“L’inaugurazione di un nuovo spazio al Politeama Rossetti intitolato “Sala 1954”, due spettacoli – uno con Simone Cristicchi e l’altro costruito come un radiodramma – un volume, una mostra, approfondimenti… Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia celebra con una rosa d’iniziative i 70 anni dalla propria fondazione e dal ricongiungimento di Trieste all’Italia, attivando sinergie artistiche e culturali con la Rai – Sede Friuli Venezia Giulia, con il quotidiano Il Piccolo, la Fondazione Teatro Lirico G.Verdi di Trieste, la Lega Nazionale, il Circolo della Cultura e delle Arti e altre realtà. Il progetto è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia”.

“1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia celebra con una rosa di iniziative e intessendo importanti sinergie artistiche e culturali la ricorrenza in questi ultimi mesi del 2024 di un doppio Settantennale: della propria fondazione – avvenuta il 22 dicembre 1954 – e del ricongiungimento di Trieste all’Italia, il 26 ottobre dello stesso anno. Poche settimane dividono questo fondamentale momento storico e politico dalla nascita del Teatro Stabile: una coincidenza ricca di significato ideale oltre che culturale.

Il Teatro Stabile espresso dall’ultima città unita all’Italia dopo il disastro della seconda guerra mondiale, è  infatti uno dei primi a fiorire, preceduto solo dal Piccolo Teatro di Milano – fondato nel 1947 dal triestino Giorgio Strehler e da Paolo Grassi – dal Teatro Stabile di Bolzano (1950), dallo Stabile di Genova (1951).

Il progetto “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile” – che è stato il primo dei tre selezionati fra i progetti speciali del Ministero della Cultura ed ha il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione – è stato presentato martedì 24 settembre 2024 nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Francesco Granbassi e dal direttore Paolo Valerio.

Sono inoltre intervenuti Caterina Pizzuto e Mario Mirasola della Sede Rai del Friuli Venezia Giulia, Fabrizio Brancoli vicedirettore del quotidiano Il Piccolo, Paolo Sardos Albertini presidente della Lega Nazionale, Pier Paolo Battaglini presidente del Circolo della Cultura e delle Arti a testimonianza della fitta rete di sinergie alla base di un progetto declinato nel segno dell’interdisciplinarietà.

La conferenza stampa è partita con un “taglio del nastro”: è stato infatti ufficialmente inaugurato un nuovo spazio al Politeama Rossetti, intitolato “Sala 1954”. La sala – situata al primo piano dell’edificio – è un piccolo gioiello: ha una capienza di 54 posti ed è polifunzionale, perfettamente attrezzata per ospitare piccoli spettacoli di prosa o musica, performance dei Piccoli di Podrecca, conferenze, proiezioni, e – grazie alla concezione della platea molto agile – può essere facilmente svuotata e usata per ospitare prove o attività di formazione degli artisti.

La sala – che in passato aveva accolto gli uffici, era stata usata come sala prove e addirittura magazzino – è stata restaurata grazie al contributo dell’Assessorato alla cultura della Regione FVG, su idea del direttore Valerio e sotto la supervisione del responsabile tecnico dello Stabile Paolo Giovanazzi.

Da oggi viene restituita alla città, ai suoi artisti e al suo pubblico quale nuovo spazio di aggregazione, dialogo, scambio culturale e crescita artistica: un piccolo ma prezioso dono, anche sul piano ideale, con cui lo Stabile suggella un compleanno tanto importante.

La “Sala 1954” in questi primi mesi ospiterà alcune iniziative legate al doppio Settantennale, dal 2025 avrà una propria programmazione.
Ma del doppio Settantennale, lo Stabile regionale si occuperà anche attraverso il linguaggio che gli è più naturale: quello del palcoscenico e della produzione.

Ecco allora varati per l’occasione, due nuovi spettacoli.
Il primo è “TRIESTE 1954” spettacolo di e con Simone Cristicchi – scritto con Simona Orlando – e l’orchestra del Teatro Verdi di Trieste diretta dal Maestro Valter Sivilotti che è autore anche delle musiche. Sul palcoscenico ci sarà anche il Coro del Friuli Venezia Giulia. Lo spettacolo si svolgerà il 26 ottobre alle 19.30 nella Sala Assicurazioni Generali del Politeama e sarà un evento unico. Cristicchi, fra musica e parole – e con il supporto di documentazioni video messe a disposizione dagli archivi della Sede Rai regionale – evocherà emozioni e sentimenti che condussero a quel 26 ottobre di 70 anni fa, in cui Trieste si ricongiunse all’Italia, nove anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Nove anni di cui il resto del Paese conosce poco, ma che per la città furono un periodo lungo e particolarissimo. A raccontarlo assieme a Cristicchi ci sarà anche l’archivista Persichetti… il simpatico personaggio creato dall’artista per “Magazzino 18” che questa volta evocherà Trieste il suo dialetto, le sue particolarità fra passato e presente.

Lo spettacolo sarà offerto agli spettatori, che potranno ritirare i biglietti gratuitamente al Politeama Rossetti: si tratterà di biglietti numerati, distribuiti l’11 ottobre in prelazione ai soli abbonati dello Stabile regionale e il 12 a tutti gli interessati.

Alla Sala Bartoli andrà in scena dall’1 al 10 novembre “26 ottobre: un mare di ombrelli” di Gianni Gori, uno spettacolo – in collaborazione con la RAI Friuli Venezia Giulia – che avrà una “doppia anima”, radiofonica e teatrale. Scritto in forma di radiodramma, per la regia di Mario Mirasola, andrà in onda sulle frequenze Rai. A cura di Paolo Valerio sarà invece l’edizione teatrale, che del radiodramma porterà in scena il “dietro le quinte” facendo scoprire al pubblico i segreti di realizzazione di questa particolare forma di spettacolo, fatta di recitazione e di un’affascinante partitura di suoni, effetti, rumori.

Gli interpreti saranno – in entrambe le versioni – Mariagrazia Plos, Fulvio Falzarano, Andrea Germani e Giulio Cancelli assieme a due allievi della scuola StarTs Lab. Lo spettacolo ricostruisce la notte tra il 25 e il 26 ottobre 1954 in un interno borghese dove le memorie, i sentimenti, i diversi pensieri di tre generazioni si affollano nell’attesa di un evento che segna per Trieste, con nove anni di ritardo, la fine della guerra.

Sulle testimonianze di chi ha vissuto i giorni del ricongiungimento di Trieste all’Italia nel 1954 e che magari era proprio nel “mare di ombrelli” di Piazza dell’Unità, si incentrerà l’iniziativa realizzata in collaborazione con il quotidiano Il Piccolo, che raccoglierà i ricordi di chi ha assistito a questa pagina della storia della nazione e della città. La redazione radunerà e pubblicherà gli interventi di questi testimoni, che saranno poi invitati ad alcuni degli eventi teatrali.

Interessanti testimonianze, questa volta iconografiche, saranno al centro della mostra fotografica “1954” che dal 21 al 27 ottobre la Lega Nazionale allestirà nel foyer “Vittorio Gassman” del Politeama Rossetti.

Il 21 ottobre alle ore 18, in collaborazione con il Circolo della Cultura e delle Arti nella Sala 1954 si terrà una conversazione di Karoline Steckley e sarà trasmesso il documentario “Le ragazze di Trieste”. Saranno programmate ulteriori proiezioni, comunicate successivamente.

Diverse le iniziative specificamente dedicate al Settantennale della fondazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, a partire dall’edizione di un volume sulla storia del Teatro a cura dello storico del teatro Paolo Quazzolo, che ripercorrerà la storia, le principali produzioni e gli avvenimenti di questi 70 anni attraverso un impegnativo lavoro di ricerca e una ricca iconografia. Il libro sarà presentato a dicembre 2024.

Si lega alla “nascita” del Teatro Stabile anche il “Focus goldoniano” che apre la Stagione 2024-2025: il Teatro celebra infatti – approfondendo un autore che è pietra miliare della cultura italiana – l’inizio della propria attività, avvenuto proprio con “La donna di garbo” di Carlo Goldoni, prima produzione andata in scena.

Ecco allora l’inaugurazione della stagione del Settantennale con “Sior Todero brontolon” per la regia di Paolo Valerio, con Franco Branciaroli nel ruolo del titolo e la compagnia dello Stabile già molto applaudita al debutto di Verona (sarà al Politeama Rossetti dal 2 al 6 ottobre) ed ecco l’avvicendarsi di titoli ospiti tutti sviluppati sulla linea goldoniana, come “L’incognita” mai messo in scena prima, spettacolo ideato e costruito da Piermario Vescovo e Antonella Zaggia (15 e 16 ottobre in Sala Bartoli) e “La locandiera”, nell’attualizzante regia di Antonio Latella con protagonista Sonia Bergamasco (Politeama Rossetti dal 17 al 20 ottobre) e infine “Arlecchino?” Con Andrea Pennacchi (a gennaio al Rossetti).

La Sala 1954 ospiterà attività di approfondimento: il 4 ottobre alle 18 “Sior Todero brontolon nei Memoires di Carlo Goldoni” lettura a cura di Paolo Quazzolo con brani recitati da Andrea Germani e Valentina Violo ed il 14 ottobre alle 18 “La Locandiera nei Memoires di Carlo Goldoni” a cura di Lino Marrazzo con brani recitati da Andrea Germani e Maria Grazia Plos.

Il 15 ottobre alle ore 16.30 nella stessa sala si terrà a ingresso libero una tavola rotonda con prestigiosi studiosi in materia goldoniana: gli accademici Anna Scannapieco, Piermario Vescovo e Paolo Quazzolo.

Domenica 22 dicembre, alla fine della replica di “1984” di Orwell il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia festeggerà assieme al suo pubblico, con un brindisi e la torta, il proprio 70° compleanno.

Il programma potrà arricchirsi di alcune integrazioni.

comunicato stampa