Nasce a Trieste il Premio che celebra l’incontro della poesia con la cultura: la tradizione di una città e la straordinaria stagione poetica di un’intera regione.
Lo annunciano, nell’anniversario della scomparsa del grande poeta – che si spegneva a Gorizia il 25 agosto 1957 – il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia, con Fondazione Pordenonelegge. Martedì 8 settembre, a Trieste, la presentazione ufficiale, e mercoledì 9 settembre, nell’Auditorium Revoltella, due incontri pubblici per festeggiare l’avvio del Premio.
Un’iniziativa promossa dal Comune di Trieste con la Regione Friuli Venezia Giulia, a cura di Fondazione Pordenonelegge.
TRIESTE – Il 2020 è l’anno in cui ufficialmente nasce a Trieste il Premio Umberto Saba Poesia: simbolicamente, nell’anniversario della scomparsa del grande poeta – che si spegneva a Gorizia il 25 agosto 1957 – lo annunciano la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge, rinviando all’incontro stampa di martedì 8 settembre per i dettagli del bando e la presentazione ufficiale. Il progetto celebra l’incontro della poesia con la cultura, la tradizione di una città e la straordinaria, lunga stagione poetica di un’intera regione, nel nome di uno dei suoi più originali interpreti, poeta fra i massimi del panorama nazionale ed europeo del Novecento: Umberto Saba, che ha conquistato nel tempo, nelle generazioni più giovani, l’assoluto rilievo attuale, che si accompagna al ruolo di testimone di una parte rilevante della storia della sua città.
Dedicato alla poesia italiana edita in volume, il riconoscimento avrà cadenza annuale e sarà innanzitutto conferito nel marzo 2021: mese che, insieme alla primavera e quindi alla Giornata mondiale della poesia, festeggia la nascita di Umberto Saba. Motore dell’iniziativa sarà la Giuria, presieduta dal poeta triestino Claudio Grisancich e composta da Franca Mancinelli, Antonio Riccardi, Roberto Galaverni e Gian Mario Villalta. «Due incontri – spiega Villalta, poeta e direttore artistico di pordenonelegge – si rivolgeranno subito alla città, per raccontare e presentare questo Premio, raccogliendo il testimone di una vicenda che vede Trieste protagonista di scelte e itinerari creativi di eccezionale originalità: mercoledì 9 settembre, alle 18 al Museo Revoltella, ripercorreremo innanzitutto le origini e l’eredità della poesia di Umberto Saba, insieme a Claudio Grisancich, in rapporto dialettico con la città. Un’indagine suggestiva intorno alla “calda vita” e alla “poesia onesta”, per capire come avessero trovato equilibrio nel cerchio magico del perimetro cittadino, sintetizzate in un’espressione poetica capace di esaltare l’intensità e i valori dell’una e dell’altra dimensione. Subito dopo, alle 20.45 sempre al Museo Revoltella, insieme ai poeti Franca Mancinelli, Roberto Galaverni e Antonio Riccardi, ci addentreremo nel senso e nell’attualità della poesia e delle sue forme: “La verità, vi prego, sulla poesia!” è un interrogativo riecheggiato fra le generazioni d’ogni tempo per illuminare la natura e l’approccio del fare poesia, raffinato esercizio d’intelletto ma anche strumento di comprensione di sé e degli altri, atto di isolamento e al tempo stesso strumento di condivisione. Far nascere a Trieste un Premio di Poesia intitolato al poeta che più e meglio di tutti ha celebrato la città, progettando l’occasione per incontri di rilievo, significa anche riconoscere una tradizione e, così facendo, rinnovarla in futuri orizzonti, coinvolgendo con attenzione dedicata le giovani generazioni: come ci proponiamo di fare con un evento dedicato nel dicembre 2020». I due incontri del Premio Umberto Saba Poesia, mercoledì 9 settembre alle 18 e alle 20.45 all’Auditorium Revoltella di Trieste (via Diaz, 27) sono liberamente aperti alla partecipazione del pubblico. Info e dettagli sul sito pordenonelegge.it
«Quello tra la città di Trieste e la poesia – rileva l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – è un binomio solido perché antico ma anche attuale, e passare accanto alla statua di Umberto Saba in piazza… ce lo ricorda ogni volta. Per questo con il Comune di Trieste e grazie alla fondamentale organizzazione di Pordenonelegge, abbiamo voluto creare un Premio che da un lato suggelli e valorizzi questo legame e, dall’altro faccia conoscere anche al grande pubblico un genere letterario affascinante e suggestivo, con una particolare attenzione rivolta alle nuove generazioni che sono quelle che avranno il compito di tramandarlo e, allo stesso tempo di innovarlo».
E l’Assessore ai Teatri del Comune di Trieste Serena Tonel sottolinea come «il Comune di Trieste sta lavorando con determinazione per riproporre la candidatura del capoluogo regionale come ‘Città creativa UNESCO per la Letteratura’ ed è proprio con iniziative come questa, di qualificato omaggio e approfondimento sul grande poeta triestino, che si è in grado di dimostrare il permanere di una vocazione profonda e ancora, sempre attuale. Di essere, cioè, non solo città letteraria che guarda ai fasti del passato, ma di saper anche promuovere e “allevare” nuovi e giovani talenti letterari, in questo caso poeti. Il nostro auspicio, ma è anche una certezza, è che anche grazie al ‘Premio Umberto Saba Poesia’ Trieste, come in passato, possa riconfermarsi quale ‘musa ispiratrice’ anche nell’epoca nostra, con la sua luce, le sue atmosfere, uniche e peculiari, fra mare e Carso, crocevia oggi come ieri di popoli e linguaggi, luogo fecondo d’incontro e di lavoro di artisti e di personalità d’eccezione». «Con una serie di azioni mirate che culmineranno nella creazione del museo della letteratura, l’amministrazione triestina punta al riconoscimento del ruolo imprescindibile che questa città ha giocato nella nascita di una letteratura modernista europea – ha dichiarato Laura Carlini Fanfogna, Direttore Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste – Con il centenario della pubblicazione del Canzoniere di Saba, nel 2021, le celebrazioni di questa eccezionale stagione di creatività entrano nel vivo, e la nascita di un premio prestigioso intitolato al poeta testimonia la vitalità che questa vicenda ha tutt’ora».