Promuovere congiuntamente progetti, iniziative e opportunità di crescita culturale sulla figura e l’opera di Pier Paolo Pasolini, particolarmente per quanto attiene al periodo della sua permanenza in Friuli: è questo l’oggetto della convenzione siglata dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa e dalla Fondazione Friuli. Due realtà che collaborano già dal 2012, ma che con la firma di questo accordo rinsaldano un legame di reciproca stima e avviano un nuovo rapporto, nel rispetto delle specificità e finalità istituzionali, che  le impegna a collaborare nella produzione, promozione e sviluppo sul territorio di progetti condivisi, con particolare attenzione alla formazione, non solo scolastica, e alla crescita culturale del pubblico.

La convenzione è stata firmata a Casarsa, nelle stanze di Casa Colussi, sede del Centro Studi, dai rispettivi presidenti, Flavia Leonarduzzi e Giuseppe Morandini, presente anche il consigliere del Centro Studi Francesco Colussi. Morandini ha espresso “affetto e riconoscenza” al Centro “per ciò che fa, e ad un livello internazionale, ai fini della divulgazione dell’opera pasoliniana e soprattutto dell’attività di Pasolini negli anni friulani, che per lui e per la sua produzione poliedrica furono fondamentali. Vi siamo tutti grati – ha aggiunto – e la Fondazione Friuli, viste le sue finalità, lo è in particolare per i progetti diretti alla crescita e alla formazione di studenti, studiosi e appassionati pasoliniani. Azione che ha il suo culmine nella Scuola Pasolini, iniziativa che, confermando l’internazionalità del Centro Studi, porta a Casarsa giovani accademici, soprattutto dall’estero”.

“Questa firma – così Flavia Leonarduzzi – è per noi contemporaneamente punto di arrivo e di partenza nel solco dell’attenzione che la Fondazione Friuli ha sempre avuto nei nostri confronti, soprattutto rispetto alla Summer school, oggi Scuola Pasolini”.

Un affiancamento non solo finanziario. “Ciò che per noi è importantissimo  – prosegue Leonarduzzi –  è la condivisione di principi, di ciò che costituisce uno degli obiettivi principali del Centro studi: far crescere e coinvolgere attivamente nelle nostre attività giovani in arrivo a Casarsa da tutta Italia e da Paesi stranieri nel nome di Pier Paolo Pasolini. Sapere che ci sono presidenti attenti e appassionati come Morandini, al quale va la nostra gratitudine, ci aiuta e ci sprona ad affrontare le sfide di oggi e di domani”.

Comunicato stampa