PORDENONE – L’arte poetica del movimento, la magia dell’interpretazione e uno spettacolo che ribalta il mondo: domenica 18 novembre alle 16 in sala Grande al Teatro Verdi di Pordenone arriva lo spettacolo “Col naso all’insù” da un’idea di Giorgio Rossi, un inno al potere dell’immaginazione e della libertà in cui si utilizza il linguaggio del corpo, della parola, della musica e della danza. Con questa produzione dell’associazione Sosta Palmizi, il Verdi inaugura la rassegna di teatro rivolto ai bambini e alle famiglie “Anni Verdi”, un cartellone e abbonamento di tre appuntamenti che racchiude proposte diversificate: dal teatro danza di Giorgio Rossi, all’azione mimica e magica del Teatro Bustric, fino all’allestimento sorprendente e immersivo del Brutto Anatroccolo di Andersen con la compagnia Teatro delle Briciole.
Giorgio Rossi è uno dei maestri del teatro, coreografo, sotto le insegne della compagnia Sosta Palmizi dal 1984 a oggi ha realizzato una trentina di produzioni e 1500 repliche. “Col naso all’insù” è un divertente e appassionante ribaltamento del punto di vista sugli adulti, immaginandoci e mostrandoci cosa pensano i bambini. Lo spettacolo nasce dalla suggestione del “Catalogo dei genitori” libro di Claude Ponti in cui i bambini possono osservare un’esilarante carrellata di tipologie di genitori fantastici e surreali, e si compenetra con evocazioni che arrivano dai testi di Jorge Luis Borges e Stefano Benni: siamo a Kronos, un luogo senza tempo dove lavorano tre bizzarri figuri in camice medio. Precisione, efficienza, natalità: qui si decide il destino di ogni nascituro, qui lo si spedisce ai futuri genitori secondo rigide imperscrutabili regole che nessuno ha mai messo in discussione. Finché un giorno un futuro bambino si ribella, proprio non gli va che qualcuno possa decidere per lui. E se si potessero scegliere i genitori? Ecco allora l’infinito catalogo di mamme e papà, ciascuno con differenti sfumature: buffi, giocosi, teneri ma anche arrabbiati, nervosi, assenti. Nel gioco scenico si liberano le emozioni e si intrecciano i differenti linguaggi della parola, della danza, della clownerie e della musica.
“Col naso all’insù” è pensato per bambini dai cinque anni di età ma è adatto anche agli adulti, con in scena Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti che si sono affiancati a Giorgio Rossi per la creazione dello spettacolo, su percorso drammaturgico di Nadia Terranova.
Fino a domenica 18 novembre sarà possibile abbonarsi ad Anni Verdi al costo di 17 euro intero e 13 euro ridotto, per tutti e tre gli spettacoli in programma. I biglietti sono disponibili online al sito www.comunalegiuseppeverdi.it e in Biglietteria, 7 euro con riduzione a 5 euro per i bambini di età inferiore ai 12 anni.
Per informazioni contattare la biglietteria 0434.247624 biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it
La rassegna proseguirà il 20 gennaio con la rappresentazione libera e leggera tra azione mimica, magia e musica di “Il Magico Piccolo Principe” della compagnia Bustric (Sergio Bini). Grande attesa con il suggerimento di prenotare anzitempo – visti i posti limitati – per “Il Brutto Anatroccolo” sabato 2 e domenica 3 marzo del Teatro alle briciole, con l’incanto di un allestimento talmente vicino da poter essere quasi toccato con mano, aperto ai bambini già dai 3 anni. Fuori abbonamento d’eccezione quello di domenica 24 marzo con “Il Trovatore” della celebre compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli, per spettatori dai 3 ai 99 anni; esclusiva Nordest e prima volta a Pordenone per questa compagine che porta avanti la nobile e antica tradizione unita alle atmosfere affascinanti della straordinaria opera verdiana. La proposta del Teatro Verdi per i più piccoli si completa con gli appuntamenti “Happy Kids”, le letture e laboratori a misura di bambino dai 4 ai 10 anni per altre cinque domeniche pomeriggio, organizzati in concomitanza con gli spettacoli domenicali di prosa in sala Grande, per consentire agli adulti di assistere alle recite mentre i bambini si divertono nel e con il teatro. Prossimo appuntamento domenica 16 dicembre con “I tre capelli d’oro del diavolo” nello Spazio Due.
Comunicato Stampa