato 14 ottobre alle 17.30 (con ingresso libero fino a esaurimento posti).
Con Riccardo Pes saranno sul palco Giulia Pes, voce recitante, Ermes Ghirardini alle percussioni e il Quartetto di Violoncelli formato da Francesca Favit, Cristina Nadal, Jana Kulichova e Paolo Carraro.
Punto di partenza di questa sorta di “suite” dedicata ai temi dell’acqua, le suggestioni della Valcellina e l’idea di una natura forte, dura, a volte anche ostile, come quella di quest’area così particolare, anche dal punto di vista geologico, dove l’uomo ha faticato per imbrigliare terre e acque, penetrando nel ventre della terra e modificandone il paesaggio.
Ma il periplo delle acque scelte per il programma è ben più ampio, spaziando tra mari e fiumi, panorami e paesaggi del nord e del sud: la tavolozza genovese di Fabrizio De Andrè in “Crêuza de mä” si mescola alle note di Giovanni Sollima, maestro compositore e violoncellista siciliano che scrive di terra e acqua, di vita e di naufragi, mentre la giovane compositrice Marianna Acito (anche lei donna del sud, ormai stabilmente “adottata” dal Friuli) propone il quartetto “A reminder of the sea” ispirato ai temi della “Tempesta” di Shakespeare, che da un inizio idilliaco nel mare delle Eolie trascolora repentinamente, attraverso la burrasca, in un finale drammatico. Il “Cellina Work” di Riccardo Pes, lavoro scritto nel 2014 con il sottotitolo “soundtrack for a river” richiama in questa originale “colonna sonora” i vari suoni della vallata, quelli della natura e quelli dell’opera umana, intrecciandosi con letture da cronache dell’epoca in cui gli ingegneri più visionari agli albori del XX Secolo, quello del trionfo della scienza e della tecnica, avevano messo le ali ai piedi a progetti come la costruzione delle prime centrali idroelettriche del territorio (quelle di Malnisio, di Giais e della montagna pordenonese), della diga di Barcis e dell’ardita strada della Valcellina. Un ambiente naturale che oggi sembra in parte volersi riprendere a forza i propri spazi, mentre l’uomo cerca la via per una nuova convivenza più consapevole.
Info sul programma del festival attraverso il sito web: www.pordenonewithlove.it e le pagine Facebook e Instagram @pordenoneartandfood
Comunicato Stampa