Il Circolo Culturale Chiarisacco da alcuni anni felici dimostra la sua vitalità organizzando deliziosi concerti itineranti che coinvolgono i cortili e i giardini della piccola, preziosa frazione della Bassa friulana.

La nuova edizione di Musica nelle Corti 2023: ha preso vita grazie soprattutto alla dedizione delle tante famiglie del borgo e all’attenta collaborazione del Comune di San Giorgio di Nogaro, la Biblioteca Villa Dora, l’Associazione Complotto Adriatico e la rassegna Estensioni Jazz Club Diffuso, in uno splendido fine settimana tra le accoglienti abitazioni e i sapori del borgo con la musica a fare da colonna sonora a tanti momenti lieti di condivisione ed emozioni autentiche, alla scoperta di angoli particolari della bella frazione della bassa friulana.

Nella nostra regione di feste di paese, per fortuna, ce ne sono tante, anche molto organizzate con numeri da OktoberFest, manifestazioni come Sapori pro loco, Friuli Doc, Gusti di frontiera, ecc, lo dimostrano, ma quella di Chiarisacco è un gioiello che splende di luce propria ed ha una particolarità che sa farsi apprezzare.

E’ organizzato da una piccola comunità che accoglie direttamente nelle proprie case gli ospiti facendoli sentire davvero amici graditi e benvenuti. La sensazione che se ne trae è quella di una grande famiglia che si apre a ritmo di musica e in spirito di vera fratellanza.

Che la gente di Chiarisacco sia particolarmente creativa e accogliente lo dimostrano anche una bella serie di grandi Murales che impreziosiscono le facciate di molte case contribuendo a renderle particolari e preziose. Uno di questi racconta una storia che dice moltissimo di quel luogo e della sua gente:

“La leggenda narra di un uomo che viveva a Chiarisacco, sulla riva sinistra del fiume Corno nella prima metà del 1600. Aveva inventato di tutto, cercando di raggiungere la perfezione nei meccanismi dele sue strabilianti macchine. Sfruttava quanto la natura del luogo offriva: il legno degli alberi, l’argilla del terreno, l’acqua del fiume. Da Chiarisacco al mare poca era la strada e tante le cose che trasportate sulla strada dalla corrente, avrebbe potuto raggiungere luoghi lontani come Venezia. Così progettò e costruì la famosa Acquamobile il primo mezzo di trasporto autosufficiente che andava ad acqua pura e chiarissima, acqua del fiume. Purtroppo a noi sono giunti solo pochi straordinari disegni”

Sulla verità di questa strana storia si può anche dubitare, in fondo, la realtà è solo un’altra prospettiva dell’immaginazione; non si può però dubitare della grande intraprendenza e delle capacità di quelle persone che, come il loro industrioso antenato, utilizzano quello che il territorio gli offre per attorniarsi di bellezza e di lucidi sogni.

Chiarisacco vive della bellezza dei suoi orti giardini ordinati, in un paesaggio inventato e costruito dagli agrimensori fatto di linee perpendicolari che disegnano orizzonti per i trattori, le file dei pioppi, i grandi fossati della bonifica fino a dissolversi nella laguna e da questa al mare aperto, ai confini del cielo. Un territorio che nella sua piatta concretezza di arature appare astratto come un cretto di Alberto Burri o come le strade Paul di Klee

San Giorgio di Nogaro, 27/05/2023 – Anteprima Musica nelle Corti 2023 – Villa Dora – Balcanics (Tiziana Citatela, voce – Stefano Bergamasco, clarinetto – Roberto Iaiza, fisarmonica – Paolo Morettin, contrabbasso – Andrea Simoncello, percussioni) – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2023

La manifestazione ha avuto un’anteprima nel parco di Villa Dora a San Giorgio di Nogaro con la frizzante ed evocativa musica dei Balcanics (Tiziana Citatela, voce – Stefano Bergamasco, clarinetto – Roberto Iaiza, fisarmonica – Paolo Morettin, contrabbasso – Andrea Simoncello, percussioni), che ha ricordato a tutti che: “parenti siamo un po’ di quella gente che c’è li, che in fondo, in fondo è come noi un po’ selvatica” tanto che come dice Goran Bregovich: “Chi non diventa pazzo non è normale”.

E’ stato nel pomeriggio del giorno dopo che il miracolo si è manifestato in tutta la sua forza e meraviglia. Si è cominciato nel “Curtil di Mara e Giorgio” al civico 23, dove si è esibita la coppia di nome d’arte e di fatto, dei “Filaments of Existence”, Camilla Collet ( batteria) e Giorgio Giacobbi (sax tenore). I loro suoni molto ricercati sono ispirati al nuovo jazz disimpegnato e ballabile dei club e dei più sofisticati lounge bar, senza mai scadere nella banalità dell’ovvio e dello scontato ballabile.

Il cortile di Mara e Giorgio confina con il fantastico giardino di Riccardo Turchetti un luogo sognato e costruito con gusto e intelligenza sulle rive del fiume dove appare come una visione straniante che cattura e affascina con i suoi profumi, le sue essenze e i suoi spazi.

I due musicisti sembravano spuntare dagli alberi alla cui ombra suonavano in un ambiente che ricordava quel primo pomeriggio in cui un fauno si svegliò e aprì gli occhi alla musica contemporanea fatta di memorie, di simboli, di luce e di acque sorgive (L’après-midi d’un faune). La loro musica splendeva liquida, giovane, fresca come l’acqua del Corno che scorreva alle loro spalle placido e luminoso pieno della luce dei campi.

Un duo sax tenore – batteria, anche se piuttosto raro, non è per nulla anomalo come si potrebbe pensare. Richiama alla “lontana” anche esperienze già presenti fin dai clamori del Free Jazz, passando per le asprezze del Krautrock, fino all’acid jazz e alla musica techno.

In sintesi, da Ornette Coleman, ai Van der Graaf Generator, fino all’ossessività dell’Afrobeat e della musica dei club londinesi attuali; un bel viaggio, non c’è che dire, per un assolato pomeriggio di fine maggio in un cortile.

Alla fine dell’applaudita esibizione si potevano gustare le crostate e altri squisiti dolcetti preparati per la merenda dalle donne del borgo; erano quasi le cinque della sera e come diceva quel poeta, a quell’ora “già combatton la colomba e il leopardo” non era proprio il caso di preoccuparsi della dieta ipocalorica.

Poco dopo, nel “Curtil di Annalisa e Stefano” (civico 74) sembrava di essere tornati nella New Orleans negli anni ‘20. Lo straordinario ensemble dei “Muskrat Ramblers”, messo insieme per l’occasione, ha interpretato con sensibilità contemporanea i grandi standard del jazz degli esordi.

San Giorgio di Nogaro, 28/05/2023 – Musica nelle Corti 2023 – Curtil di Annalisa e Stefano – Muskrat Ramblers – New Orleans (Mirko Cisilino, tromba – Clarissa Durizzotto, clarinetto – Giancarlo Schiaffini, trombone – Giovanni Maier contrabbasso – Francesco Vattovaz, batteria ) – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2023

A scorrere i nomi dei componenti del gruppo c’era da farsi venire le vertigini: Mirko Cisilino, tromba, Clarissa Durizzotto, clarinetto, Giancarlo Schiaffini, trombone. Giovanni Maier contrabbasso, Francesco Vattovaz, batteria, come dire passato, presente e futuro della musica d’improvvisazione italiana di più alto livello e non è per nulla un’esagerazione.

Il trombonista Schiaffini ha una carriera lunga sessant’anni nel Free Jazz, nella musica d’avanguardia e nella libera improvvisazione, con studi e collaborazioni con autori del calibro di Gyorgy Ligeti, John Cage, Luciano Berio, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen giusto per fare qualche nome. La sua arte da un pezzo non ha più bisogno di essere accostata ad altro per avere lustro, tanto è luminosa la traccia che ha lasciato nella storia della musica in senso assoluto. Dalla sua ha anche una eccezionale vena di narratore, i suoi libri, che raccontano delle sue mirabolanti esperienze nel mondo della musica, sono davvero piacevoli e permettono di godere dell’improvvisazione attraverso la parola che si fa immaginazione e suono.

Giovanni Maier, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è da decenni uno dei contrabbassisti più dotati della scena europea, basta dare una scorsa alla sua sterminata discografia per comprendere che il jazz italiano sarebbe altra cosa senza il suo particolare tocco sulle corde. Chi lo ascolta impara immediatamente ad apprezzare la singolarità dei suoi timbri e delle sue ritmiche ricercate e allo stesso tempo lineari. La sua inesauribile creatività si percepisce anche nella bravura dei suoi allievi del conservatorio di Trieste presso il quale esercita il proprio magistero: un artista che si merita fino in fondo il titolo di Maestro.

Durizotto, Cisilino, Vettovaz sono straordinari musicisti che si stanno affermando negli ultimi anni, fanno parlare di se per dedizione, creatività e versatilità, dimostrando che, per fortuna, è tramontata definitivamente la generazione dei musicisti con formazione solamente accademica in senso tradizionale.

Al contrario, Clarissa, Mirko e Francesco pur avendo solidi studi alle spalle, mantengono una versatilità straordinaria che li porta a “suonare, suonare, suonare” seguendo gli stili e le influenze più diverse “Là dove c’è Musica!” come canta Franz Di Cioccio.

Il cosiddetto Jazz delle origini non ha per nulla perso la sua forza espressiva e i suoi standard continuano ad affascinare nonostante tutto sia cambiato attorno a loro; non è più una questione di senso o di direzione e neppure di provenienza, quei suoni ormai sono patrimonio universale. Se qualcosa è andato svanendo nel corso del tempo, e non poteva essere altrimenti, molto altro è andato sovrapponendosi, sedimentandosi e sostituendosi.

Il brano “Summertime”, solo per citarne uno, che è stato suonato per quasi un secolo da chiunque senza mai perdere la propria originalità, è l’esempio perfetto e più concreto del continuo affioramento di emozioni in quell’insieme d’armonizzazioni che chiamiamo Jazz solo perché non ci bastano le parole per definirlo in altro modo. E’ un’eredità dell’altro millennio che stiamo ancora cercando di meritarci. Clarissa Durizzotto con il suo clarinetto e il resto della band ha interpretato quella vecchia ninna nanna in un assolato pomeriggio trasformandola in una notte piena di stelle dove è stato dolcissimo naufragare.

Non c’è niente di più bello che vedere tanta gente seduta su di un prato a godersi lo scintillare di una musica che cambia sempre come le foglie di un pioppo che, basta un alito di vento, a trasformare in argento.

Hanno giovato parecchio anche le birrette e le delizie imbandite dagli splendidi padroni di casa e dai loro figli. Se la musica è il cibo per l’anima come dice il saggio: “Non di solo pane vive l’uomo… fatti furbo e procurati il salame” e quello di Annalisa e Stefano era proprio succulento e gradito.

San Giorgio di Nogaro, 28/05/2023 – Musica nelle Corti 2023 – Curtil di Meri e Diego – Blues Jumpers (Orazio Perego, armonica e voce – Roberto Taverna, chitarra – Andrea Tavian, basso – Daniele Chiarandini, batteria) – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2023

Musica nelle Corti 2023, infine è approdata presso il “Curtil di Meri e Diego” (via della Fratta, 6) con i Blues Jumpers ( Orazio Perego, armonica e voce – Roberto Taverna, chitarra – Andrea Tavian, basso – Daniele Chiarandini, batteria); I musicisti hanno suonato letteralmente sull’aia della fantastica azienda agricola di Meri, Diego e del piccolo Leonardo che rappresenta la nuova generazione di appassionati di musica, di libertà e di buon cibo.

La loro azienda agricola rappresenta un’evoluzione positiva del vecchio concetto di agricoltura verso la sostenibilità, la bellezza e la condivisione. Nello spazio tra la loro casa completamente “fiorita” di una nuvola di splendide rose e il loro allevamento-natura di bovini di razza Angus c’era tutta la comunità di Chiarisacco felice di ascoltare gli scatenati musicisti di stare insieme con un sorriso, un bicchiere e lo splendido buffet tra frittate e mortadelle continuamente rifornito dalla generosità delle donne del paese instancabili e sorridenti.

I quattro musicisti hanno saputo trasmettere nel modo migliore, la grande passione che li sostiene con talento ed energia contagiosa; il loro inesauribile set suonato sotto un enorme albero ha chiuso una giornata veramente incantevole fatta di sorrisi e suoni di un’ospitalità autentica.

“Chiarisacco über alles in der Welt”.

© Flaviano Bosco – instArt 2023