“L’arte musiva fra identità locale e comunicazione globale”
È alta 200 cm la grande scritta Spilimbergo mosaicata dagli Artigiani spilimberghesi e dai giovani allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli, che il giorno 15 ottobre 2021 verrà inaugurata in via Udine.
Collocata proprio all’ingresso della città, l’installazione a caratteri cubitali accoglierà cittadini e visitatori ricordando a tutti che stanno entrando nella città del mosaico.
L’inaugurazione e l’evento a essa collegato rientrano nel progetto perseguito con determina- zione dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di valorizzare sempre più l’importanza della tradizione e dell’eccellenza mosaicista non solo nella storia e nell’identità di Spilimbergo, ma anche nel suo presente e nel suo futuro.
Attraverso i suoi artefatti musivi, infatti, Spilimbergo dialoga non solo con il territorio della regione Friuli ma con il mondo intero: i mosaici di Spilimbergo portano ovunque il nome della città e trasformano un’eccellenza artigianale in un potentissimo vettore di marketing territoriale.
Ma per non restare prigioniero del suo nobile passato il mosaico oggi deve dialogare, con- frontarsi e ibridarsi con le forme e i linguaggi della contemporaneità, a cominciare dal design e dalla comunicazione.
L’EVENTO DEL 15 OTTOBRE VA IN QUESTA DIREZIONE.
Si comincia con un dialogo fra Silvana Annicchiarico, design curator e docente all’Isia di Pordenone, e l’architetto designer Cristina Celestino (che a Pordenone è nata ma opera in tutto il mondo) per mettere a fuoco il rapporto fra design e artigianato, fra grandi imprese e piccole imprese, fra locale e globale, fra piccole serie e grandi serie, fra effimero e durabilità.
Collezionista appassionata di capolavori del Design Italiano e curiosa investigatrice di oggetti, Cristina Celestino fonda il suo lavoro sull’osservazione e la ricerca. Nei suoi progetti, che nascono da una profonda indagine sul potenziale di forme e funzioni, si incontrano riferimenti storici e contemporanei al mondo della moda, dell’arte e del design. Fil rouge dei pezzi che crea, una geometria definita e rigorosa e un’attenta manipolazione delle forme tradizionali: nei suoi progetti si ritrovano anche variazioni di scala e piccole trovate geniali, che giocano tra mes- saggi convenzionali e significati nascosti e inaspettati.
Città di Spilimbergo
Seguirà poi uno speach del prof. Gianni Canova, Rettore dell’Università IULM di Milano, oltre che volto televisivo di Sky Cinema. Canova parlerà dell’importanza della formazione e dell’inno- vazione formativa nell’Italia della ripartenza dopo il trauma del Covid19 e illustrerà un progetto di video narrazione delle eccellenze artigianali italiane che ha preso corpo ed è partito proprio a Spilimbergo nel 2019 con la realizzazione del docufilm Tessere, che è stato proiettato al Festi- val del design di Oporto in Portogallo e a Superstudio durante il recente Fuorisalone, e che verrà prossimamente programmato su un importante e rinomato canale televisivo. La proiezio- ne di Tessere, realizzato dal IULM Movie Lab per la regia di Giuseppe Carrieri, con la collabora- zione e la partecipazione di artigiani locali e della Scuola Mosaicisti del Friuli, concluderà il pomeriggio di lavori.
SPILIMBERGO – 15 OTTOBRE 2021
PROGRAMMA GIORNATA
L’arte musiva fra identità locale e comunicazione globale
ore 12.30 — VIA UDINE
Inaugurazione e installazione della scritta musiva “Spilimbergo”
progettata dal Designer Bruno Morello, mosaicata dagli Artigiani spilimberghesi e dai giovani allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli
ore 14.00 / 17.00 — Teatro Miotto, Viale Barbacane – Spilimbergo Convegno: L’arte musiva fra identità locale e comunicazione globale
Saluti delle Autorità
Conversazione
di Silvana Annicchiarico con Cristina Celestino Speach di Gianni Canova
“Innovazione e formazione nell’Italia post Covid” proiezione del docufilm “Tessere”
Città di Spilimbergo
SILVANA ANNICCHIARICO
Architetto, independent design curator, conferenziere, svolge attività di critica e di ricerca. È membro del Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura del MiBAC. Docente all’Università Isia, sta curando dei progetti per il rilancio della tradizione artigianale italiana e collabora con La Repubblica e Domus. Cura mostre di design nelle principali capitali del mondo e realizza numerose pubblicazioni. Dal 1998 è stata Conservatore della Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale di Milano e dal 2007 al 2018 è stata Direttore del Triennale Design Museum di Milano.
GIANNI CANOVA
Rettore dell’Università IULM di Milano, dove insegna, come Professore ordinario, Storia del cinema e filmologia. Fondatore del mensile di cinema e cultura visuale Duel (poi Duellanti), è stato critico cinematografico per «la Repub- blica», «Sette» del «Corriere della Sera» e «la Voce» di Indro Montanelli. Autore di numerosi saggi (tra cui L’alieno e il pipistrello, Bompiani) e curatore di grandi opere come l’Enciclopedia del Cinema edita da Garzanti, ha ideato e realizzato numerose mostre multimediali. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo (Palpebre, Garzanti). I suoi saggi più recenti sono Ignorantocrazia. Perché in Italia non esiste la democrazia culturale (Bompiani, 2019), Divi Duci Guitti Papi Caimani. L’immaginario del Potere nel cinema italiano da Rossellini a The Young Pope (Bietti, 2017) e Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone (Sagoma 2016). Attualmente è autore e conduttore dei programmi televisivi Il cinemaniaco su Sky Cinema e Luce Social Club su Sky Arte, oltre che del format I mestieri del cinema sul portale We Love Cinema. Dal 2010 al 2014 è stato presidente della CUC, l’associazione scientifica che raggruppa tutti i docenti di Cinema, televisione e new media delle università italiane.
CRISTINA CELESTINO
Nasce nel 1980 a Pordenone. Nel 2005, dopo aver concluso il percorso universitario alla facoltà di Architettura IUAV di Venezia, collabora con prestigiosi studi di progettazione e dedica la sua attenzione all’architettura d’interni e al design. Nel 2009 si trasferisce a Milano, dove due anni dopo fonda il suo brand Attico Design. Nel 2013 apre il suo studio. In occasione di DesignMiami/ 2016, disegna la collezione “The Happy Room” per Fendi. In veste di progetti- sta e architetto, Cristina Celestino disegna progetti esclusivi per una clientela privata e per aziende. Il suo lavoro comprende anche la direzione creativa, la progettazione di interni e di allestimenti. Cristina è stata onorata con diversi riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Speciale della Giuria “Salone del Mobile Milano Award” nel 2016 e il ELLE DECO International Design Awards nella categoria Wallcovering nel 2017 con “Plumage” per Bottega- nove, nel 2019 con “Giardino delle Delizie” per Fornace Brioni e nel 2020 con “Policroma” per Cedit.
Comunicato Stampa