C’è a Cividale del Friuli uno spazio espositivo molto singolare e suggestivo. Si chiama Il Curtil di FIrmine, situato nel centro storico a ridosso del Teatro RIstori in via Manzoni ,4. Si tratta di un luogo un tempo adibito a stazione di posta e poi a osteria, una delle più popolari della cittadina longobarda, gestita fino a qualche decennio fa dall’altrettanto popolare Firmine. Ora questo luogo, un bel cortile fiorito e una sala al cui centro campeggia una vecchia cucina economica, dalla scorsa estate è diventato spazio espositivo e d’incontro. Il suo proprietario, il grafico Renato Danelone, ha infatti deciso di metterlo a disposizione della comunità dalla scorsa estate allestendo mostRe e organizzando presentazioni di libri ed eventi, in parTicolare in collaborazione con il Mittelfest. Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini il Curtil di Firmine si accinge a ospitare una mostra illustrativa sulla figura e l’opera del poeta di Casarsa, Pasolini100, che sarà inaugurata venerdì 24 giugno alle ore 18.30. Un omaggio a quello che è sicuramente uno dei più importanti e significativi poeti e intellettuali del ‘900 italiano attraverso una serie di pannelli che ne raccontano le tappe esistenziali e artistiche. Partendo da quel Friuli diventato nei pochi anni che lo videro stanziale in quel di Casarsa, dal 1943 al 1950, il fertilissimo laboratorio nel quale Pasolini sperimenterà i molti ambiti che lo vedranno protagonista unico e irripetibile della vita culturale e del dibattito sociale e politico italiani fino alla sua tragica scomparsa nel 1975: dalla scrittura alla poesia, dall’impegno politico e pedagogico alla critica sociale e di costume, sempre acuta incisiva e preveggente. Dal Friuli a Roma, dove Pasolini scoprirà un altro sottoproletariato, quello delle periferie e delle baraccopoli, cui dedicherà romanzi e i primi film. E ancora il cinema, strumento che diverrà privilegiato per indagare la realtà, e poi il Pasolini corsaro, quello degli interventi giornalistici, delle denunce del degrado della nostra società avviata nelle spire di un neocapitalismo
omologato e consumistico verso forme pericolose di un nuovo fascismo. La mostra curata da Renato Danelone e Mario Brandolin vuole proprio, nella sua essenzialità anche didascalica, riproporre l’attualità di Pasolini, il suo essere inesauribile fonte di riflessioni sulla nostra contemporaneità, a suggerire visioni critiche che ci aiutano a leggere il nostro tempo, a smascherane le contraddizioni e a pensare possibili scenari futuri che non siano quelli imposti da una globalizzazione i cui disastri sono ormai sotto gli occhi di tutti. La mostra che ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Cividale e Lignano, si avvale della collaborazione del Centro Studi Pasolini di Casarsa, della Società Operaia-Somsi di Cividalee del Mittelfest, resterà aperta fino al 31 luglio coi seguenti orari venerdì sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00 ingresso libero. Sarà poi trasferita alla Terrazza a mare di Lignano Sabbiadoro dai primi di agosto.
Comunicato stampa