L’UOMO AL CENTRO: UNA GRANDE SCIENZIATA ITALIANA, BARBARA MAZZOLAI, È PROTAGONISTA DEL CICLO DI INCONTRI CGN – PORDENONELEGGE, CON LE SUE PREZIOSE RICERCHE PER UN NUOVO ‘UMANESIMO INNOVATIVO’, CHE UTILIZZA LA ROBOTICA E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PRENDENDO A MODELLO L’EVOLUZIONE DELLE PIANTE E I MECCANISMI DELLA NATURA. BARBARA MAZZOLAI È ANNOVERATA DA ROBOHUB FRA LE 25 DONNE PIÙ GENIALI AL MONDO NELLA ROBOTICA. IL SUO ULTIMO LIBRO E’ “LA NATURA GENIALE” (LONGANESI 2019).

Rimettere l’uomo al centro di un’indagine complessa sul nostro tempo e su quello che verrà è l’obiettivo della 4^ edizione del ciclo annuale di incontri promosso dal Gruppo Cgn con la Fondazione Pordenonelegge.it, a cura degli scrittori Gian Mario Villalta e Alberto Garlini. Martedì 26 marzo alle 18.15 nella sede Cgn di Pordenone (via Linussio 1/B) per “L’uomo al centro” i riflettori saranno puntati sulla scienziata Barbara Mazzolai, per rileggerci nel presente e proiettarci nel futuro alle luce di ricerche innovative e al tempo stesso sostenibili, perchè prendono a modello i meccanismi della natura. L’ingresso è libero, info www.pordenonelegge.it
“Un nuovo modo di vedere la natura: la Bio-Robotica” titola l’incontro che vedrà protagonista Barbara Mazzolai, annoverata da Robohub fra le 25 donne più geniali in robotica. Attualmente è coordinatrice del Centro di Micro Bio-Robotica a Pontedera – Istituto Italiano di Tecnologia, ed è nota in tutto il mondo per essere la coordinatrice del progetto europeo FET-Open Plantoid, fatto proprio dalla Commissione europea, che approfondisce le conoscenze su di una nuova generazione di tecnologie ispirate alla forma e alle funzioni delle radici delle piante, dotate di capacità straordinarie, sviluppate per controllare e esplorare l’ambiente nel quale si trovano. Vere e proprie piante robot: proprio dallo studio delle piante e di loro piccole particolarità, sono state trovate soluzioni a molti quesiti cruciali per l’evoluzione dell’uomo sulla terra e su nuovi pianeti. Barbara Mazzolai, insieme ad altri scienziati, studia, comprende e cerca di imitare i meccanismi della natura. Pensare alla robotica in questi termini è molto innovativo: un robot che percepisce gli stimoli esterni, quali gravità, pressione, umidità, ostacoli e che reagisce in tempo reale, necessita di algoritmi molto complessi e sofisticati, che imitano questi comportamenti. E’ un tema che Barbara Mazzolai tratta nel suo ultimo libro “La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta” (Longanesi 2019). Spiega lo scienziato Telmo Pievani che “dopo aver letto questo libro guarderete un albero con occhi nuovi, perché non c’è barriera tra tecnologia e biologia”: e infatti in questo libro è racchiuso il lavoro pionieristico della donna che ha inventato il primo robot della storia ispirato al mondo delle piante. Dal suo eccezionale osservatorio di protagonista della rivoluzione tecnologica in atto, Barbara Mazzolai ci conduce, con rigore scientifico e facilità divulgativa, in un’appassionante esplorazione della Natura, per capire meglio il presente e iniziare a immaginare il futuro del nostro bel «pianeta azzurro». Giovedì 11 aprile terzo e ultimo incontro dedicato a “L’intelligenza artificiale. Quale futuro per l’uomo?”. Protagonista sarà Lorenzo Pinna, giornalista e divulgatore scientifico italiano, fra le firme di Quark e Superquark, autore e coautore, insieme a Piero Angela, di vari libri di divulgazione scientifica, vincitore del Premio Europeo Cortina Ulisse per la divulgazione. Il suo ultimo saggio è Intelligenza artificiale. Nel futuro c’è ancora posto per noi?

comunicato stampa