I Festival italiani ed europei sono generatori di ricchezza sui territori
Il turismo passa attraverso i festival come Mittelfest
I festival generano attrattività turistica e ricchezza economica. È questo il messaggio condiviso che è emerso in modo netto a Cividale che oggi si è trasformata in capitale dei Festival europei grazie all’evento di “FestivalFinder.eu (a)Live Now”, realizzato dall’ EFA (European Festivals Association), in collaborazione con Italiafestival (l’associazione multidisciplinare che dal 1987 è formata da alcuni tra i più prestigiosi festival italiani), Mittelfest e il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone.
Trentacinque delegazioni da altrettanti paesi e festival europei erano presenti a Cividale per discutere insieme di come gli eventi culturali siano generatori di valore economico per i territori.
Come ha sottolineato il presidente di Mittelfest Roberto Corciulo, “Cividale oggi accoglie i Festival d’Europa in un momento storico importante, ancora fortemente segnato dalla pandemia: in questo scenario, i festival non sono solo luoghi che aggregano le persone in modo sicuro ed emozionale, spazi di crescita e di riflessione sull’arte, sulla cultura e sull’umanità, ma sono soprattutto catalizzatori di risorse economiche, di lavoratori qualificati e di valorizzazione turistica dei territori in cui si svolgono.”
Ogni euro speso dal fruitore di festival genera 1,7 euro di beni intermedi e 2,4 euro di valore aggiunto: sono i numeri che Carlo Fontana, Presidente di Agis (Associaizione generale italiana dello Spettacolo), ha illustrato nel suo discorso, portando i risultati di una ricerca condotta da Agis con lo Iulm.
“La ricchezza economica generata dai festival spesso viene trascurata o comunque non analizzata nella giusta ottica – ha sottolineato Fontana – quando, invece, la produzione culturale genera interesse, presenza turistica, affluenza e, quindi, ricchezza. Quello che è importante per il futuro è favorire un ricambio di pubblico e, allo stesso tempo, di linguaggi. La pandemia ha generato nuove modalità di fruizione dello spettacolo che non vanno trascurate: spettacolo e cinema dal vivo non possono essere sostituiti ma bisogna tener conto del ruolo dello streaming e delle nuove tecnologie per creare nuovi linguaggi teatrali fruibili in più modi. La partita del post Covid – ha concluso – la giochiamo appieno solo se sapremo investire nella formazione di un nuovo pubblico e, di conseguenza, anche degli operatori settore”.
Anche la Regione Fvg ha portato al tavolo del dibattito i numeri della ricerca commissionata dalla Direzione Cultura e Sport e da Promoturismo sui principali eventi culturali della regione: per ogni euro pubblico investito rientrano nelle casse regionali da 3 a 9 euro di gettito.
“Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di eventi come Mittelfest – ha commentato l’Assessore regionale alle attività produttive e al turismo Sergio Emidio Bini – in un’estate come questa, in cui i numeri del turismo regionale fanno segnare picchi sbalorditivi, un festival come Mittelfest regala alla nostra Regione una rinnovata centralità internazionale che contribuisce ad accrescere l’attrattività turistica complessiva”.
L’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli ha portato sul palco di Cividale il saluto del presidente Massimiliano Fedriga e la posizione del Ministro al turismo Massimo Garavaglia che non ha potuto raggiungere l’incontro di Cividale e che sostiene che gli eventi culturali e l’utilizzo mirato del patrimonio culturale rappresentino “punti di pil”.
comunicato stampa