Una fitta trama di avvenimenti che prende l’avvio nel corso della Grande Guerra, tra i combattimenti sul Carso e la disfatta di Caporetto, per proseguire negli anni bui del nazifascismo e della Seconda Guerra Mondiale e giungere, poi, alle contestazioni giovanili del maggio 1968. Nel suo secondo romanzo intitolato “Il segnalibro” (Gaspari Editore), Giuseppe Mariuz compone una grande saga familiare, che si dipana lungo il Novecento. Proprio le vicende che legano i suoi personaggi – tre generazioni di uomini e donne, tra il Friuli, la Baviera e Parigi – saranno raccontate dall’autore, durante l’incontro che si svolgerà mercoledì 17 novembre, alle ore 18.30, nell’ex caserma “Osoppo” di via Brigata Re, a Udine. L’appuntamento, organizzato dall’Anpi con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, sarà introdotto da Antonella Lestani, presidente della sezione Anpi “Città di Udine” Con Giuseppe Mariuz dialogherà Nadia Mazzer, componente dell’Anpi provinciale udinese.
Per partecipare alla serata è necessario essere in possesso del Green Pass. Il numero dei posti in sala è limitato, perciò occorre confermare la propria presenza telefonando allo 0432.504813 o mandando una e-mail ad anpiudine@gmail.com.

SINOSSI DEL LIBRO
Rico Quarin è un contadino friulano di Savorgnano chiamato a combattere sul Carso nella Grande guerra. Catturato durante la ritirata di Caporetto, sopporta in prigionia condizioni durissime finché non viene inviato a lavorare in Baviera presso la fattoria dei Maier, famiglia di cattolici osservanti che gli riserva un trattamento umano. Qui nasce un delicato e sofferto sentimento tra il prigioniero Rico e Loremarie, la giovane sposa di Gerhard Maier che si trova al fronte e dopo qualche tempo rientra in famiglia per una breve licenza.
La fine del conflitto allontana Rico da Loremarie, che nel Diciannove dà alla luce un figlio, Erich. Costui cresce sotto l’influsso del nazismo, nonostante manifesti più propensione per la musica che per le armi. Scoppiata la guerra, Erich viene inviato con la Wehrmacht a Parigi nella Francia occupata e là si innamora di Ginette, ignorando che fa parte della Resistenza. Dopo l’8 settembre 1943, viene trasferito a Casarsa nell’Adriatisches Küstenland, dove conosce la famiglia dei Quarin; successivamente deve compiere operazioni militari di rastrellamento contro i partigiani, nelle cui file combatte Carlo, figlio di Rico.
Lo studente Gian Giacomo Quarin, figlio di Carlo, che si trova a Parigi durante le manifestazioni nel maggio del Sessantotto, incontra casualmente e intesse una conversazione con Géraldine, figlia di Erich e Ginette, che gli presenterà i suoi familiari fra cui la nonna Loremarie, la quale rivelerà al giovane italiano il suo segreto.

NOTE BIOGRAFICHE
Giuseppe Mariuz (Valvasone, 1946), giornalista e già docente, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di storia contemporanea (alcune con l’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione), diverse biografie (fra cui tre libri su Pier Paolo Pasolini e uno sul partigiano Giuseppe Del Mei “Pantera”), programmi e documentari radiotelevisivi, quattro raccolte di poesie, vari racconti. “Il segnalibro” è il suo secondo romanzo dopo “Sangue tra le primule” (Gaspari, 2017).

Comunicato Stampa