In tempi di pandemia il pensiero che sta dietro alla situazione narrativa del Decameron – quello dell’arte come fuga, conforto, rifugio – è tornato improvvisamente attuale. Sul web e non solo, nei mesi passati sono fioriti pensieri e suggestioni sul potere del racconto e sulla capacità dell’arte in generale di regalare spazi di pensiero e di sollievo. Il progetto DECAMERON MIELA nasce dalla stessa necessità ma anche dall’esigenza di riflettere sui tempi incerti e sospesi che stiamo vivendo.

Da dal 5 al 20 settembre e poi in altre giornate nel corso della stagione, prenderemo così come guida e pretesto il capolavoro del Boccaccio per proporre alcune giornate di cinema, musica e teatro, unite a momenti di dibattito e di riflessione (momenti quanto mai necessari, visto che assistiamo alla voglia e ai tentativi di tornare ad un ‘prima’ pandemia, mentre pare piuttosto evidente che viviamo in una specie di interregno di cui nessuno sa prevedere la durata e gli effetti sul nostro modo di vivere).
Parleremo con filosofi e scrittori come Pier Aldo Rovatti e Paolo Rumiz, vedremo la sontuosa versione cinematografica del Decameron dei Fratelli Taviani, ascolteremo le novelle del Boccaccio ma anche musiche di ogni genere (dalle potenti commistioni di Cesare Basile e i Camminanti, alle personalissime novelle musicali di Giovanni Truppi fino alla musica contemporanea unita ai profetici racconti di pandemia di Mary Shelley).
Insomma, imitando i dieci giovani della Firenze del Trecento ci ritroveremo al Miela, luogo sicuro (forse sicurissimo, viste le stringenti norme cui sono sottoposti i teatri rispetto ad altri luoghi) a ‘raccontare storie’ di ogni genere in attesa che i tempi migliorino. https://www.miela.it/category/spettacoli/

 

 

 

sabato 5 settembre ore 21.30

 

GIOVANNI TRUPPI  solo piano

Un menestrello, un “trovadore” medievale? In viaggio su un camper con il suo pianoforte smontabile è  partito da Ventimiglia e arriverà a Trieste. Un musicista dallo stile personalissimo, l’ artista perfetto per aprire “Decameron Miela”

 

venerdì 11 settembre ore 21.30

CESARE BASILE & Caminanti –CUMMEDDIA

Cesare Basile  è tra i più autorevoli e innovativi cantautori italiani degli ultimi decenni.  Il geniale musicista è tornato sulle scene con l’album “Cummeddia” che in siciliano in siciliano vuole dire cometa o aquilone. Il passaggio di una cometa è segno infausto, presagio di sventure pubbliche, monito divino, annuncio di peste.

 

sabato 12 settembre ore 18.30

 

IN VIRUS VERITAS

incontro/dibattito con Pier Aldo Rovatti e Giovanni Leghissa.

A conclusione della sua raccolta di riflessioni, In Virus Veritas,  scritte per il quotidiano “Il Piccolo” tra fine febbraio e fine maggio 2020 (e pubblicata in e-book da Il Saggiatore), il filosofo Pier Aldo Rovatti indicava “un bivio tra il prima e il dopo che ci mette alla prova. ”. A discorrere insieme a lui vi sarà Giovanni Leghissa, professore associato di Filosofia e Teoria dei linguaggi presso l’Università di Torino.  

A seguire Generi di conforto boccacceschi. Una novella del Decameron nella riscrittura di Aldo Busi. “ Frate Puccio e lo stage di santità ”

 

Domenica 13 settembre ore 21.00

L’ULTIMO UOMO
monologhi e dialoghi, storie e suoni in tempi di epidemie

Monica Giust – clarinetto, Elisabetta de Mircovich – violoncello ed Ella de Mircovich-Brandmayr – voce narrante.

Un testo inedito dalla traduzione di  The Last Man (L’ultimo uomo)  di Mary Shally . Un romanzo apocalittico che narra  della fine dell’umanità a causa della peste. Un affascinante e coinvolgente gioco di riflessi fra musica  e parole che unisce musica e letteratura.

sabato 19 settembre ore 18.00

Generi di conforto boccacceschi
HOKUM BLUES SONGS , con Franco “Toro” Trisciuzzi

Ore 18.30

Incontro/presentazione del libro di Paolo Rumiz
IL VELIERO SUL TETTO – APPUNTI PER UNA CLAUSURA
con Paolo Rumiz e Enzo D’Antona

Paolo Rumiz presenta per la prima volta a Trieste il suo ultimo libro, una raccolta di pensieri e considerazioni scritti freneticamente durante il periodo del lockdown. Una via di fuga per la mente che diverrà, per lo scrittore e autore di tanti reportage, “il viaggio più interessante di tutta la mia vita”. Un intimo, insolito e affascinante diario di bordo scritto dalla plancia di un veliero immaginario: il tetto di casa

domenica 20 settembre ore 20.00

MARAVIGLIOSO BOCCACCIO (Cinema) Nel 2015 i fratelli Taviani, decisero di rileggere il Decameron ispirandosi a cinque celebri novelle, raccogliendo un cast d’eccezione, alludendo al tempo presente e alla crisi delle giovani generazioni e alternando la citazione di quadri rinascimentali ad un potente realismo. Drammatiche o argute, erotiche o grottesche, tutte le novelle hanno come unico, grande protagonista l’amore, nelle sue innumerevoli sfumature.

A precedere il film Generi di conforto boccacceschi.
Andrea Romano in IL TEATRO E LA PESTE di Antonin Artaud
video, 9’, realizzato al Teatro Miela per il progetto “O teatro e a peste”/BOCA -Biennal of Contemporary Arts di Lisbona (bocabienal.org)

 

Il programma è consultabile sul sito del Teatro Miela www.miela.it .

i biglietti sono acquistabili on line su vivaticket,  o prenotabili  scrivendo a biglietteria@miela.it.  Per informazioni chiamare allo  040365119 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00. Vi ricordiamo che la è obbligatoria  la prenotazione del posto fornendo i dati personali anche per le serate ad ingresso libero.