ATLANTE DELLE FRONTIERE
GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE, A PORDENONE
IL NOTO ANTROPOLOGO MARCO AIME
PRESENTA IL LIBRO CHE, IN UN MOMENTO SEGNATO DA GUERRE, ISTANZE SEPARATISTE E MIGRAZIONI, AIUTA A CAPIRE LE SFIDE NASCOSTE DIETRO LE “LINEE” CHE DIVIDONO O UNISCONO I POPOLI
ALLE 18, IN BIBLIOTECA, CON INGRESSO LIBERO, SU INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE THESIS DI PORDENONE

Ci sono frontiere visibili e altre invisibili, alcune imposte dalla conformazione del territorio e altre decise a tavolino con carta e penna, senza contare quelle economiche o culturali che quasi mai seguono quelle che definiscono i contorni delle nazioni. In un momento storico segnato da guerre, istanze separatiste e migrazioni, il libro “Atlante delle frontiere”, di Bruno Tertrais e Delphine Papin, aiuta a capire le sfide nascoste dietro queste linee che dividono o uniscono i popoli: sarà presentato giovedì 29 novembre, alle 18, nella biblioteca di Pordenone, con ingresso libero, su iniziativa dell’associazione Thesis in collaborazione con la stessa biblioteca e il Comune di Pordenone
Ne parlerà Marco Aime, uno dei maggiori e più influenti antropologi italiani, scrittore, editorialista, saggista, docente all’Università di Genova, che ha tradotto il libro, dialogando con Cristiano Riva, docente di storia e geografia e raffinato esperto di geopolitica
Migranti, Brexit, conflitti ai confini della Russia e in Medio Oriente, tensioni in Asia, un muro tra il Messico e gli Stati Uniti: le frontiere non sono mai state così attuali.
Se ci si attenesse alla definizione del vocabolario, sarebbè semplice definire un concetto la cui sola esistenza ha creato infiniti dibattiti e guerre, ma la realtà è molto più complicata.
Esistono 323 frontiere terrestri su circa 250.000 km. Aggiungendo le frontiere marittime, delimitate o meno, si arriva a un totale di circa 750 frontiere tra Stati. Alcune si attraversano facilmente, altre sono invalicabili, alcune sono visibili, altre invisibili (aeree, astronomiche). Ma esistono anche frontiere immaginarie o arbitrarie: politiche, economiche, culturali (lingua, religione, civiltà) che quasi mai coincidono con le frontiere internazionali.
Quali sono le frontiere esterne dell’Europa: quelle dello spazio Schengen, quelle dell’Unione Europea o quelle dell’Europa in quanto idea o concetto? Le tre non si sovrappongono. Si possono tracciare linee di separazione tra grandi aree culturali? Dove comincia l’Asia? Qual è la frontiera più militarizzata? Qual è il muro di difesa più lungo? E il reticolato più alto? Come si determinano le frontiere aeree? Ci sono ancora “zone bianche”, le terrae nullius che non appartengono a nessuno? Il cambiamento climatico può modificare certe frontiere esistenti? Le frontiere favoriscono la pace o sono foriere di guerre?Questo Atlante, con più di 40 cartine e infografiche originali, racconta il mondo attraverso il prisma delle frontiere.

Info: Thesis, 0434 26236, www.dedicafestival.it

comunicato stampa