Il 29 giugno ore 19.30 in Corso Roma – Torre Orientale il CRAF e Folkest pruomuoveranno assieme per la prima volta due ore di intrattenimento musicale con LUNE TROUBLANTE.

Novità di quest’anno per Folkest, e grazie al direttore Luca Giuliani, è la collaborazione con il CRAF, la più importante realtà regionale nel campo della fotografia come testimonia la presenza musicale di Folkest alle giornate delle premiazioni spilimberghesi del CRAF il 29 giugno, dove saranno presenti numerosi fotografi che potranno riprendere gli eventi musicali da diverse angolature. Il CRAF «è lieto di annunciare la collaborazione con Folkest – ha dichiarato Luca Giuliani del CRAF – in occasione dell’apertura della 33esima edizione del Festival Friuli Venezia Giulia Fotografia. Abbiamo scelto di aprire la nostra rassegna alle contaminazioni musicali di un festival storico almeno quanto il nostro Centro. Uniamo sinergicamente le forze per dare alla città di Spilimbergo nuove opportunità culturali e turistiche». Il 29 giugno ore 19.30 in Corso Roma – Torre Orientale il CRAF e Folkest pruomuoveranno assieme per la prima volta due ore di intrattenimento musicale con LUNE TROUBLANTE. «L’appuntamento si intitola Swing ‘n Dream ed è ispirato al tema della mostra “Mapa de suenos latinoamericanos” che il CRAF ospita a Palazzo Tadea dal 29 giugno al 18 agosto – sottolinea – si tratta del progetto fotografico di Martìn Weber, artista argentino, cui consegneremo il prestigioso International Award of Photography». Musica e fotografia rappresentano assieme al mosaico i fiori all’occhiello della città di Spilimbergo sui quali l’amministrazione dimostra particolare attenzione: «Questa prima collaborazione tra CRAF e Folkest è particolarmente importante – commenta il presidente del CRAF e sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli – significa valorizzare il nostro patrimonio culturale attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze diverse».

Lune Troublante è un trio o quartetto di musica jazz/swing o jazz/manouche composto da musicisti provenienti da svariate realtà musicali, accomunati dalla passione musicale per lo swing francese degli anni ’40. Il trio o quartetto si fonda sui classici della tradizione Gypsy-Jazz, genere musicale nato negli anni ’40 a Parigi per mano del chitarrista zingaro Django Reinhardt e del violinista Stephan Grappelli nel gruppo Quintette du Hot Club de France, che insieme unirono il jazz-swing americano con la musica popolare francese. La musica quindi è sanguigna e complessa, ricca di ritmo e virtuosismi improvvisativi. Ed il repertorio dei Lune Troublante spazia libero attraverso i classici del jazz/manouche (le composizioni di Django Reinhardt, i valzer/mousette francesi dell’epoca) e gli standard del jazz americano (Duke Ellington, Gershwin, Porter ecc). Lo spettacolo vuole essere un omaggio in musica al formidabile chitarrista Django Reinhardt, ripercorrendo la sua storia anche con l’aiuto di brevi aneddoti e racconti che contestualizzano in un momento storico particolare le sue composizioni. Negli anni i Lune Troublante hanno sviluppato anche un repertorio originale che fonde la tradizione gypsy con un’elaborazione più moderna dalla grande varietà ritmica, melodica e con testi in italiano. Il gruppo si contraddistingue inoltre per l’utilizzo di strumenti simili per fattura e tipologia agli strumenti originali dell’epoca, in particolare alle strepitose chitarre Selmer/Maccaferri.

Comunicato stampa