La terza settimana di giugno di Folkest prende l’avvio il 18 giugno a Gorizia al Giardino di Palazzo De Grazia (ore 21.00) con un concerto della messicana Maria Moctezuma, una delle figure più rappresentative della scena musicale messicana attuale. Il 20 giugno ci si sposta a Stevenà di Caneva, al Parco di Villa Frova, con i Grass Root Ties, un progetto musicale fra USA, Inghilterra e Germania. Al Parco di Sant’Osvaldo Comunità Nove a Sant’Osvaldo a Udine tornano i Capitano tutte a noi. Il 21 giugno ci si sposta a Vigna di Castelnovo del Friuli sul sagrato della Chiesa di San Nicolò con una replica (20:45) dei Grass Root Ties; e ad Artegna, al Colle di San Martino (ore 20.45), con gli italiani Luarte Project, secondi classificati al Premio Alberto Cesa 2023. Sabato 22 giugno in programma i Grama Tera dal Piemonte a Prato Carnico (ore 20.45) in Piazzetta della Fontana. Domenica 23 giugno sarà quindi la volta di Tramonti di Sopra, nell’Area Picnic di via Pradis (ore 17,30), con un concerto di Radoslav Lorković & Charlie Cinelli, una band fra Croazia USA e Italia.

Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato da Folkgiornale e grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.

Maria Moctezunma (Messico)
Cantautrice originaria di Tabasco, ma residente a Mérida (MX). Polistrumentista, attivista, con quattro album in attivo sul mercato, Maria Moctezuma è una delle figure più rappresentative della scena musicale messicana attuale, grazie alla fusione tra passato e presente della sua musica, attraverso ritmi, strumenti nativi tradizionali messicani e preispanici, creando ambienti senza tempo decifrabili per tutti.
Nel suo spettacolo con loop station, oltre alla chitarra, accompagna le sue canzoni con diversi strumenti musicali come il flauto di Pan, ocarine di argilla (giaguaro, suoni di uccelli), lumaca, percussioni di semi e fisarmonica (strumenti ed elementi della cultura ancestrale), che si mescolano con la bossanova, la cumbia, lo jarana fino al rock, alla polka o al reggae.

Grass Root Ties (Usa/GB/Germania)
Quattro veterani della scena musicale acustica europea su chitarre acustiche e resofoniche, mandolino, violino, bouzouki irlandese e contrabbasso, i Grass Root Ties propongono brani bluegrass standard, ballate lente e canzoni gospel, melodie violinistiche e brani strumentali, dal country blues del delta del Mississippi sulla chitarra resofonica in acciaio, alle canzoni western swing e brani dal repertorio di Bob Wills e altri grandi, standard degli swing dagli anni Venti fino agli anni Quaranta.
Arrangiamenti bluegrass e country acustici degli anni Cinquanta e Settanta, da Bob Dylan a Crosby, Stills e Nash, The Band, The Byrds, Little Feat, Hank Williams, The Eagles, Johnny Cash, Creedence Clearwater Revival… oltre alle nuove frontiere del newgrass. Formazione: Paul Stowe (USA): chitarra Acustica e resofonica, armonica a bocca e voce; Trevor Morris (GB) mandolino, bouzouki irlandese, chitarra e voce; Thomas Kärner (Germania) contrabbasso, mandolino, dobro, voce.

Capitano tutte a noi
Capitano tutte a noi, gruppo musicale nato undici anni fa a Pordenone, composto da beneficiari dei servizi, operatori e amici della musica. Due le tappe previste: il 9 giugno alle 18 alla Fattoria didattico-sociale Cantina Tavagnacco di Cividale del Friuli per “Aspettando Folkest”; il 20 giugno alle 20 alla Comunità Nove di Udine all’interno del Parco di Sant’Osvaldo, per un evento speciale che coniuga il cartellone di Folkest con quello delle “Feste d’Estate” al Parco e gli eventi di celebrazione per i 100 anni dalla nascita di Franco Basaglia.
Quello tra Folkest e Itaca è un cammino comune iniziato nel lontano 2001, grazie al quale sono stati creati molteplici momenti di riflessione e sensibilizzazione sui temi della salute mentale, che negli ultimi anni hanno coinvolto il progetto-laboratorio Capitano tutte a noi di Itaca, in cui gli elementi principali sono la forza dell’essere gruppo e la condivisione di una passione comune, la musica. Una collaborazione consolidata, iniziata all’interno di un progetto per coniugare musica e diritti con una riflessione aperta sui temi del sociale, all’insegna di un impegno condiviso in un’ottica di sensibilizzazione rivolta all’accoglienza delle persone, al rispetto di tutte le individualità, alla salvaguardia del diritto di cittadinanza, sinonimo anche di potenziamento dell’autonomia e valorizzazione di tutte le abilità. Un impegno co-costruito negli anni, per condividere un cammino e un progetto volto a promuovere il lavoro di rete, incontri e relazioni, sostenere diritti e valori come la vicinanza, l’aiuto reciproco al di là di ogni confine etnico, stigmatico, religioso, fisico, sociale, di genere, culturale o di qualsiasi altro tipo. Perché è solo partendo da questi principi che è possibile migliorare la qualità della vita delle persone. Nel corso del 2022, l’etichetta FolkestDischi ha pubblicato il CD omonimo Capitano tutte a noi, prodotto da Cooperativa Itaca e Associazione Culturale Folkgiornale, che verrà riproposto nel corso degli eventi di Cividale e Udine insieme a nuovi brani. Nel loro cd i CTAN firmano cinque tracce proprie, dando voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le canzoni che componiamo sono un po’ la nostra biografia, per raccontarci e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”. “Cantare e suonare assieme fa stare bene: la musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per superare le barriere, non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”. “Ci piace l’idea di superare i tabù integrando nel gruppo anche persone con storie e approcci alla musica differenti, in modo da arricchire il sound e la vita stessa della band”.

Luarte Project (Italia)
Un concerto di world fusion e musiche originali, nato dalla passione per i suoni ed i ritmi del mondo. L’apertura al dialogo artistico e all’incontro multiculturale sono ingredienti fondamentali per una ricerca varia e accurata del repertorio della band. Dal canzoniere del mondo alla canzone d’autore originale espressa in lingue come il portoghese, l’inglese, lo spagnolo, il capoverdiano e il dialetto salentino.
Luarte Project è un progetto di musicisti cosmopoliti che suonano per un pubblico che ascolta, balla e si commuove.
Formazione: Chiara Pellegrini: voce, percussioni, flauto traverso e chitarra; Andrea Musio: chitarra 7 corde, oboe, charango, voce e percussioni; Joaquin Cornejo: sax tenore e soprano, clarinetto, pianoforte, voce e percussioni.

Grama Tera (Piemonte)
Dall’incontro fra Ricky Avataneo, cantautore, cantastorie e studioso del folk piemontese e Umberto Poli bluesman, chitarrista, membro fondatore de Lastanzadigreta, targa Tenco 2017 per la miglior opera prima), è nato il progetto Grama Tera con un repertorio del gruppo è equamente diviso fra antiche ballate tradizionali e canzoni d’autore con testi sono prevalentemente in piemontese e talvolta in italiano in una variegata ibridazione di generi, passando dai bricchi del Monferrato alle montagne della Valsusa, dalle piole di Torino ai juke joints del Mississipi, dalle risaie del vercellese alle paludi della Louisiana. Formazione: Ricky Avataneo: voce e chitarra; Umberto Poli: strumenti a plettro, armonica.

Radoslav Lorković & Charlie Cinelli (Croazia/Usa/Italia)
Radoslav Lorković è un musicista folk e blues croato di formazione classica, noto in particolare per il suo talento al pianoforte e alla fisarmonica.Ha al proprio attivo vari dischi, oltre a significative incisioni con Odetta, Asleep at the Wheel, Jimmy LaFave, Shawn Mullins, Greg Brown, Richard Shindell, Ellis Paul, Susan Werner, Ronny Cox, Dave Moore, Andy White, Bo Ramsey e Ramsay Midwood.
I suoi innumerevoli anni di carriera come musicista lo hanno portato in giro per il mondo, dai castelli italiani alla Carnegie Hall. Charlie Cinelli studia contrabasso col maestro Ricciuti presso il conservatorio di Brescia, interrompendo però al terzo anno per unirsi al gruppo di Iva Zanicchi come corista, saxsofonista e chitarrista. Suona poi con il gruppo Novecento, in Scandinavia e Spagna con orchestra da ballo, per trasferirsi poi a Londra nel 1985 e prendere parte da allora in svariate formazioni tra le quali: Shalako, Martin Weightman, Tim Abbott, Ben Hennessy, Martin Taylor, Groff Brown. Formazione: Radoslav Lorković: fisarmonica, pianoforte e voce; Charlie Cinelli: contrabbasso e voce.

Comunicato stampa